Pallacanestro Trapani – Scaligera Verona 91-92 (28-27; 51-49; 70-68)

Pallacanestro Trapani: Renzi 17, Meini 14, Baldassarre 15, Bossi 1, Bray 14, Ferrero 7, Conti 2, Legion 21, Urbani ne, De Vincenzo ne. All. Lardo.

Scaligera Verona: Umeh 14, Reati, De Nicolao 25, Boscagin 19, Ndoja, Gandini, Giuri 14, Monroe 20, Bartolozzi ne Mazzantini ne. All. Ramagli.

Arbitri: Masi di Firenze, Scrima di Catanzaro, Triffiletti di Messina

Spettatori: 3112

TRAPANI. Atroce sconfitta in volata per la Pallacanestro Trapani, che chiude in maniera dolorosissima al PalAuriga il terzetto di sfide terribili al quale è stata sottoposta dal calendario, negli ultimi sette giorni. Dopo Ferentino e Torino, oggi è il turno della capolista Verona. Inizia meglio proprio la Scaligera. De Nicolao è subito caldissimo e segna da solo i primi 5 punti dell’incontro e 11 dei primi 14, per i suoi, in meno di 5 minuti. La risposta granata porta la firma di Legion e Baldassarre, prima che Boscagin segni in contropiede il canestro che costringe Lino Lardo al primo time-out (11-18 al 5’). Trapani non riesce ad arginare l’attacco ospite e allora alza il ritmo a sua volta: 4-0 in uscita dalla sospensione, per riportare il distacco sul “meno 3” (15-18 al 6’). Andrea Renzi alza il livello del gioco su entrambi i lati del campo (5 punti consecutivi e stoppata ai danni di De Nicolao) e tutta la squadra ne trae immediatamente beneficio. Il primo vantaggio interno è merito di una tripla di Guido Meini, anche lui a dir poco intenso e in una condizione fisica che appare smagliante, dopo appena tre giorni dalla durissima sfida di Torino (25-24 al 9’). Interessante soluzione proposta da Lino Lardo, con Bray in cabina di regia che attacca dal post basso Umeh e smazza subito un assist per Baldassarre, aggiornando il punteggio sul 28-27 di fine periodo. Tj Bray trova ritmo anche dalla lunga distanza e segna in avvio di secondo periodo la bomba del 33-27. In qualche modo Trapani riesce anche a stringere le viti in difesa e il break diventa considerevole (si passa dal 22-24 di metà primo quarto al 37-27 del 13’, con altri due canestri di Bray da sotto). Se Verona è prima in classifica il motivo è anche la lunghezza del proprio roster: è Giuri che, entrando dalla panchina, concretizza da solo un contro-break di 0-5 che accorcia le distanze tra le due squadre. Non appena gli ospiti sembrano aver ritrovato il ritmo offensivo, Lino Lardo ordina la zona e mina le certezze della prima della classe. L’unico enigma irrisolto per Trapani rimane un incontenibile De Nicolao, che con delle percentuali irreali consente il controsorpasso (46-47 al 18’, con 6/6 da 3 e già 22 punti per il giovane playmaker ex Varese). Ma Trapani ormai è pienamente in partita, così che Legion e Renzi consentono di andare all’intervallo lungo con un vantaggio interno, sebbene di sole due lunghezze. Si torna a giocare e sale in cattedra Boscagin, con due canestri consecutivi di puro talento individuale. Dall’altra parte la palla gira benissimo, con ottimo equilibrio tra dimensione interna ed esterna, al punto che Renzi e Baldassarre riescono a trovare e mettere due tiri puliti dalla lunga distanza (57-54 al 24’). A questo punto la capolista dimostra di saper essere cinica e converte due possessi sporchi in altrettanti canestri di enorme peso specifico (57-59 al 25’). Poco dopo, su un’altra palla vagante, la spunta Trapani, con Bossi che cattura il pallone e subisce un fallo antisportivo da parte di Monroe. Lo stesso Bossi fa uno su due dalla lunetta e Renzi sul possesso successivo segna la seconda tripla del periodo. Ancora qualche istante e l’inerzia cambia nuovamente, a causa di un possesso perso con conseguente fallo antisportivo ancora di Bossi, l’assoluto protagonista di questo momento di partita, nel bene e nel male (61-61 al 26’). Ogni valutazione tecnica sembra scomparire davanti a un’intensità di gioco e a un agonismo che diventano dilaganti. Trapani segna di meno, ma rimane in linea di galleggiamento grazie ai rimbalzi d’attacco e ai falli subiti, nonostante la precisione non sia sempre impeccabile dalla lunetta. Alla fine, si arriva all’ultimo riposo in sostanziale equilibrio e tutto lascia presagire un’ultima frazione infuocata. E infatti, a rincarare la dose di adrenalina Verona ritrova immediatamente la parità con Giuri, a quota 72 (al 32’). Immediatamente Conti dalla media, Bray da 3 e Legion in contropiede firmano il nuovo break granata, rendendo il PalAuriga una vera bolgia (79-72 al 34’). A far capir a tutti che la Scaligera non ha intenzione di mollare ci pensa Monroe, che fa valere ogni secondo che passa sempre di più il fisico e segna 5 punti in fila. Pochi secondi dopo Meini perde palla e De Nicolao segna con fallo dall’altra parte, vanificando quasi del tutto il vantaggio accumulato con tanta fatica dai granata (81-80 al 35’). Di nuovo Monroe segna da sotto il nuovo vantaggio ospite, a 3 minuti esatti dalla fine (83-84). Bray risponde dalla lunetta, poi Umeh la mette dalla media, ancora una manciata di secondi e Meini segna da sotto: insomma, è una stupenda alternanza di vantaggi tra due formazioni che lottano alla pari. Ci pensa Legion in arresto e tiro a dare il “più 3” a Trapani, quando manca 1:38 dal termine (89-86). Miracolosamente Meini fa perdere palla a Monroe e realizza dall’altra parte, ma Boscagin segna da 3 a smorzare ogni entusiasmo. La dolorosa persa granata seguente concede la palla del pareggio a Verona. Capitan Ferrero spende il fallo per evitare a Monroe un canestro fatto e lo spedisce in lunetta: viene premiato, perché la seconda conclusione del lungo ospite va sul primo ferro. A prendere il rimbalzo è Bray, che subisce fallo, ma non c’è ancora bonus, quindi è rimessa per Trapani (91-90 a 20’’ dalla fine). La frittata è presto fatta, perchè Meini non si intende con Baldassarre ed è palla persa. Non c’è tempo di pensarci troppo, ovviamente, perché Verona ha la palla per vincere e la difesa trapanese è brava a toccare il pallone e metterlo fuori dalla linea di fondo. Dunque, a 3 secondi dal termine, è time-out per Ramagli, che organizza l’ultimo tiro sulla sua lavagna. Sulla rimessa le attenzioni difensive trapanesi finiscono tutte su Umeh, che scarica in tempo per Boscagin, libero di segnare da sotto giusto in tempo per consegnare la vittoria ai suoi. Trapani esce fuori dal parquet con un insopportabile amaro in bocca, consapevole di aver nuovamente giocato una grande partita e di aver vanificato tutto con un finale scellerato. Il prossimo impegno per i granata sarà di nuovo tra le mura amiche del PalAuriga, tra sette giorni esatti, contro Veroli.
Fabio Tartamella – Ufficio Stampa Pallacanestro Trapani