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Jordi Bertomeu (foto Fabrizio Quattrini)

Jordi Bertomeu

Euroleague Basketball – E’ stata la settimana dell’annuncio della nuova Eurolega che chiude, possiamo dire definitivamente, qualsiasi discorso almeno per i prossimi 10 anni. Tanti quanti il mega accordo commerciale che Jordi Bertomeu, e le 11 società in possesso della licenza A, hanno sottoscritto con il colosso IMG, leader mondiale nell’organizzazione di eventi sportivi e non solo. Un accordo che dà il via ad una nuova era dell’Eurolega, destinata a diventare molto più ricca ma anche molto più elitaria, con sole 16 squadre partecipanti (con 11 posti praticamente già assegnati dalla licenza A). Insomma una vittoria su tutta la linea proprio di Bertomeu che non più tardi di un anno e mezzo fa aveva teso la mano alla FIBA, cercando di arrivare ad un accordo che salvasse capra e cavoli, ma che davanti al braccio di ferro dell’organismo internazionale ha risposto con l’unica merce a sua disposizione, alzando ancora di più la posta in palio e regalando una torta (piena di soldi) ai club più ricchi d’Europa, andando sempre di più verso quella famosa Lega Europea che è il suo vero e proprio pallino.

Unicaja Malaga – Ormai i ragazzi di Joan Plaza non sono più una sorpresa, ma il messaggio che hanno lanciato all’intera Europa dei canestri giovedi sera è abbastanza forte. Siamo ancora all’alba di una stagione lunghissima, ma l’Unicaja sembra fare terribilmente sul serio andando a realizzare quella che, senza scomodare troppo aggettivi pesanti, è da definire una vera e propria impresa. Giusto per dare un’idea basta andare a vedere il curriculum in casa del CSKA Mosca nelle ultime due stagioni, quando solo il Fenerbahce di Obradovic, e per ben due volte, era riuscito a violare la Universal Sports Hall di Mosca. Gli spagnoli non si sono scomposti più di tanto, giocando una partita di una intensità spaventosa e con una maturità incredibile, resistendo alle spallate dei russi e piazzando un ultimo quarto diabolicamente meraviglioso, in cui Jackson e Mindaugas Kuzminskas (MVP al momento dell’Eurolega con diversi giri di vantaggio) hanno fatto diventare matti i giocatori di casa, incapaci di trovare contromisure alle giocate degli uomini in verde. Stagione lunga, dicevamo, ma partire con 5 W fa sempre bene.

Strasburgo e Limoges – Non vuole essere assolutamente un elogio gratuito alle squadre francesi, in un momento decisamente triste per i nostri cugini, ma semplicemente un’ammissione dell’ottima Eurolega che entrambe le squadre transalpine stanno disputando. Perfetto contraltare della pessima stagione di Milano e Sassari (di cui abbiamo già ampiamente parlato). Lo Strasburgo di Collet continua a viaggiare su una specie di ottovolante prendendo delle terribili imbarcate fuori casa, dove viaggia ad uno scarto medio di 21 punti, ma in casa ha un passo decisamente diverso. Bussare a casa Laso e Obradovic per conferma! Eh si, perchè dopo aver rifilato un tranquillo ventello al Fener, Kyle Weems e Louis Campbell, unici giocatori con un certo talento, hanno trascinato i compagni ad una facile vittoria anche sul Real, molto più semplice del +7 finale. Ancora troppo poco per sperare nelle Top16, ma considerando il cammino interno e che le sfide più difficili sono passate, mai dire mai. Discorso simile per i campioni di Francia del Limoges, che possono contare su un roster, almeno sulla carta, decisamente superiore ed un girone assolutamente aperto dove, a parte l’Olympiakos, sembra tutto in discussione. E considerando che i francesi hanno vinto a Zagabria, la sfida interna contro i croati tra due settimane potrebbe anche essere quella decisiva.

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foto euroleague.net

Cosa ne sarà del basket europeo dopo l’accordo tra Euroleague ed IMG (foto euroleague.net)

Euroleague Basketball – E’ stata la settimana dell’annuncio della nuova Eurolega che chiude, possiamo dire definitivamente, qualsiasi discorso almeno per i prossimi 10 anni. Tanti quanti il mega accordo commerciale che Jordi Bertomeu, e le 11 società in possesso della licenza A, hanno sottoscritto con il colosso IMG, leader mondiale nell’organizzazione di eventi sportivi e non solo. Un accordo che vede vincitori solo chi lo ha sottoscritto ma che toglie probabilmente ancora più fascino alla massima competizione internazionale, che di fatto diventa una specie di Superlega Europea in cui a contendersi la vittoria, e la torta con i soldi, saranno sempre le stesse squadre. Un vero peccato perchè si rischia di perdere quella che, fino ad oggi, è stata una forza dell’Eurolega e cioè la presenza di piccole piazze ma con grande tradizione, come ad esempio Malaga, che rischierebbero di restare fuori. Certo l’Eurocup rischia di diventare di un livello mai visto, ma siamo sicuri che sia veramente questo quello che la parola Devotion racchiude? Siamo certi che per respingere l’assalto della FIBA si doveva arrivare a questo muro contro muro che rischia di fare solo del male al basket europeo? Siamo veramente curiosi di vedere cosa succederà tra 12 mesi quando si giocheranno le qualificazioni per il prossimo Eurobasket e le nazionali chiederanno i giocatori alle squadre di Eurolega.

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Momento delicato per Pablo Laso ed il Real (foto di Fabrizio Stefanini)

Real Madrid – C’era andato vicino 7 giorni fa, ma Rudy Fernandez, Llull e JC Carroll avevano deciso che non potevano lasciare punti anche in casa. Questa volta a Strasburgo nessuno si è preoccupato e così le merengues hanno raccolto la terza sconfitta consecutiva lontano dal BarclayCard Center che li relega, dopo il girone di andata, addirittura al quarto posto davanti a Strasburgo e Crvena Zvezda solo per la classifica avulsa negli scontri diretti. Decisamente non il massimo per chi 4 mesi fa sollevava la coppa nel cielo di Madrid completando una stagione fantastica. E’ vero siamo a novembre ed anche un anno fa di questi tempi (anche se il cammino era stato diverso) c’era qualche perplessità sulla solidità del Real, ma oggi forse c’è qualcosa di più preoccupante. Perché la squadra continua a vivere delle giocate di Fernandez e Llull, si affida ancora al mestiere di Reyes, ma ha pochissimo da Sergio Rodriguez, Nocioni e Maciulis, mentre Ayon nelle ultime uscite sembra completamente involuto. La sfida al Khimki di questa settimana potrebbe essere quella del bivio.


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