Poche ore al via del campionato cadetto ed in fase di preparazione non può mancare un preview su questa stagione da un coach sin dalla nascita “amico” e sostenitore di Dailybasket.

A lui abbiamo chiesto di presentarci I temi di questa stagione 2015/2016 col punto di vista di un addetto ai lavori giovane ma con già lunga esperienza tra Legadue e l’attuale LNP.

Demis Cavina, di Castel San Pietro Terme (BO), è per la seconda stagione di fila sulla panchina della Orsi Tortona formazione militante nel girone Ovest di A2.

Ciao Demis, finalmente si parte a giocare per I due punti. Come vedi questo nuovo torneo di A2 a 32 formazioni? 

Foto Sebastian Ronzani 2015

Alibegovic Foto Sebastian Ronzani 2015

“Onestamente temevo che una serie A2 con 32 squadre potesse “diluire” il tasso tecnico, soprattutto avendo l’obbligo di tesserare almeno otto italiani per squadra. Sono invece felice di essere stato smentito perché la qualità dei roster è notevole, grazie anche alla migrazione massiccia di italiani dalla serie A più altrettanti ottimi prospetti saliti dalla serie B. Ho la percezione che sia un campionato che andrà a mutare ogni anno perché per le società le difficoltà economiche nel fare basket oggi non sono diminuite, ma godiamoci il presente nella speranza che se verranno addottati dei cambiamenti questi siano migliorativi.”

Punto dolente la sola promozione. Quale il tuo punto di vista?

“Se ne è dibattuto tanto ed in cuor mio speravo venissero portate a due già da quest’anno. Le promozioni e le retrocessioni sono il sale di tutti gli sport italiani per per cultura non hanno mai avuto superleghe chiuse. Inoltre, guardando la storia recente della massima serie, possiamo notare come le società che provengono dalla A2 hanno fin da subito un impatto positivo a dimostrazione che la struttura dirigenziale/tecnica delle “ambiziose” di questo campionato non temono il confronto con quelle del piano di sopra. La finale tra Sassari e Reggio, che fino a poco tempo fa gareggiavano nella Legadue, ne è la dimostrazione.”

Altro tema dibattuto in estate la suddivisione territoriale. Cosa ne pensi e quali le favourite in entrambi I gironi? 

“Si sono fatte mille ipotesi su come suddividere le 32: conference, division, nord e sud, est ed ovest. La verità è che qualsiasi decisione fosse stata presa sarebbe stata oggetto di discussione. In entrambi i raggruppamenti ci sono un gruppetto di squadre che partono con i favori del pronostico. Ritengo che nel girone est le più attrezzate sulla carta siano Verona, Brescia e Mantova, Treviso e Bologna mentre nell’ovest Ferentino, Reggio Calabria, Trapani e Scafati. Ma mi ripeto dicendo che tra le big e le dirette inseguitrici non ci sia questo grande distacco e ci sarà una grande battaglia soprattutto per accaparrarsi un posto play off perché il livello tecnico è ben distribuito e più alto di quello che si poteva immaginare a Luglio.”

Imbrò (foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Imbrò in maglia Virtus BO (foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Di giocatori ne hai allenati parecchi in carrier ed in estate sei molto attivo nello scouting. Quali gli americani da seguire durante la stagione e gli italiani che ti aspetti possano fare il salto di qualità? 

“Onestamente ce ne sarebbero una marea. Cominciamo col dire che la sorpresa più grossa è nel vedere molti meno roockie statunitensi rispetto alla passata stagione. Il giovane americano che farà parlare di se fin da subito sarà Rice di Verona, veramente un’ottima presa. Meno roockie ma più giocatori scesi dalla serie A che useranno questa stagione per provare a tornarci e volendone citare un paio dico Armwood di Chieti e Freeman di Reggio Calabria. Direi però che le soddisfazioni maggiori le avremmo dalla crescita dei nostri giovani connazionali. In tanti infatti avranno un ruolo importante anche nelle squadre di vertice. Fare dei nomi, secondo le mie aspettative, vorrebbe dire scrivere un elenco troppo lungo ma come spunto, tolti i tre/quattro che giocano stabilmente in serie A, direi che la maggior parte dei ragazzi impegnati in estate con le nazionali under 20 ed anche 18, abbiano un ruolo importante nella propria compagine. Starà a loro ripagare la fiducia. Volendo fare due nomi invece su chi, giovane ma non giovanissimo, potrebbe ambire al titolo di MVP dico Alibegovic di Brescia per il girone est ed Imbrò per l’ovest.”

Infine due parole sulla tua formazione e gli obbiettivi .

Gruppo nettamente più’ giovane della scorsa stagione con Garri come chioccia. Questo ha facilitato il lavoro estivo e siamo arrivati velocemente ad un buon condizionamento. Ora dobbiamo smussare gli aspetti tecnici e tattici. Lavoriamo intensamente e c’e’ fiducia di crescita. Obbiettivi? Ci riteniamo neopromossi ma vogliamo toglierci soddisfazioni in un girone molto competitivo. Per ora una salvezza comodo e magari entrare nel gruppo che lottera’ per il play off.”