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Mike D’Antoni

EA7 Emporio Armani Olimpia Milano- Unicaja Malaga: 90-86

Era una serata particolare ad Assago e non solo per l’arrivo in città dell’Unicaja Malaga, arrivato a giocarsi la partita che poteva riaprire le Top 16 di Milano, anzi la partita era un elemento quasi secondario di fronte agli ospiti arrivati per l’occasione. Questa sera infatti Milano ritirava la maglia numero 8 di Mike D’Antoni uno dei giocatori simbolo della storia biancorossa e per rendergli omaggio erano presenti tutti gli elementi chiave dell’irripetibile Olimpia targata Gabetti. Una serata quindi all’insegna Amarcord, ma in cui per l’Olimpia una vittoria era fondamentale

Spinta dal suo pubblico l’Olimpia parte bene e apre il match con due canestri consecutivi, Malaga però non si scompone e anzi dimostra di essere venuta in Italia con idee piuttosto chiare e bellicose e quando Toolson trova una il canestro dell’11-16 la partita rischia di spaccarsi, per questo la tripla di Melli nell’azione successiva ha un peso specifico difficile da calcolare. Dopo un inizio frizzante il march si sporca, le percentuali al tiro calano e Milano trova il primo vantaggio con Samuels sul 21-19, un canestro a cui risponde, sulla sirena del primo quarto, Granger da 3 punti per il 21-22 che chiude il primo quarto.

Anche nella seconda frazione sono energia e corsa a farla da padrone, Milano trova un paio di alley-hop conclusi da Elegar, dall’altra parte si accende Caleb Green che trova in 8 punti meno 6 minuti. E’ sempre Malaga a guidare, ma Milano resta comodamente in scia e trova il 38-39 grazie ai 5 punti consecutivi di Gentile, che infiamma il pubblico.  Dopo 20 minuti Malaga guida sul 43-45.

L’intervallo è tutto per Mike D’Antoni e la sua numero 8 che viene appesa sul tetto del Forum, da oggi nessuno a Milano potrà più vestirla. Poi la partita riprende ed è Marshon Brooks show. L’ex Nets prima segna tre pesantissime triple, inframezzate da quella di Samuels. Improvvisamente Milano è +7 (54-47) e coach Plaza può solo chiamare un time-out per riorganizzare la sua squadra. L’inerzia è cambiata, adesso è Milano a guidare ed è ancora Brooks a guidare il parziale che spacca la partita, due minuti dalla fine del terzo periodo infatti l’EA7 guida 65-55 e Malaga, per la prima volta, sembra essere al palo. Alla sirena del terzo quarto il tabellone dice 67-60.

Malaga prova a restare in partita, ma Gentile ha idee diverse e lo dimostra con un paio di canestri importanti in avvio di quarto periodo e quando Samuels raccoglie il rimbalzo in attacco sull’errore di Ragland e segna con il fallo la partita sembra indirizzata, Milano conduce 77-64. Sembra perché Milano prende un paio di decisioni sbagliate in attacco e permette a Malaga di accorciare sul 77-72. Malaga resta in scia e a 2:36 ha una grandissima occasione per un fallo antisportivo, dubbio, fischiato a Samuels in attacco. Si entra nell’ultimo minuto sull’84-83, Malaga è aggressiva e Milano, improvvisamente, ha paura di vincere, ma trova un paio di canestri importanti, prima della chiusura, a 5” dalla fine, con i liberi del 90-86 firmati da Gentile.

EA7 Milano: Raland 2, Brooks 17, Gentile 23, Melli 8, Kleiza 3, Elegar 4, Hackett 11, Samuels 19.

Unicaja Malaga: Gabriel 1, Markovic 5, Toolson 15, Thomas 4, Suarez 4, Granger 14, Vasquez 4, Kuzminskas 11, Green 22, Golubovic 6.


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