FC BARCELLONA-MACCABI TEL AVIV 89-71

 (Foto Savino Paolella 2014)

Schortsanitis, il migliore del Maccabi (Foto Savino Paolella 2014)

Quello che va in scena al Palau Blaugrana non è solo un big match tra due delle superpotenze più blasonate del basket continentale, ma è anche un vero e proprio spareggio per il secondo posto nel girone E. Xavi Pascual, costretto a rinunciare ad Abrines, ritrova Navarro e Oleson; il Maccabi, reduce dall’inaspettata scoppola di Belgrado della settimana scorsa, prova a sfatare la maledizione che non la vede vincente a Barcellona dalla stagione ‘05/’06.

Alla fine la spuntano i blaugrana, e il perché sta tutto nelle dichiarazioni di Guy Goodes, allenatore degli israeliani: “Difendendo così non si va da nessuna parte”. Parole sante; riassunto perfetto di una partita che il Barcellona, convincente solo a tratti, ha conquistato più che altro per i demeriti difensivi altrui.

Inizio di mach molto equilibrato, in cui emergono i pregi e i difetti, ormai cronici, di questo Maccabi. Gli israeliani, difatti, si confermano efficaci in attacco, per merito soprattutto di Schortsanitis (7 punti nei primi cinque minuti), ma troppo perforabili in fase difensiva. Ne approfittano gli iberici, che rompono il ghiaccio con il gioco interno di Tomic (MVP di serata) e Doellman, per poi allungare grazie alle conclusioni dalla lunga di Navarro, Nachbar ed Hezonja, la cui tripla a 36” dalla sirena sigla il 26-16 di fine periodo.

Il Maccabi prova in ogni modo a rimanere attaccato al match. Big Sofo e Pargo riportano più volte lo svantaggio sotto la doppia cifra, ma le già citate amnesie difensive, sommate all’innegabile talento blaugrana, impediscono ai ragazzi di Goodes di completare la rimonta. Il Barcellona trova senza grossi problemi tiri aperti e ad alta percentuale, issandosi sino al +13 (47-34) con cui si va negli spogliatoi.

foto di Savino Paolella 2014

Juan Carlos Navarro (foto di Savino Paolella 2014)

Al ritorno sul parquet, il Maccabi sembra avere un piglio diverso, non tanto per i tre canestri consecutivi, ma per la maggiore attenzione difensiva. Come non detto. Dopo un paio di azioni, gli uomini in maglia gialla ricominciano a sonnecchiare, costringendo coach Goodes a sperimentare quintetti alternativi, spesso privi di un vero e proprio centro. Tentativo che si rivela un fallimento, perché gli esterni (Alexander a parte) non pungono e l’unico in grado di minare le certezze catalane rimane Schortsanitis. I sei punti consecutivi del greco, che manda a scuola Pleiss in più di un’occasione, permettono agli ospiti di limitare i danni e chiudere il terzo periodo sotto “solo” di 11 (64-53), complice l’evidente calo del Barcellona.

Flessione preoccupante che persiste nella prima metà di quarta frazione. Il Maccabi ne approfitta e si riavvicina, tornando sotto la doppia cifra di svantaggio grazie alla tripla di Smith a 5’ dal termine (74-65). Gli israeliani provano a crederci fino alla fine, ma Tomic & Co. rimangono sempre a distanza di sicurezza, seppur viaggiando a marce ridotte. Ritornati a -15 (81-66) a 3’ dalla fine, gli israeliani mollano la presa, chiudendo il match sotto di 18 (89-71).

Fc Barcellona – Maccabi Tel Aviv: 89-71 (26-16; 21-18; 17-19; 25-18)

Fc Barcellona: Tomic 16, Doellman 13. Rimbalzi (32): Tomic 12, Pleiss 4. Assist (19): Tomic 6.

Maccabi Tel Aviv: Alexander 16, Schortsanitis 15, Randle 10. Rimbalzi (26): Randle e Smith 4. Assist (14): Smith 3.


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