11012015-AM7Q7035Manital PMS Torino 95 – Angelico Biella 73 (27 – 18, 23 – 14, 25 – 10, 20 – 29)

TORINO – La prima giornata di ritorno di Serie A2 Gold coincide con il derby piemontese tra Manital PMS Torino e Angelico Biella. Torino, che deve rinunciare a Davide Bruttini a causa di un’influenza, deve vendicare la pesante sconfitta dell’andata e cercare di riprendere la corsa ai posti alti della classifica dopo la sconfitta con Verona, con l’occhio sempre vigile al mercato e alle nuove evoluzioni societarie di Napoli e Barcellona, dalle quali potrebbe arrivare qualche rinforzo nelle prossime settimane.

Torino vince una partita dominata dal primo all’ultimo minuto, surclassando Biella in ogni aspetto del gioco e dando fin dall’inizio una chiara impronta difensiva alla partita, chiudendo bene sugli esterni, ed evitando forzature in attacco, trovando soluzioni interne ad alta percentuale grazie ad un’ottima circolazione di palla. Per Biella inizialmente ci ha provato Raymond a tenere i suoi in partita, ma gli alti ritmi hanno sempre premiato una Manital che a metà partita aveva 13 assist contro i soli 2 di Biella, chiara indicazione della miglior circolazione di palla. Torino ha avuto anche il rientro di Stefano Mancinelli, dopo l’operazione al gomito, a metà primo quarto. L’ex capitano della Nazionale ha chiaramente dimostrato di aver bisogno di mettere chilometri nel motore e ha trovato i primi punti solo nel quarto quarto, ma ha anche mostrato tutta la voglia di rientrare con un’ottima difesa su Raymond.

La vena dall’arco di Torino (75% vs 17% nel primo quarto) è stata sicuramente una delle chiavi per la vittoria finale, messa in ghiaccio in un terzo quarto da 25-10 in cui Biella si è fermata a 4 punti per i primi 7 minuti. Il piano partita difensivo di Torino prevedeva il cambio sistematico sui blocchi per anticipare le uscite di un Voskuil mai in partita. Biella invece ha patito in ogni zona e con la prestazione dall’arco di Torino da dover  fronteggiare, ha fisiologicamente concesso troppo nel pitturato, dove l’ottimo Fantoni ha propiziato il primo break importante della partita e il vantaggio di oltre 20 punti.

11012015-AM7Q7005Il grande vantaggio accumulato ha permesso a Torino di amministrare la gara e di regalare spettacolo ai 3859 spettatori paganti, mostrando un Giachetti in gran spolvero e un Davion Berry incisivo anche in attacco nonostante le voci che lo vogliano in odore di taglio. Sul finire della partita Biella addolcisce la pillola ai suoi 400 tifosi riducendo lo strappo sul -22 dopo essere stati sotto anche di 37 punti.

PAGELLE
Manital PMS Torino: Giachetti 8, Berry 7,5, Gergati 7, Lewis 7,5, Viglianisi 6,5, Rosselli 7, Fantoni 7,5
Angelico Biella: Voskuil 5,5, Laquintana 5, Lombardi 6, Berti 5,5, De Vico 5,5, Chillo 5, Raymond 6,5, Infante 6.

TABELLINI
Manital PMS Torino: Lewis 23; Rimb. 36 (Rosselli 7); Ass. 21 (Gergati, Rosselli 5).
Angelico Biella: Raymond 20; Rimb. 30 (Lombardi 9); Ass. 5 (Voskuil 3).

SALA STAMPA

Stefano Mancinelli: “Abbiamo vinto una partita giocando molto bene e abbiamo ribaltato la differenza punti. Ho cercato di dare un po’ di più in difesa perché in attacco il gomito non era ancora pronto. Devo recuperare un po’ di forza e vedremo giorno per giorno il grado di recupero. Il clima era l’ideale per giocare un derby e questo aiuta molto. Abbiamo giocato bene di squadra, cosa che era mancata un po’ contro Verona”.

Luca Bechi: “Oggi abbiamo giocato una pallacanestro stellare. Dopo Verona ho chiesto di aumentare intensità e applicazione e la squadra ha dato la risposta migliore. Siamo riusciti a controllare il ritmo difendendo forte e limitando il loro gioco dall’arco. Giachetti ha fatto una buona partita, anche perché aveva patito molto la gara dell’andata in cui non stava bene e aveva fatto una brutta figura contro Laquintana. Lui è molto orgoglioso e ci teneva a fare bene”.

Fabio Corbani: “Complimenti a Torino che ha meritato la vittoria per come è stata in campo. Non siamo ancora pronti per giocare le partite in trasferta, soprattutto quelle con questa qualità. Siamo ancora lontani dall’essere competitivi. Vero che siamo una squadra giovane, ma ora i giovani devono anche iniziare a dare delle risposte e far vedere dei miglioramenti. Noi siamo una squadra offensiva e su quello dobbiamo costruire la partita, invece siamo stati troppo timidi nel tirare o nel mettere palla per terra.