La Famila festeggia il suo dodicesimo scudetto (credits: Luca Taddeo, Famila Basket Schio)

FAMILA SCHIO – SEGAFREDO BOLOGNA 84-79

FAMILA: Verona 17 (5/8, 2/3), Mabrey 37 (5/9, 8/11), Howard 14 (2/5, 3/9), Bestagno 8 (0/2, 2/2), Keys 6 (2/4, 0/2), Sventoraite 2 (1/1), Sottana (0/3, 0/1), Mestdagh (0/1, 0/3), Crippa, Penna (0/1 da tre). All.: Dikaioulakos.
SEGAFREDO: Dojkic 18 (4/11, 0/2), Laksa 13 (2/6, 3/11), Zandalasini 12 (5/9, 0/2), Andrè 8 (3/6), Rupert 14 (1/5, 4/5), Parker 14 (4/7, 1/2), Pasa (0/1, 0/3), Barberis (0/1), Del Pero. N.e.: Orsili, Cinili. All.: Ticchi.
ARBITRI: Ursi, Costa, Pecorella.
PARZIALI: 23-19, 46-41, 62-60.
NOTE – T2: F 15/33, S 19/46; T3, F 15/32, S 7/25; TL: F 9/12, S 20/23; R: F 41 (10 o., 8 Howard), S 41 (14 o., 10 Rupert); PR: F 10 (2 Howard, Sventoraite), S 7 (2 Rupert); PP: F 16, S 15; A: F 16 (4 Mabrey, Sottana), S 17 (9 Dojkic); S: F 7 (3 Bestagno, Keys), S 2 (2 Rupert). Uscita per cinque falli: Sottana al 39’04’’ (78-75). Fallo tecnico fischiato a Howard e Zandalasini al 15’58’’ (36-32), alla panchina della Famila al 18’47’’ (40-37), a Dojkic al 19’49’’ (43-41).

SCHIO – Non ci sarà bisogno di gara -3. Si chiude il sipario con la Famila a festeggiare il dodicesimo scudetto, il secondo di fila, e con la Segafredo che torna a casa con un nulla di fatto. Come l’anno scorso, Bologna non arriva sino in fondo, come l’anno scorso, è Schio a soffiarle il titolo di campione d’Italia. Non è bastato chiudere la stagione regolare al primo posto, la sconfitta di sabato scorso è risultata fatale, oltre che indigesta, per le ragazze di coach Ticchi che, questa sera, nulla hanno potuto di fronte a un avversario fedele alla legge del palaRomare, dove nessuno, nel corso di questa stagione (Eurolega compresa), è mai riuscito a vincere. Per la Famila un successo e uno scudetto meritati, peccato il passo falso in Eurolega: sarebbe stato un grande slam niente male.
Per mettere le mani sullo scudetto numero 12, la Famila ha dovuto sudare non poco, più o meno come al palaDozza sabato scorso. Tantopiù che la Segafredo parte forte: Dojkic infila cinque punti consecutivi nei primi 40’’, Mabrey inaugura il suo show con la prima tripla orange della serata, che vale il vantaggio interno, raggiunto attorno al 3’ (6-5). La partita sembra indirizzarsi sulla falsa riga di gara -1, ovvero equilibrio pressoché costante, anche se Bologna dimostra di avere la coperta corta dal perimetro: sono la fisicità e i punti di Parker a tenerla su e non consentire alle avversarie di scappare via. Peccato che la Virtus debba fare i conti proprio con la già menzionata Mabrey, capace di segnare quando e dove vuole: la difesa bianco-nera fa quel che può, ovvero poco, la numero 3 è inarrestabile, come dimostra un primo tempo da 27 punti, arricchiti da un 4/6 da due e da un 6/8 dalla lunga distanza. Al 12’32’’, Schio è avanti 33-19, la Segafredo trova la forza per rispondere con un parziale di 0-10 confezionato dai canestri di Dojkic e Rupert (33-29 al 14’49’’), un parziale spezzato senza pietà dalla solita bomba di Mabrey.
Nella ripresa, riparte un film già visto: le due squadre giocano a rincorrersi, il match si incanala, come lo scorso sabato, in una situazione di punto a punto, che sarà la costante del terzo parziale di gioco. Bologna dà l’impressione di aver trovato la quadra: le esterne si fanno più intraprendenti in uno contro uno e dal perimetro, tanto da tenere l’onda d’urto delle padrone di casa. Per assistere alla svolta, è necessario aspettare l’ultimo quarto: la Segafredo trova due punti importanti, quelli del 62-62, una parità raggiunta al 30’27’’, poi è Laksa a fissare nuovamente il vantaggio esterno (62-64) al 30’52’’, costringendo Dikaioulakos a chiamare un minuto di sospensione. A questo punto esce fuori il talento di Howard: decisiva in gara -1, sarà fondamentale anche questa volta, mettendo dentro otto punti consecutivi che portano Schio a +6 al 36’46’’ (75-69). La Segafredo dà fondo a tutte le proprie riserve di energia, Parker prima e Dojkic poi riavvicinano il proprio quintetto a -3, la play croata porta in dote ossigeno puro quando, a -56’’ dalla sirena, trova un 2/2 dalla lunetta che significa 78-77. Il finale è uno stillicidio di falli sistematici e quando Mabrey, ancora lei (chiuderà con 37 punti all’attivo, seconda miglior prestazione di sempre in una finale playoff), fa il pieno alla dalla linea della carità (84-79 a -14’’), la partita è finita davvero. La Famila Schio è campione d’Italia.