(Foto Savino Paolella 2013)

Servirà anche il miglior Langford per 40′ (Foto Savino Paolella 2013)

Questo preview potrebbe durare poche righe. Leggete la prima, aggiungete che il Real è 17-0 nel 2013 in regular season, che, quest’anno, non ha mai vinto con meno di 19 punti di scarto, che ne segna mediamente 92,3 contro i 75,7 di Milano, ruba 10 palloni abbondanti contro i 5 di Milano, e, per inciso, a stoppate siamo 4,9 a 1,9. Ecco. Se avete poco tempo la sintesi ve l’abbiamo già confezionata.

Però. Non ci sono però. Soprattutto senza Samuels. E passi che tra i “blancos” mancherà l’ex di turno Bouroussis, ma il bilanciamento di forze è decisamente a favore dei madrileni che verranno a Milano per garantirsi il primo posto nel girone e continuare nella striscia impressionante di vittorie vicine al “ventello”.

Milano non ha pressioni addosso perchè, obbiettivamente, fermare questo Real è un’impresa impossibile. L’Armani potrà giocare semplicemente per se stessa, cercando di misurare i propri miglioramenti, vedere fino a che punto è in grado di alzare l’asticella, mettersi alla prova contro i “professori”.

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Sergio Rodriguez è solo uno dei tanti blancos da fermare (euroleague.net)

Certo, per rendere interessante il match davanti ad un pubblico record vicino alle 13000 unità, bisognerà quantomeno non lasciare al Real il campo aperto. Si parte dall’attacco, dove Jerrels dovrà tentare di essere metronomo, limitando al minimo le palle perse contro la difesa più efficace d’Europa e cercando di mettere in ritmo i propri attaccanti. Togliere al Real il contropiede primario è l’unico modo per tentare di rimanere in partita il più a lungo possibile. Magari, se fosse, sfruttare il clima che si respirerà al Forum, potrà essere uno snodo importante per tenere il match in equilibrio il più a lungo possibile.

Dall’altra parte però, i “nemici” sono tanti e tutti pericolosi. La logica della “coperta corta” non ha mai avuto identificazione più rispondente al vero di un piano partita che, di necessità, non potrà limitare e Rodriguez, e Fernandez, e Mirotic etc…

Sarà una questione di scelte. Raddoppio sistematico su Mirotic aprendo il campo agli esterni? Lasciare ad ognuno le proprie responsabilità difensive rischiando di essere sovrastati? Giocare una zona “mascherata” per non lasciare mai troppo spazio all’avversario? Tante ipotesi.

Certo la filosofia dovrà essere quella di giocare una partita matura, da squadra che, a livello di talento, può aspirare ad essere una top d’Europa ma che, nei fatti, è ancora lontana dal diventarlo. Può essere un primo passo, o più semplicemente una lezione.

Nel caso, prendere appunti e imparare.

Pronostico DB: Milano non è l’eccezione che conferma la regola. La “Ley Real” non mente. Blancos attorno al ventello.


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