SCAVOLINI Pesaro – CUS Torino 74-65

SCAVOLINI Pesaro: Santinelli 5, Rosatti, Solazzi 13, Nicolini 19, Vincenzetti 1, Benedetti 8, Foglietti 2, Ebeling 10, Amadei 12, Laddomada, Giannoni 4, Gennari . All. Leka Spiro

CUS Torino: Murgia 5, Dosio 1, Vieri, Tarenzi, Vercellino 23, Erbì 11, Chiarella 3, Gerini, Iovino, Polyaskyy 3, Idahosa 11, Agbogan 7. All. Tomaselli Valentina

Parziali: 20-14, 45-25; 74-65

C’era in palio il podio d’onore, quella terza piazza che proprio schifo non fa. A giocarsela due rookie, o meglio, due squadre che forse non ti aspetti di vedere giocare per questo posto. Non per critica, ma perché Scavolini e CUS hanno soverchiato ogni pronostico, infilando rispettivamente AJ Milano e Virtus Bologna, sicure favorite alla vigilia. Onore al merito dei ragazzi di Spiro Leka e Valentina Tomaselli, bravissimi allenatori capaci di ottenere davvero il massimo dai propri ragazzi. Alla fine l’ha spuntata la Scavolini Pesaro, capace come Penelope di fare e disfare, ma di avere il sangue freddo per navigare in mare in tempesta e di arrivare al porto del terzo gradino del podio.
L’avvio è lento. La palla pesa e dopo 4’ il punteggio è bloccato sul 2-2. C’è un time out per Pesaro e qualcosa dopo si incomincia a muovere. La Scavolini ha più spunti da regalare alla partita, ma per Torino c’è l’energia di Vercellino a tenere in piedi la baracca. Di nuovo pari al giro di boa (9-9) e Leka prova a dare una scossa ai suoi con la panchina trovando con Solazzi e Nicolini il break del +4. C’è spazio anche per la zone-press pesarese, un aspetto tattico che sul finale di primo quarto regala un discreto tesoretto per una gara fin qui in equilibrio.
Tornando a uomo la Scavolini trova anche un paio di contropiedi per il +9 (23-14), ma Vercellino stoppa subito i sogni di fuga pesaresi piazzando un minibreak di 5 punti, ma Leka con time out privati ai suoi ragazzi riesce a non farsi prendere. Tuttavia il vento cambia e coach Tomaselli con un Idahosa in più nel motore ritrova il -6 (29-23), costringendo il coach pesarese al time out a 4’ dall’intervallo. Dalla panchina esce una Scavolini rinsavita che ritrova pieno possesso della partita piazzando un 7-0 di parziale che mette Torino con le spalle al muro. È un colpo che tramortisce i ragazzi di coach Tomaselli che vanno a bersi un thè caldo sotto di 20.
Non cambia marcia la Scavolini che con maggiori energie da gettare sul campo non molla l’osso e prova a dare il colpo del KO al CUS. Ma Torino ha una reazione al giro di boa di terzo quarto, e dal -21 si riporta al -15 con Idahosa a chiudere bene in contropiede. Leka non ci sta e col time out chiede ai suoi di ritrovare la verve inziale e con Nicolini arriva una pronta risposta. La gara non trova più un padrone, se non il ventello pesarese a fare da spartiacque tra le due formazioni.
Qualcosa nel finale di terzo quarto il CUS lo rosicchia, con Vercellino a prendere per mano i suoi. Pesaro ha però più verve ed ai colpi piemontesi trova sempre una pronta risposta e se Vercellino è l’unico dei suoi a credere in una rimonta, dall’altra c’è Ebeling a colpire anche dall’arco (62-48). Il finale è concitato e gli “uomini in grigio” sono costretti ad alzare la grande T per spegnere gli animi. Ne fa le spese coach Tomaselli, ma per Torino c’è finalmente la voglia di portarsi a casa la vittoria. La Scavolini soffre e coach Leka pare essere il sesto giocatore in campo per grinta ed energia. Ad 1’ dal gong Torino si trova sotto di 6 lunghezze (69-63) e con Idahosa accarezza il sogno di fare il sacco con 45” da giocare. Vercellino da un centimetro manca il -2, mentre Foglietti dalla lunetta per Pesaro è glaciale (71-65). Il fallo sistematico premia Pesaro.

MVP Scavolini Pesaro: Nicolini
MVP CUS Torino: Ergì

 

fonte: .basketsavemylife.com