(Foto di Savino Paolella 2012)

Lampe (Foto di Savino Paolella 2012)

CAJA LABORAL

Cook 6 Partita senza grandi guizzi e senza palesi mancanze quella dell’ex play di Milano. Mette una tripla importante sul finire del terzo quarto che mantiene ampio il vantaggio dei suoi, per il resto è ordinato ma non incide particolarmente

Nocioni 7.5 Pur chiudendo con 2/9 da oltre l’arco mette a referto gli unici due tentativi riusciti nel giro di pochi secondi a fine primo quarto e da il la all’allungo del Caja Laboral. Realizza una doppia doppia con 13 punti e 13 rimbalzi strappati grazie ad una sempre alta intensità difensiva. Sempre in quella zona di campo piazza due stoppate grazie a potenza e tempismo. Sta sul parquet per 30 minuti e non mostra mai cali.

Milko Bjelica 5.5 Nella serata della festa basca si vede poco. Un rimbalzo e poco altro.

San Emeterio 7 Si ferma ad un soffio dal suo record di punti nelle TOP16 mettendone a referto 13 (furono 14 quelli realizzati contro il Barcelona). Oltre a questo si fa spesso play aggiunto e distribuisce assist preziosi ai compagni. Degno di nota anche il buzzer beater dai 7 metri che chiude il terzo periodo

Pleiss 6- Litiga con il ferro e non riesce ad imporsi nell’area senese. Il fatto che proprio nel pitturato la difesa di Banchi sia parsa parecchio in difficoltà non depone a suo favore. Le prestazioni negative sono ben diverse dalla sua, ma dal gioiellino tedesco draftato nel 2010 è lecito attendersi ben più di così.

Huertel 6.5 Il francesino sforna l’ennesima prova più che convincente. Anche questa sera mostra visione di gioco e senso per l’assistenza al compagno davvero notevoli. Lancia il connazionale Causeur su un taglio backdoor e più volte Lampe nell’area colorata. 8 assist a referto

Lampe 8 MVP indiscusso dell’incontro. Riesce sempre a trovare il giusto varco per arrivare al ferro. Se non lo trova colpisce con il gancio a corto raggio in più occasioni. Dei 9 rimbalzi strappati 7 sono offensivi. Siena non trova mai il modo di imbrigliarlo. Come già detto la difesa ospite nella sua zona vacilla per 40 minuti, ma 27 punti restano un bottino da serata da incorniciarsi

Nemanja Bjelica 6.5 Ad inizio secondo quarto sembra accendersi e diventare decisivo quando mette due canestri consecutivi di gran classe. Poi si intestardisce ed esce piano piano dall’incontro. Trovasse continuità sarebbe un giocatore raro per questo torneo. Così rimane una buona fiammata.

Causeur 6 Venti minuti in campo, un paio di buone giocate. Sufficienza piena

COACH Tabak 7.5 Questa sera sicuramente bravo a far sì che i suoi colpiscano Siena là dove è più vulnerabile, ma, al termine delle TOP16, il voto è al cammino percorso. Ha ereditato la squadra in una situazione disastrosa durante la regular season (1-5) ed ha raccolto la qualificazione chiudendo il girone con 4 vittorie e 6 sconfitte. Quando dopo 5 sconfitte consecutive a Top16 inoltrate i suoi sembravano nuovamente spacciati è riuscito a raddrizzare la situazione cogliendo 4 vittorie nelle ultime 5 gare ed ha portato la squadra ai playoff

 

MONTEPASCHI SIENA

bbrownBobby4Brown 6.5 I numeri non si discutono. 24 punti, 6 assist e 22 di valutazione non sono da tutti. E’ il principale terminale offensivo della squadra di Banchi ed è l’ultimo ad arrendersi nel quarto periodo quando lo svantaggio è ormai incolmabile. A volte pasticcia un po’ in fase di impostazione, ma quando la partita si mette in salita la lucidità costante è roba per soli fenomeni

Eze 6.5 Ress è a mezzo (forse meno) servizio, Ortner entra solo nel finale. Ben Eze fa la sua parte per quasi 30 minuti. Non è impeccabile, ma lotta per quel che può, piazza un paio di stoppate e recupera 6 rimbalzi. Fatica per tutto l’incontro a contenere uno scatenato Lampe.

Rasic 5 Parte in quintetto con Brown, ma incide davvero poco. Pasticcia e perde un paio di palloni sulla pressione degli avversari. Si accomoda in panchina per gran parte dell’incontro.

Kangur 5 Anche per lui prova decisamente insufficiente. Vero che fisicamente paga accoppiato a quasi tutti i lunghi di Vitoria, ma pare davvero trovarsi spaesato in una partita il cui spartito non riesce a leggere.

Sanikidze 6- Di certo riesce a combinare qualcosa in più dei due appena citati, ma anche lui fatica ad esprimersi come potrebbe. 4 punti consecutivi nel secondo periodo ed una bomba in chiusura di terzo.

Ress sv La condizione fisica attuale lo rende vittima predestinata delle scorribande dei potenti lunghi di casa. Banchi lo utilizza per 8 minuti in tutto e lui non può davvero fare più di così

Ortner 6 Mette piede in campo solo nel finale quando la partita pare ormai più che decisa. Se è vero che contro una squadra così fisica Benjamin può andare in grossa difficoltà è anche vero che, nel contesto, il suo utilizzo pare essere stato un po’ troppo limitato. Data la situazione lunghi in casa Siena e sulla scia di quanto visto contro Cantù non più di 10 giorni fa si poteva provare a schierarlo anche prima. Quando entra in gioco siamo praticamente in garbage time ma un paio di segnali positivi li da.

Janning 6 Mette un paio di bombe nel finale per cercare di riavvicinare i suoi. Per il contesto ed il minutaggio è sufficiente

Hackett 5.5 L’apertura del secondo tempo è sua con una tripla che riporta Siena a -9. Ne mette una seconda nell’ultimo periodo. Per il resto combina poco. A volte va in confusione e perde tre palloni.

Moss 5 Non gli si chiede di caricarsi la squadra sulle spalle, ma la difficile situazione fisica della squadra gli chiede di dare qualcosa in fase offensiva. 5 punti in 22 minuti non possono valergli la sufficienza.

COACH Banchi 6.5 Anche per lui il voto deve intendersi alla stagione europea. Nell’incontro di stasera cerca di respingere le offensive basche con gli uomini che ha a disposizione. L’unico dubbio, già avanzato prima, riguarda l’utilizzo di Ortner, ma, onestamente, non credo che una scelta differente in questo senso avrebbe potuto cambiare la sostanza della partita. Ha iniziato la stagione con un gruppo nuovo, con la pressione di dover in qualche modo seguire il percorso tracciato da un ciclo che ha fatto la storia cestistica italiana degli ultimi anni ed è riuscito a dare il giusto amalgama ai suoi in tempi anche relativamente brevi. Solo qualche mese fa Siena riusciva a giocare un’ottima pallacanestro e sembrava destinata a raggiungere di nuovo i playoff. Quest’anno, a differenza degli ultimi passati, sarebbe stato un traguardo inaspettato e degno di una standing ovation di qualche mezz’ora. Poi ci si sono messi gli infortuni, gli acciacchi e la stanchezza. Peccato sia finita così, ma un lungo applauso è più che meritato.


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