A 40 minuti dal termine della regular season sono 8 le squadre ad aver conquistato l’accesso alla Finale Nazionale BEKO 2014 (Udine, 26 maggio-1 giugno): Basket Pool Loano 2000, Pallacanestro Cantù, Reyer Venezia, Blu Orobica, Stella Azzurra, Mens Sana Siena, Don Bosco Livorno e Virtus Eurobk Roma. Gli ultimi due pass diretti saranno assegnati dopo l’ultimo turno di campionato del Girone A (in lizza Olimpia Milano e Pallacanestro Biella) e del Girone B (lotta fra UC Casalpusterlengo e Pallacanestro Reggiana).

Gli ultimi sei posti a disposizione per l’evento clou della stagione giovanile si stabiliranno durante i Concentramenti Interregionali di Pesaro (dal 29 aprile al 1 maggio).

Girone A. Il Pool Loano e la Pallacanestro Cantù sono fra le 16 protagoniste della Finale Nazionale BEKO 2014. I liguri, con il pass in tasca da una settimana, e i brianzoli, al sicuro nell’ipotetica avulsa, possono festeggiare l’accesso all’evento di Udine, e nell’ultimo turno del Girone A si affronteranno per la conquista del raggruppamento (all’andata Loano vinse 76-71). L’ultimo ticket per Udine è in ballo fra l’Armani Junior Milano e l’Up Mobile Biella, con i meneghini che con una vittoria condannerebbero i piemontesi all’Interzona di Pesaro.

Girone B. Non si ferma l’Umana Reyer Venezia, leader del Girone B e già qualificata alla Finale Nazionale BEKO 2014 di Udine. Gli orogranata espugnano l’inespugnabile Manazzon di Trento (45-77) e si confermano prima forza del raggruppamento. Alle spalle del roster di coach Buffo guadagna il pass per la settimana tricolore anche la Blu Orobica Bergamo, vincente a Forlì 63-73. Sarà decisivo l’ultimo turno per decretare la terza classificata, con l’Assigeco padrone del proprio destino e in vantaggio di due lunghezze sulla Pallacanestro Reggiana. Trento e i campioni in carica della Virtus Bologna sono sicuri partecipanti all’Interzona di Pesaro.

Girone C. Stella Azzurra, Mens Sana Siena e Don Bosco Livorno sono, in questo rigoroso ordine, le prime tre squadre del Girone C, qualificate di diritto al trofeo Giancarlo Primo 2014. Dietro queste formazioni, sono sicure ai Concentramenti di Pesaro Virtus Siena e Montecatini 1949, mentre per l’ultimo posto utile per la post season e per lo spareggio pre-Interzona saranno decisivi gli ultimi 40 minuti di gioco, con Pesaro, Tiber, Perugia e Jesi coinvolte.

Girone D. Con una settimana d’anticipo si chiude il Girone D. La Virtus Eurobk Roma termina la stagione regolare al vertice e con 32 punti, gli ultimi due dei quali arrivano a tavolino contro Brindisi. Alle spalle dei capitolini Roseto Sharks e SMG si qualificano per l’Interzona di Pesaro, mentre il Latina Basket strappa il pass per lo Spareggio a scapito di Avellino.

Adam Pechacek (foto Uff. Stampa FIP)

Adam Pechacek (foto Uff. Stampa FIP)

L’intervista. Adam Pechacek (Virtus Bologn): “Da capitano ho il compito di dare sempre qualcosa di più. A Pesaro saremo concentrati al 100%”

Dal 2012, anno del suo arrivo in Italia, ha già collezionato tre scudetti giovanili, due in DNG (2012 e 2013) e uno con l’Under 17 (2012). E’ diventato un punto fermo del quintetto di coach Giordano Consolini, che quest’anno gli ha conferito i galloni di capitano. Nella stagione più difficile degli ultimi anni per le V Nere, il Golem proveniente dalla Repubblica Ceca (classe ’95, 207 cm per 101 kg) si sta prendendo la squadra sulle spalle e ora è pronto all’insidioso crocevia dei Concentramenti di Pesaro. Ecco il pensiero del centro della Virtus Bologna Adam Pechacek.

Rispetto alle ultime stagioni, in cui la Virtus Bologna ha dettato legge, quest’anno avete trovato parecchie difficoltà. Come vi siete spiegati il sesto posto nel Girone B, ultimo che dà accesso all’Interzona?
Non credo che a livello di prestazioni abbiamo giocato così male. Ma rispetto allo scorso anno abbiamo perso giocatori importantissimi, e in tutta la stagione è sempre stato difficile allenarsi tutti insieme. Ci manca sicuramente della continuità. Ora dobbiamo pensare ai Concentramenti, dove abbiamo il dovere di rimanere sempre concentrati, e di pensare ad una partita alla volta.

Sei in Italia dal 2012, e con le V Nere hai vinto due Scudetti Under 19 e uno Scudetto Under 17. In una tre giorni difficile come quella dell’Interzona quanto sarà importante per la Virtus la tua esperienza a giocare partite dentro-fuori?
Sì, ho accumulato dell’esperienza nei miei due anni in Italia. E sì, il ruolo di capitano mi impone di dare sempre qualcosa in più sul campo. Ma i Concentramenti sono una situazione diversa, quindi anche per me sarà fondamentale capire subito come approcciare nel modo giusto ad ogni gara.

Il Girone B della DNG si è rivelato molto tosto, e sono molte le squadre che si sono rinforzate. Quale ti ha impressionato di più?
Sono molte le formazioni che hanno dimostrato di fare un bel basket. La Reyer mi piace molto, ha fatto tanti passi in avanti. Da quattro anni sta lavorando per arrivare allo Scudetto, e penso che quest’anno sia la favorita numero uno per la vittoria finale.

Cosa ti ha spinto a lasciare il tuo paese?
La pallacanestro, ovviamente. In Repubblica Ceca il livello del basket è abbastanza basso. E io, fin da piccolo, ho sempre voluto che la pallacanestro fosse non solo un divertimento, ma anche un lavoro. Sono stato fortunato, perché la Virtus Bologna mi ha cercato, e io sono felicissimo di essere venuto qui. Ho imparato, e sto continuando a imparare tanto.

Nel 2012 c’erano altre squadre che ti avevano cercato?
Sì, un paio. Potevo andare in Spagna, ma insieme al mio procuratore abbiamo visitato Bologna diverse volte. Ho preso parte con la squadra ad un torneo e mi sono trovato subito bene. La scelta è quindi stata molto semplice.

Come è stato l’ambientamento allo stile di vita italiano?
L’Italia è diversa sotto tutti i punti di vista con il mio paese: mentalità, cibo, ritmi. Non è stato però difficilissimo, i miei compagni della foresteria mi hanno aiutato, e io ho cominciato da subito a frequentare la scuola italiana. L’aver imparato presto la lingua mi ha agevolato.

Sul campo, quali sono stati gli aspetti del gioco che hai assimilato con maggiore fatica?
In realtà, sia dal punto di vista tecnico che atletico, mi sono trovato subito bene. È la mentalità che è diversa. Bisogna essere sempre concentrati, fare sempre la cosa giusta. Su questo sto ancora lavorando tanto.

Cosa c’è nel tuo futuro?
La pallacanestro, spero. E spero di poter restare in Italia. Parlo la lingua e mi piace il paese. Quest’anno finirò la mia stagione nelle giovanili, l’obiettivo è quello di continuare a fare esperienza nei campionati senior. Magari partendo dal basso, ma avendo nel mirino la categoria più alta possibile.

Per tutti i risultati, le classifiche, i tabellini e ulteriori informazioni sulla DNG-Under 19 Eccellenza vai a http://www.fip.it/giovanile/DocumentoDett.asp?IDDocumento=66894


Ufficio Stampa FIP