UNICAJA MALAGA-MONTEPASCHI SIENA 73-75: LE PAGELLE

MONTEPASCHI SIENA

MPS mens sana siena vs Granarolo Bologna - Viggiano - Walsh

Jeff Viggiano ha messo il buzzer-beater

Viggiano 8: che dire? Partita di sacrificio per Jeff, che per tre quarti fa staffetta su quel demonio di Caner-Medley, difendendo anche bene, limitandone le penetrazioni e lasciandogli solo tiri fuori equilibrio. Riesce a trovare il tempo per sfruttare il suo atletismo per un paio di rimbalzi offensivi e tap-in. Nel finale diventa l’hombre del partido, con una tripla fuori equilibrio e il buzzer-beater che arriva in cielo per ricadere di “sola retina”.

Hunter 7: lotta con le unghie e con i denti per tutta la partita, nel primo tempo tira giù 3 rimbalzi ma sbaglia anche due rigori da sotto. Cresce piano piano, Hackett lo cerca in post basso aumentandone la fiducia, e nel finale prende due rimbalzi d’oro tra cui l’ultimo da cui parte l’ultimo possesso. Chiude con plus/minus di +9, come Hackett.

Rochestie 5.5: unica insufficienza per Siena, ma solo perché Taylor ci aveva abituati ad altri standard. Troppo timido, la squadra si ferma e la palla non viaggia con lui in campo e soffre anche difensivamente contro Toolson, che contro di lui vive i suoi unici momenti di gloria della serata.

Carter 6.5: è la media tra il 7 del primo tempo e il 6 della ripresa. Nei primi 20 minuti mette insieme 8 punti con 3/4 dal campo, 2/3 da 3, nella ripresa soli 2 punti dalla lunetta. Sbaglia tiri aperti abbastanza semplici per lui, forse paga la fatica e un piccolo infortunio. In ogni caso sembra abbia capito come spaziarsi e come farsi trovare pronto sugli scarichi. Se Siena attacca l’area con uno così può aprire qualsiasi difesa.

Ress 6: partita difficilissima, con tanti minuti in campo per scelta tecnica, con English panchinato in eterno ma soprattutto per la presenza di Caner-Medley, che diventa un rebus irrisolvibile per tutta la gara. Subisce in difesa e stranamente forza qualche tiro di troppo in attacco per cercare di mettersi in ritmo. Nell’ultimo quarto riesce a fare quelle piccole cose che servono per reggere l’urto prima e per risalire la corrente poi. Capitano vero.

Ortner 6+: con Otello Hunter finalmente propositivo Crespi lo utilizza con il contagocce, anche perché i lunghi atletici di Malaga possono essere un problema per lui. Ma Ben come sempre fa le cose giuste, tipo giocare alla grande il pick&roll e quando i suoi playmaker hanno voglia di attaccare va a nozze se servito in movimento.

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Serata fantastica per Daniel Hackett

Hackett 8.5: finalmente il DanyBoy che ci piace, che attacca, va in post basso a sfruttare la fisicità, serve i compagni con continuità regalando sempre un tiro ad altissima percentuale. Quando un allenatore adatta una situazione difensiva su un solo giocatore, vuol dire che il suo status è da “Pericolo Pubblico”. La consacrazione sono i fischi che il pubblico competente della Martin Carpena Arena gli tributa non appena prende palla. Fischi di paura, che non sono serviti a fermarlo, chiude con 19 punti, 50% al tiro, 7 assist, 4 rimbalzi, 9 falli subiti, 28 di valutazione.  Ci piace pensare che abbia letto i nostri Ups&Downs, e come promesso lo riporteremo sull’altare, ma forse è anche merito di “qualcuno” seduto in tribuna.

English n.e.:  panchinato, spettatore non pagante. Questa partita segna la fine della sua avventura senese, più per colpe sue che di squadra e società. La partita di Green di questa sera dovrebbe farlo riflettere su quello che sarebbe dovuto essere il giusto atteggiamento. Good luck Kim.

Green E. 8: non è un play, ormai lo sappiamo, ma a volte capita che gestisca l’attacco e perde due palloni, uno dei quali poteva essere sanguinoso. Ma il suo atteggiamento, sin dalla palla a due, è la dimostrazione che Erick vuole stare in questa squadra e dimostrare tutto il suo valore, soprattutto quello offensivo, anche se sta migliorando parecchio anche nella metà campo difensiva. Parte forte con 11 punti e 5/6 dal campo nel primo quarto, frutto soprattutto di tante penetrazioni a spaccare la difesa e aprire il tiro di Carter dall’arco. Ha un attimo di appannamento a cavallo di secondo e terzo quarto, ma non appena vede un varco si butta dentro e  crea il panico nel pitturato. Chiude con un fantascientifico 8/12 per 20 punti totali.

Cournooh s.v.: più timido delle ultime occasioni, con Green in modalità on-fire Crespi gli ha dato pochi minuti, giusto per far rifiatare il prodotto di Virginia Tech.

Udom n.e.

All. Marco Crespi 8: l’ultimo time-out è una specie di manifesto del suo essere allenatore e di ciò che, volente o nolente, significa lo spirito Mens Sana. “Siamo sotto di 3, resistiamo su questo attacco e poi la portiamo a casa”. E la squadra ha eseguito. Rinuncia ad English andando con i giocatori che hanno dimostrato, pur nelle difficoltà, di voler essere parte di questo progetto. Soffre tanto l’atletismo di Malaga nel primo tempo e per tutta la partita un Caner-Medley decisamente immarcabile, nonostante l’ottima difesa sia di Viggiano che di Ress. Per limitare le penetrazioni di Granger e Dragic decide scientemente di concedere qualche tiro da fuori. In attacco si affida ad Hackett e Green, ma è l’atteggiamento della squadra, sempre alla ricerca del miglior tiro e senza forzare nulla, che alla fine lo premia e gli regala la prima gioia europea.

UNICAJA MALAGA

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Caner-Medley è sembrato immarcabile, ma ha sulla coscienza l’1/3 finale ai liberi

Granger 6.5: partenza timida e subito panchinato, ma quando entra guida la rimonta insieme a Dragic e nella ripresa è il più attivo in attacco, anche se paga troppo in difesa sia su Hackett che Green, tanto da costringere Plaza a centellinarne i minuti.

Toolson 6.5: primo tempo incolore di cui ricordiamo solo la tripla allo scadere del primo quarto. Viaggia sotto traccia fino a metà ultimo quarto quando con 5 punti consecutivi rischia di diventare decisivo. E in parte lo è, suo malgrado, commettendo l’onesto fallo che gli arbitri vedono come antisportivo e che fa mettere a Siena la testa avanti.

Kuzminskas 5.5: ancora assolutamente impalpabile, nel primo tempo si vede per soli 5 minuti  e onestamente non se n’è accorto nessuno. Nella ripresa non combina molto di più  ma finirà comunque nella Top10 di giornata per la schiacciata su alley-oop di Calloway.

Caner-Medley 7.5: altra partita da cineteca per il 30enne da Maryland, che tornato in Spagna dopo l’anonima parentesi israeliana, sta giocando il miglior basket della sua vita. Punti, rimbalzi, pericolo costante per la difesa senese, ad un certo punto del match era il solo terminale offensivo di Plaza. Pesa sul suo voto l’ 1/3 ai liberi a un minuto dalla fine che non permette a Malaga di gestire meglio il finale. 

Suarez 6: ottima presenza a rimbalzo soprattutto nel primo tempo, quando si è messo anche al servizio della squadra con 5 assist. Ancora tanto sacrificio nella ripresa in una gara fatta soprattutto dagli esterni spagnoli, ma i suoi mattoni li aveva comunque portati.

Calloway 5.5: serata difficilissima per lui. Plaza lo deve tenere in campo perché Granger proprio non ce la fa a tenere Hackett. Nel primo tempo riesce anche a limitare i danni, ma nella ripresa viene sopraffatto commettendo in fretta due falli che lo limitano per tutto l’ultimo quarto. Sbaglia anche la tripla che poteva farlo diventare un eroe.

Stimac 6: parte in quintetto ma è il lungo che Siena subisce meno e infatti piano piano esce dalla partita, pur non sfigurando nei 17 minuti sul parquet.

Vazquez 6+: virgola, ma 6 rimbalzi di cui 4 in attacco oltre ad una stoppata rifilata in cielo ad Hunter. E’ il lungo che dà più problemi a Siena nel secondo tempo, soprattutto nel difendere il pick&roll di Hackett, in quanto le sue lunghe leve tolgono la visuale. Poco cercato in attacco, non riesce mai a trovare il ritmo.

Dragic 6.5: nel primo tempo ci ha ricordato lo Zoran di Lubiana che ha imperversato in più di una difesa, compresa quella italiana, guidando la rimonta dei suoi con  11 punti con 4/5 dal campo, 13 di valutazione e 9 di plus/minus in 8 minuti. Nella ripresa gli esterni senesi l’hanno contenuto meglio grazie anche ai raddoppi dei lunghi togliendogli la possibilità di arrivare facile al ferro.

Hettsheimeir 6: buon impatto nel primo tempo per far respirare Caner-Medley con 1 tripla e 4 rimbalzi. La ripresa l’ha vista da bordo campo.

Sabonis n.e.:

Vidal s.v.: come se non avesse giocato.

All. Joan Plaza 7: aveva sicuramente preparato bene la gara, mandando a rimbalzo tutti gli uomini che poteva, sapendo delle difficoltà biancoverdi sotto I tabelloni. Nel primo tempo però si è fatto sorprendere dalle iniziative di Green e Hackett ed ha pagato la difesa di contenimento sul pick&roll. Si è adeguato bene nella ripresa cercando di limitare le penetrazioni di DanyBoy lasciando qualche tiro di troppo piedi a terra a Carter. In attacco ha forse optato per troppe soluzioni esterne, senza esplorare a sufficienza il gioco interno, ma nel complesso non possiamo addossargli alcuna colpa, se Caner-Medley fa 1/3 ai liberi nel momento clou e Viggiano dall’altra parte fa partire un Ave Marie shoot.

Arbitri: BELOSEVIC (SRB), KOROMILAS (GRE), MAESTRE (FRA) 6:  nel primo tempo classico arbitraggio europeo di questa stagione, che concede molto alle difese e che tende a fare sempre un fischio in più per la squadra di casa. Nella ripresa hanno prima il merito di non farsi vedere, ma poi nel finale fischiano un antisportivo sembrato ai più tirato per i capelli, che permette a Siena di rimettere la testa avanti. Danno a Caner-Medley la possibilità di redimerli ma l’americano fa l’unico errore della sua serata.


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