Vassilis Spanoulis

Vassilis Spanoulis

Anadolu Efes – Olympiacos Pireo 78 – 83 (Highlights)

Un già spacciato Efes vende cara la pelle contro un Olympiacos già qualificato ai playoff, ma ancora in cerca della sua posizione definitiva. Ad Istanbul i ragazzi in maglia blu hanno il merito di credere fino alla fine ad una rimonta che però l’Olympiacos è stato bravo a spezzare più volte. Troppo profonda la squadra del Pireo per un avversario volitivo, ma poco più. Partita molto fisica e non tra le più spettacolari, in quanto vedeva in campo una squadra che tende a far giocare male i propri avversari (l’Olympiacos) contro un’altra che non faceva certo del bel gioco la propria arma principale. Alla fine sopra tutti emerge sempre la classe infinita di Vasilis Spanoulis, che ha il merito di trovare sempre la giocata più esteticamente valida e al contempo utile per la propria squadra. Un Olympiacos che per il resto ha avuto molto anche da Matt Lojeski, che si conferma tiratore letale, ma anche discreto attaccante a tutto tondo, mentre l’arma tattica più sicura e redditizia per i greci è stato il pick n roll che ha coinvolto Shermadini, perfetto per questo genere di partite. Dall’altra parte un Efes che ha dimostrato di poter lottare a tratti alla pari con i due volte campioni d’Europa, ma che ha evidenziato ancora una volta le sue carenze in fase offensiva quando la palla si è fatta calda. Ottimo l’apporto di Vasileiadis, buono lo sforzo di una squadra lasciata però incredibilmente a piedi da un asettico Dusko Savanovic, in una partita che conferma i passi in avanti ancora da compiere per il movimento cestistico turco.

LA CRONACA

L’Olympiacos inizia imprimendo il proprio timbro sul match con un break di quattro punti sul 3-7, illuminato dalla visione di gioco di un sapiente Spanoulis, che dispensa perle qua e là in una partita che vive su ritmi molto lenti e che per questo sembrano favorire gli ospiti. L’Efes dal canto suo non vuole comunque stare a guardare e si riporta sotto con la tripla del meno tre segnata da Vasileiadis. Un parziale di 9-4 vede proprio i turchi rendere serissima la propria mini rimonta, che comprende un totale di tre triple in fila, due delle quali segnate da Planinic, che porta i suoi a meno uno (14-15). I padroni di casa vivono il loro momento migliore e arrivano anche al vantaggio grazie ad un facile jumper di Jamon Gordon, che si erge a leader per i propri compagni, che stringono le maglie in difesa, ma non riescono ad allungare, così l’Olympiacos trova un tiro all’ultimo secondo di Sloukas che fissa il punteggio del primo quarto sul 18-19.

La seconda frazione si apre come si era conclusa la precedente: Sloukas segna una tripla e i greci si trovano sopra di quattro lunghezze. La partita continua nel segno dell’estrema fisicità imposta da entrambe le difese, che non esitano a mettere le mani addosso agli avversari e a far sentire la durezza dei contatti. Forse anche per questo motivo le due squadre sbagliano anche i più elementari passaggi e trovano molta fatica nelle penetrazioni in area, costantemente negate da ambo le squadre. Una tripla di Pettway porta l’Olympiacos sopra di sette (18-25), ma gli risponde immediatamente Bjelica, che prova a tenere l’Efes in partita. I greci però hanno dalla loro parte un corpo come quello di Shermadini, che in una partita che fa della fisicità il proprio tema principale non può che risultare un fattore, così nonostante un positivo Planinic, mai rassegnato allo svantaggio, sono gli ospiti a scappare di nuovo prima con un coast to coast portato a termine da Mardy Collins, e successivamente con un’altra penetrazione di Spanoulis. La coppia formata dai due playmaker appena menzionati funziona alla grande per i greci che, nonostante un volitivo Gordon che porta l’Efes sotto la doppia cifra di svantaggio riescono con una magia del capitano ellenico, a terminare il primo tempo con un vantaggio a due cifre: 32-43.

Dopo la pausa lunga l’Efes torna in campo con una difesa allungata che costringe l’Olympiacos a pensare di più e a faticare per creare tiri interessanti. La tripla di Bjelica porta i padroni di casa sul meno sei (37-43), ma è immediata la risposta con la stessa moneta da parte di Brent Pettway che consente ai suoi di controllare. I turchi però a questo punto si scuotono sul serio ed iniziano a macinare gioco, incastrando gli avversari in una difesa arcigna e sempre più fisica, col risultato di ritrovarsi sotto soltanto di due punti dopo un facile lay up di Jamon Gordon. È forse il periodo meno brillante dei greci, che mostrano poca lucidità e prestano il fianco ad un Efes che però non ne approfitta, perché proprio sul più bello Savanovic si macchia di un antisportivo che fa respirare i bianco rossi. Spanoulis non può non approfittare di una simile occasione, e prima porta i suoi sopra di sette con una tripla, mentre subito dopo ruba palla e lancia il contropiede chiuso da Dunston con la schiacciata del meno nove. La penetrazione di Gordon conclude il terzo quarto sul 60-67, ma l’inerzia è nuovamente nelle mani degli ospiti.

Il quarto quarto sembra l’ennesima passerella per l’Olympiacos, che tiene in campo il proprio capitano, il quale gestisce la situazione dettando i ritmi da vero direttore d’orchestra. Quando si trova in campo i suoi non vanno mai a meno di sette punti di vantaggio, nonostante gli innumerevoli tentativi turchi di riaprire la partita. I greci iniziano a giocare col cronometro dei ventiquattro secondi già a partire dalla metà del quarto quarto, quando Lojeski trova la tripla del più dodici che sembra chiudere anticipatamente i giochi. L’Efes ha però il merito di non mollare mai, e di rimanere attaccato ad una squadra che aveva dimostrato di essere superiore, così Vasileiadis infila la tripla del meno sei, che sembra infondere nuova linfa ai padroni di casa, i quali vengono però stroncati dall’ennesima bomba di Spanoulis, l’ennesima botta allo stomaco per una squadra che comunque rimane attaccata, non consentendo agli avversari di prendere il largo. Batuk trova addirittura il canestro del meno sei a poco più di due minuti dalla fine della gara, che induce anche il tifo turco a crederci sul serio, ma il ritorno in campo del numero sette in bianco rosso chiude nuovamente i conti: l’Olympiacos si limita a gestire e a difendere ordinatamente, chiudendo la gara sul 78-83.

ANADOLU EFES 78 (K.Vasileiadis, J.Gordon 16, M.Bjelica 14, Z.Planinic 8); Rim (28, J.Gordon, K.Gonlum 5); As (18, J.Gordon 9)

OLYMPIACOS PIREO 83 (V.Spanoulis 17, B.Dunston, M.Lojeski 13, G.Shermadini 10); Rim (35, B.Dunston 7); As (20, M.Collins 5)


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati