Besiktas JK – Montepaschi Siena 72-70 (Cronaca) (Stats) (HIGHLIGHTS)

BESIKTAS ISTANBUL

F.C. Akin 5: si vede solo all’inizio del primo e del terzo quarto, nel momento in cui il Besiktas colleziona la maggior parte delle palle perse e Bobby Brown segna la maggior parte dei suoi 19 punti. In entrambe le cose c’è il suo zampino.

T. Acik 8: MVP a furor di popolo (anche se di gente ce n’era veramente poca alla Abdi Ipekci Arena!). Disattiva la difesa a zona di Siena con il tiro da fuori, sia nel primo che nel secondo tempo, ma riesce a trovare la via del canestro anche contro la “uomo”, soprattutto se è Brown ad andare sulle sue tracce. Ma mette il sigillo alla gara con due penetrazioni mortifere figlie di due grandi letture sul cambio difensivo senese che gli accoppiava Sanikidze. L’ultimo lay-up a 1” dalla sirena è quello decisivo.

G. Vidmar 6: partita nervosa, in cui non fa valere i suoi centimetri e la sua fisicità contro le difficoltà sotto canestro di Siena. Fa a sportellate con Eze nel primo tempo e commette qualche infrazione di passi di troppo. Nella ripresa prova a metterci un po’ più di intensità ma i risultati non cambiano.

S. Cetin 7: l’altro eroe della serata, fa da backup a Christopher ed è tutt’altra musica. Nel primo tempo mette un paio di canestri importanti per tenere i suoi attaccati alla partita e nel finale, insieme ad Acik, si trasforma nel killer che non è mai stato.

D. Markota 6.5: contro una squadra atipica come Siena è la soluzione di Kunter per il gioco dentro l’area. Tiene bene il campo e trova anche il tempo per mettere una tripla fondamentale che lancia la rimonta finale dei bianconeri, che si erano trovati a -5 con meno di 3 minuti sul cronometro.

P. Christopher 6: preferisce giocare più per la squadra che per se stesso, smazzando assist a tutti, e limita i tiri in una serata in cui non entra nulla. In difesa è facilitato dalla totale assenza di Janning.

R. Minard 7: se non ci fosse stato Acik sarebbe lui il nostro MVP. Aveva saltato per infortunio la sfida natalizia in maglia Virtus, ma questa volta si rifà con gli interessi regalando la prima gioia in Top16 al Besiktas. E’ il terminale offensivo quando le cose si complicano e in difesa ci mette tanta aggressività, nel duello più bello della serata contro Moss.  Nel finale Kunter lo manda sulle tracce di Brown, passo diverso ma di fisico riesce a contenerlo.

C. Nalga 6.5: molto meglio di Vidmar, sia nel primo che nel secondo tempo. Chiuderà con gli stessi numeri del compagno ma con la sensazione di aver dato molto di più alla causa. Inguardabile la tecnica sul tiro libero.

C. Ozer 5.5: parte da 4 in quintetto soprattutto per le ultime ottime prestazioni sia in Europa che in patria, ma stasera (a parte qualche rimbalzo difensivo) non fa veramente nulla per meritare la fiducia del suo coach.

M. Guler 5.5.: gioca troppo poco per giudicarlo, anche se partecipa anche lui al festival del turnover.

B. Hersek , R. Falker n.e.

Coach Erman Kunter 7: la sua squadra vince una partita da 18 palle perse e 7/20 ai liberi, in cui ha tirato da 2 peggio degli avversari, ma alla fine il 9/18 da 3 ed i 10 rimbalzi in più fanno la differenza. Ed in entrambi i casi ha qualche merito coach Kunter, che cavalca la serata magica di Acik e Cetin e decide di dare spazio al quintetto senza Vidmar, con Nalga, Markota e Minard in campo. Tanta aggressività e presenza a rimbalzo, sia in difesa che in attacco, che alla lunga hanno pagato.

Non è bastato Moss alla Montepaschi (www.euroleague.net)

Non è bastato Moss alla Montepaschi (www.euroleague.net)

MONTEPASCHI SIENA

Brown 6.5: il voto è la media tra la sua produzione offensiva (7,5) e la sua gestione della palla e lettura del gioco (5,5). Bobby torna, dopo diverso tempo, a numeri importanti (19 punti, 7/14 dal campo, 8 assist) sostenendo l’attacco di Siena nel primo tempo. Purtroppo, però, continua a non piacere nel modo di gestire la palla, che resta troppo ferma nelle sue mani mandando fuori ritmo i compagni. Ad inizio ripresa capisce che può fare male alla difesa turca con le penetrazioni ma dopo 3 tentativi, che fruttano altrettanti canestri, si ferma e non attaccherà più il canestro, forse anche per un pizzico di stanchezza. Lo 0/2 dalla lunetta, ad 1 minuto dalla fine e sul +2 Siena, purtroppo si dimostrerà decisivo.

Eze 6: gran battaglia sotto canestro contro Vidmar, ma le non perfette condizioni fisiche lo limitano parecchio. Riesce comunque a mettere a referto 8 punti ma solo 1 rimbalzo.

Kangur 5.5: partita difficile per lui, in cui è più importante in difesa in aiuto su Vidmar, che in attacco, dove non riesce mai ad andare in ritmo. Non trova il tiro da fuori e diventa poco deciso nel prendersi anche le soluzioni dalla media. Nel finale prova a metterci un po’ di cattiveria ma non basta. E’ uno di quelli che sta soffrendo di più l’assenza di Tomas Ress.

Sanikidze 6: ha un buon impatto, entrando dalla panchina, sia in attacco che in difesa, mettendo a segno anche la giocata della partita (schiacciata in contropiede). Nel secondo tempo va un po’ in affanno contro Nalga e Markota, ed in attacco non riesce più ad incidere.

Janning 5: inizia alla grande in difesa scippando 3 palle in pochi minuti, a testimonianza dei grandi progressi che sta facendo in questo fondamentale, in attacco però è stranamente assente, prendendo pochi tiri e soprattutto non cercando neanche l’iniziativa personale, come nell’ultimo periodo. Scompare completamente nel secondo tempo.

Hackett 5.5: il suo recupero è stato, forzatamente, affrettato e si vede. Non entra in partita, forzando un po’ troppo e difendendo male. Nella ripresa cerca di attaccare il canestro con risultati migliori ma è discontinuo e si innervosisce non riuscendo a dare il solito contributo.

Moss 7: il migliore dei biancoverdi, su entrambi i lati del campo. Nel primo tempo soffre in difesa contro Minard ma nel secondo tempo riesce a limitarlo, mettendo in scena un bellissimo duello tra ex-virtussini. E’ l’unico dei senesi a fare canestro dall’arco (4/7 per lui) e forse nel finale poteva essere cavalcato un po’ di più, anche se arriva con il fiato corto.

Ress 6: voto di stima e di incoraggiamento, per come cerca di stare in campo e di portare qualcosa alla causa biancoverde nonostante non stia proprio in piedi. Due immagini riassumono la sua partita: dopo un canestro torna in difesa zoppicando; poco dopo tira un air-ball su un tiro da 3 frontale in cui solitamente è una sentenza.

Ortner 6.5: riesce ad incidere di più stasera, facendo respirare a lungo Eze. Anzi con lui in campo la squadra sembra trovare, a metà terzo quarto, quel minimo di inerzia che sembrava essere decisiva. Pur subendo fisicamente sia Nalga che Vidmar si batte come un leone in difesa, riuscendo anche a rubare 3 palloni.

Carraretto 6: poco più di 10 minuti in campo per il capitano, che sbaglia la classica tripla dall’angolo, ma ci mette come al solito tanta aggressività difensiva e presenza a rimbalzo.

Rasic s.v.: pochi minuti, ingiudicabile.

Lechthaler n.e.

Coach Luca Banchi 6: ci sarebbe un poema da scrivere per parlare di una sconfitta che quasi sicuramente segna l’addio ai sogni di Eurolega. La squadra è in una condizione fisica pessima, con gli ex-infortunati che non hanno tempo di recuperare con adeguato lavoro fisico in palestra, mentre quelli sani sono ormai con la spia della riserva accesa da almeno 30/40 giorni (vedi Kangur, Janning, ma anche Brown). Eppure, con tutti gli alibi del caso, questa partita fa venire fuori anche dei problemi tecnici, che erano stati mascherati dalle alte percentuali di tiro e dalla prolificità di Bobby Brown. La verità è che senza tiro da fuori e con Hackett infortunato, attaccare il canestro è una rarità. Quando poi, come stasera, la coperta diventa corta anche in difesa, la partita non può che scivolare via quasi con rassegnazione. A questo punto, e a queste condizioni, non sappiamo veramente quando convenga proseguire il cammino europeo.

ARBITRI Garcia Gonzalez (SPA); Perez Perez (SPA); Vyklicky (CZE) 6: senza infamia e senza lode, partita facile che è stata gestita bene, senza fare grossi errori (forse l’unico neo è una valutazione non sempre corretta dei falli in attacco). A nostro avviso eccessivo il tecnico fischiato a Brown, soprattutto perché poco dopo in una situazione identica non è stato fischiato il tecnico a Kunter.


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