Zoran Planicic (Euroleague.com)

Zoran Planicic (Euroleague.com)

Anadolu Efes – Laboral Kutxa Vitoria 79 – 105 (Stats) (Highlights)

Gara per pochi intimi quella di Istanbul tra l’Efes e il Laboral, due squadre che non avevano ormai più nulla da chiedere alle proprie top 16 e che ha visto gli ospiti prevalere nettamente. Il match è stato equilibrato di fatto solo per i primi dieci minuti, nei quali entrambe le squadre hanno offerto uno spettacolo più che godibile, con ritmi alti e continui ribaltamenti di fronte. Alla fine la differenza è stata fatta dal miglior approccio difensivo di Vitoria, che anche in una partita dal significato nullo è riuscita a rimanere concentrata e a sostenere una prova solida da parte di tutti i propri elementi, con la piacevole sorpresa di un più che concreto Ilimane Diop, ragazzo senegalese molto promettente. Decisamente da dimenticare invece la gara dell’Efes, che anche di fronte al proprio pubblico non è riuscito a mostrare quella grinta e quella tenacia che sarebbero state necessarie in tutta questa fase di competizione. Si salvano solo un mai domo Savanovic e il sempreverde Gonlum, utile e prezioso quando la gara era ancora in bilico. Da rivedere sotto tutti i punti di vista la fase difensiva, in nessun modo all’altezza per questi livelli di competizione europea.

LA CRONACA

Il match si apre con un tiro in sospensione segnato da Causeur e con un grande ritmo espresso da entrambe le squadre, il cui obiettivo neanche troppo nascosto è quello di correre e di sviluppare il gioco soprattutto in transizione. In particolare questo sembra l’obiettivo dell’Efes, che si trova nettamente più a suo agio sui ritmi alti coi quali si apre la gara. I baschi dal canto loro riescono a proporre qualcosa di buono anche a metà campo, più precisamente grazie alla più classica delle soluzioni del basket moderno, ovvero il pick n roll, che vede molto coinvolto il lungo tedesco Pleiss. Il centro ospite riesce infatti a prendere ottimamente posizione sotto canestro e sospinge i suoi verso la prima fuga della gara, operata con la tripla di Mainoldi per il più sette (5-12). I turchi però non ci stanno e si affidano alla tecnica della coppia Vasileiadis-Savanovic, che li riporta sotto, e successivamente la squadra di Istanbul riesce anche a trovare il primo vantaggio grazie ad un gioco da tre punti di Kilicli (20-18). Il primo quarto prosegue su ritmi forsennati: Gordon sembra essere particolarmente a suo agio e trova passaggi creativi ed efficaci, ma dall’altra parte Vitoria può contare su un letale San Emeterio, che segna dieci punti in meno di dieci minuti e restituisce ai suoi il vantaggio con la tripla del 24-25. La bomba del nazionale spagnolo spiana la strada al 9-0 di parziale basco col quale gli ospiti tornano a più sette, prima del canestro di Gonlum che chiude il primo parziale sul punteggio di 26-31 per Vitoria.

I turchi sembrano galvanizzati e sfoderano un 4-1 di parziale che li riporta a meno due. Il leit motiv della partita però prevede i soliti grandi ritmi, che sono supportati da altissime percentuali per entrambe le squadre, che vanno ad ondate ma riescono ad esprimere un basket armonioso. L’Efes vorrebbe costruire la propria rimonta con punti facili da sotto canestro, ma Vitoria glielo impedisce grazie anche al lavoro e alla presenza fisica di un sorprendente Ilimane Diop, degno sostituto di Pleiss. Il Laboral è in controllo, ma sembra vacillare quando Batuk infila la tripla che riporta i suoi a meno di un possesso pieno di svantaggio. È proprio in questo momento però che gli ospiti salgono di colpi in difesa, facendo abbassare le percentuali dell’Efes, che affonda a meno otto dopo la tripla di Hanga. Vale a poco la pronta risposta di Planinic, visto che da quel momento in poi il resto della seconda frazione di gioco sorride tutta a Vitoria, che attraverso i tiri liberi e sfruttando i ritmi leggermente più bassi delle fasi finali di primo tempo si trova di colpo a più quattordici, uno svantaggio levigato solo leggermente dai liberi finali di Gonlum che chiudono i secondi dieci minuti sul 42-55.

Nell’intervallo, è arrivato il momento dell'”amore” quando due giovani fanciulle hanno ricevuto la promessa di matrimonio dai loro fidanzati davanti a tutta la folla accorsa allo stadio. Per vedere il video del lieto evento, cliccate qui!

Il terzo quarto inizia con le mani fredde da parte di entrambe le compagini, che giocano sotto ritmo e fanno fatica a ingranare la marcia giusta per ripartire in modo fluido. L’Efes prova ad approfittare di questa situazione tecnica, cercando di sfruttare la forza fisica dei propri lunghi ed esterni. Il lay up di Planinic per il meno otto sembra illudere i padroni di casa, che però subiscono un cinque a zero di parziale che porta Vitoria nuovamente sopra di quindici punti. Nonostante qualche canestro segnato, è la difesa il problema principale di un Efes decisamente remissivo, che concede a Causeur facili linee di penetrazione e il canestro del +15, spezzato solo da un paio di liberi sul finale di Savanovic, che fissa il risultato sul 59-73.

Gli ultimi dieci minuti tornano ad offrire ritmi più alti, ma è solo ai fini dell’accademia, in quanto Vitoria naviga sul velluto sin dall’inizio, con un’ennesima penetrazione del francese Causeur che porta i suoi sopra di diciassette punti. Il playmaker transalpino è quello che beneficia più di tutti della pessima difesa turca, che concede troppo sia a lui sia ad uno scatenato Tibor Pleiss, che mostra tocchi di classe pura pur in assenza di agonismo. Savanovic prova a dare nuove speranze ai suoi con un paio di triple in fila, ma la porosa retroguardia fornita dai suoi compagni rende facile la vita ai baschi, che con Nocioni trova la bomba del più venti e di fatto chiude la contesa che da questo punto in poi è puro garbage time e si chiude col punteggio di 79-105.

ANADOLU EFES 79 (K.Gonlum 13, Z.Planinic 12, D.Kilicli, D.Savanovic 11); Rim (24, K.Gonlum 6); Ass (19, J.Gordon 9)

LABORAL KUTXA VITORIA 105 (T.Pleiss 20, F.San Emeterio 16, A.Nocioni, F.Causeur 13); Rim (41, T.Pleiss 7); Ass (19, T.Heurtel 5)


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati