foto Savino Paolella@2013

Grande partita per Langford (foto Savino Paolella 2014)

Olimpia Milano-Olympiakos 81-51 (Highlights) (stats)

MILANO – Serata magica al Forum con il pubblico milanese accorso per ammirare i bi-campioni d’Europa guidata da sua maestà Vassilis Spanoulis, e invece si ritrovano a stropicciarsi gli occhi davanti la più bella Olimpia della stagione, guidata emotivamente da un Daniel Hackett alla prima recita da superstar davanti al suo nuovo pubblico. Milano mette in piedi la partita difensiva perfetta, in cui non solo nasconde il canestro agli avversari ma ne blocca alla fonte il gioco, mettendo tantissima pressione difensiva sulla palla, giocando in anticipo sulle linee di passaggio e, quando tutto questo non basta, arroccandosi attorno ad un Gani Lawal tornato l’intimidatore d’area che ricordavamo. In attacco all’EA7 è bastato prendersi il gioco in transizione nato dalle palle recuperate e sfruttare le mani torride di tutti i tiratori, che hanno prodotto un irreale 7/8 nei quarti centrali (per un complessivo 12/21 ) in cui Milano, con un parziale di 47-20 ha rivoltato e ucciso la gara.

Inizio da mani freddissime e con tanta aggressività sulla palla di Milano che spesso e volentieri esce a raddoppiare, in particolare quando è Spanoulis a gestire l’attacco, e proprio da una rapina di Langford al play greco nasce il primo canestro dopo quasi 3 minuti che dà la stura alla partita. Hackett con 5 punti consecutivi firma il mini-allungo di Milano (10-4), con il play azzurro che cerca di portare con buoni risultati in post basso Spanoulis. L’Olympiacos, avendo difficoltà ad aprire la difesa con il tiro da fuori, prova a sfruttare il buon impatto di Simmons su entrambe le metà del campo e un suo gioco da 3 punti chiude l’8-0 esterno per il primo vantaggio greco (10-12). Milano tiene benissimo in difesa, soprattutto con Hackett che sfrutta il fisico e le mani veloci per oscurare Spanoulis allora ci pensa Printezis a regalare un amarcord di Final Four con due canestri che ricordano il buzzer-beater di Istanbul 2012. Milano butta via un paio di palloni, cosa che non puoi permetterti contro i greci e Sloukas sulla sirena firma il massimo vantaggio sul 16-21.

Langford e un Cerella molto reattivo in difesa guidano il grande inizio di Milano nel secondo quarto che in meno di 3 minuti mette a referto un 9-3 che vale il sorpasso e costringe Bartzokas a chiamare un time-out da cui l’Olimpia esce ancora più cattiva in difesa, nascondendo il canestro all’Olympiacos, così Wallace e un altro missile di Langford allungano il parziale sul 14-3. Milano però non si può rilassare perché bastano 2 minuti di Spanoulis per il contro-break Olympiacos (30-31). Ma ci pensano Jerrells e Hackett, con un paio di giocate che fanno venire giù il Forum, a riportare Milano con la testa avanti in un finale di quarto intensissimo che i liberi di Langford manda agli archivi con Milano avanti di 7 (39-32).

foto Savino Paolella@2013

Hackett schiaccia e viene giù il Forum (foto Savino Paolella 2014)

Si riparte da dove si era finiti. Milano è tentacolare in difesa, le mani sono dappertutto e sporcano tutti i passaggi, in particolare Hackett mette tantissima pressione a Spanoulis che così in difficoltà non si era mai visto. Ma il lavoro di Daniel continua in attacco dove mette in ritmo i compagni ma sa anche mettersi in proprio, costruendo il 9-2 iniziale che vale un clamoroso +14 con il Forum che si esalta sull’ennesima magata del play, che è in totale trance agonistica quando recupera in cielo un pallone e va ad inchiodare ad una mano dall’altra parte. Bartzokas passa a zona per provare a mettere un po’ di ruggine nell’attacco milanese ma l’Olimpia è in difesa che costruisce la sua partita, esaltandosi intorno a due stoppate spettacolari di Lawal che Hackett trasforma nel delizioso assist per Cerella che vale il 54-38, che diventa poco dopo +22 su due missili di Langford. Dunston prova a scuotersi ma è una serata magica per l’Olimpia e Jerrells sulla sirena mette l’ennesima bomba per il 63-40, di un terzo quarto in cui Milano tiene l’Olympiacos a 8 punti.

Nessuno crede ai suoi occhi quando a 6 minuti dalla sirena finale alza gli occhi al tabellone e legge 70-40, frutto di una difesa milanese che non molla un centimetro e alle mani torride in attacco, con più o meno tutti che si iscrivono al festival delle triple, facendo partire un lunghissimo e dolce garbage time, con il pubblico che saluta la squadra facendo la ola cantando “Tanti auguri Olimpia”. Non c’era modo migliore per festeggiare i 78 anni della società.

MVP: Sarebbe da esaltare la serata offensiva di Keith Langford capace di viaggiare con un fantascientifico 9/13 dal campo con 5/6 da 3, ma in una serata in cui le scarpette rosse si esaltano in difesa è giusto dare merito a chi è stato il vero leader, non solo tecnico ma soprattutto emotivo della squadra. Daniel Hackett regala al pubblico del Forum una di quelle serate che hanno fatto innamorare di lui tutta Siena, oscurando il mito vivente Vassilis Spanoulis che non dimenticherà facilmente questa serata. All’intensità difensiva aggiunge l’impatto in attacco e la conduzione della transizione, chiudendo con 17 punti, con il 50% dal campo, 3 recuperi e 3 assist.

EA7 MILANO – OLYMPIACOS PIREO 81-51 (16-21; 23-11; 24-8; 18-11)

MIL: Langford 29, Hackett 17, Jerrells 13. Rim 36 (Lawal 9); Ass 7 (Hackett 3)

OLY: Printezis 12, Mantzaris 7, Sloukas 7. Rim 34 (Simmons, Printezis 6); Ass 12 (Spanoulis 6)


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati