EA7 Emporio Armani Milano – Anadolu Efes Istanbul 77-73 (Stats)(Highlights)

Con uno straordinario quarto periodo, l’EA7 Milano ribalta a sorpresa una gara iniziata male e continuata peggio contro l’Anadolu Efes, consolidando così il suo secondo posto a danno proprio dei turchi e avvicinandosi di un ulteriore passo alla conquista dell’accesso alle Top 16.

Keith Langford, sempre più decisivo per Milano (Foto: Savino Paolella)

Keith Langford, sempre più decisivo per Milano (Foto: Savino Paolella)

Come detto, partita a due facce, se non a tre: nel primo quarto, tutto sommato divertente e dal punteggio equilibrato, entrambe le squadre trovano con una certa facilità la via del canestro, con l’Efes che prova il primo allungo dopo 8 minuti con due triple di fila di Jamon Gordon (13-21) e Milano che rientra con uno sprazzo di solidità di Samardo Samuels, che mette 6 punti quasi di fila nel parziale di 8-0 che riporta Milano in parità, anche se le 6 palle perse dai milanesi nel primo non sono proprio un bel segnale; anzi, sono il preludio a quanto sta per accadere. Nel secondo quarto, infatti, quasi si smette di segnare: dopo oltre 5 minuti il parziale è di 5-5, con Langford che segna dalla lunetta il 30-28, ultimo vantaggio biancorosso. Da lì in poi, infatti, c’è solo l’Efes: a suonare la carica, un po’ a sorpresa, è Semih Erden, che fa valere il fisico e segna 7 punti in un amen, portando i suoi all’intervallo sul +9 (32-41).
E al ritorno in campo la musica non cambia: una fiammata di Melli e Gentile fa ben sperare, ma Savanovic e Hopson spengono in fretta gli entusiasmi del Forum, portando i turchi a +14 (36-50) con un parziale di 0-9 in 3 minuti. Milano è nel pallone più totale e alcuni non fischi su Gentile e Samuels fanno salire il nervosismo, che esplode quando non viene fischiata una chiara infrazione di passi a Planinic a 2 minuti dal termine del terzo quarto: Gentile si guadagna un tecnico, e Banchi lo raddoppia. Per fortuna siamo in Eurolega, dove i falli tecnici “valgono” solo un libero, per cui, in fin dei conti, Milano subisce solo due punti di Vasileiadis dalla lunetta. L’Efes, in compenso, perde la partita.

Niccolò Melli schiaccia in contropiede all'inizio del quarto periodo (Foto: Savino Paolella)

Niccolò Melli schiaccia in contropiede all’inizio del quarto periodo (Foto: Savino Paolella)

Il doppio tecnico, infatti, gira completamente l’inerzia della gara: la difesa si alza, il pubblico si sveglia e Langford inizia a giocare per davvero. Prima un canestro e fallo sul finire del terzo periodo, poi due triple all’inizio del quarto, intervallate da due assist al bacio per due schiacciate al volo di Lawal, precedute a loro volta da due azioni fotocopia di Melli, che ruba palla a metà campo e vola a schiacciare in contropiede. È così che, in quattro minuti circa, Milano costruisce un break di 17-0 che la riporta in vantaggio (65-62) con poco più di 6 minuti sul cronometro. Ora è l’Efes a essere nel pallone, tra un “palo” di Barac, i passi di Erden, il cattivo controllo di Hopson e i 5 secondi con la palla in mano di Dragicevic. Proprio quest’ultimo prova insieme a Vasileiadis a riaprire la partita, con due triple in fila per il nuovo +3 turco, ma è un fuoco di paglia: Milano è ora padrona del campo, e si riporta avanti ancora con Langford (due liberi più tripla), mentre dall’altra parte Erden finalizza il disastro compiendo un’ingenuità dopo l’altra: prima si fa stoppare da Lawal, poi si fa scippare sotto canestro da Jerrells, e infine, sul -3 a 23 secondi dalla sirena, si fa fischiare passi per un balletto a metà campo palla in mano. Langford e Gentile sigillano dalla lunetta il risultato finale e Milano può festeggiare il secondo posto e la bella rimonta, che, per una volta, può far dimenticare gli orrendi quarti centrali della gara. E grazie a questa vittoria, già la prossima settimana il passaggio alle Top 16 potrebbe diventare matematico: basterebbe, infatti, vincere contro lo Zalgiris e sperare che proprio l’Efes batta lo Strasbourg.

MVP. Keith Langford è l’emblema di questa partita: inesistente nel primo tempo (2 punti dalla lunetta, 0/5 al tiro), inizia a scaldarsi alla fine del terzo quarto, segnando 20 incredibili punti nella seconda metà di gara e prendendo letteralmente per mano i suoi compagni fino alla vittoria finale.

LVP. A vedere le cifre probabilmente i due lettori di questo articolo prenderanno per matto il suo autore, ma uno dei principali indiziati della sconfitta turca è Semih Erden. Chiude con 11 punti, 12 rimbalzi e un per lui insolito, e ottimo, 5/7 ai liberi, è vero, ma nei momenti chiave della partita non ne combina una giusta. Non è un caso se, delle sue 6 palle perse, ben 4 siano arrivate negli ultimi 10 minuti.

EA7 Emporio Armani Milano – Anadolu Efes Istanbul 77-73 (21-23, 11-18, 19-21, 26-11)
Milano: K. Langford 22, A. Gentile 18, S. Samuels 12. Rim (34): N. Melli, S. Samuels e D. Moss 5. Ass (14): D. Moss e C. Jerrells 4.
Istanbul: D. Savanovic 14, K. Vasileiadis e J. Gordon 12. Rim (31): S. Erden 12. Ass (15): Z. Planinic 5.