Signori, si scende. La corsa è finita. Il pullman gialloblù si ferma bruscamente, anzi si schianta a Porto Empedocle. Tutti a casa, al primo turno dei playoff: chi l’avrebbe detto?
Una disfatta clamorosa, un vera e propria catastrofe (sportiva) per la Verona dei canestri. Dopo aver perso 4 partite in tutta la stagione, la Tezenis ne perde 3 su 4 contro Agrigento. E’ il quinto fallimento in 5 anni di Legadue o A2 Gold. Li ricordiamo brevemente: il primo anno retrocessione, il secondo mancata qualificazione ai play off, il terzo eliminazione al primo turno ad opera di Casale Monferrrato, il quarto estromissione in semifinale da parte di Capo d’Orlando. Il fallimento di quest’anno è molto più grave, forse il più pesante dell’intera storia della Scaligera Basket.
Una tegola pesantissima che avrà fortissime ripercussioni in casa gialloblù. Tutto è possibile ora, anche se è troppo presto per ipotizzare scenari futuri. Inutile anche andare alla ricerca dei “colpevoli”: coach Ramagli è sicuramente l’indiziato numero uno e lui stesso l’ha ammesso (anche se ha detto di aver fallito l’obiettivo, non l’intera stagione), annunciando che vuole farsi da parte. E poi la società, ovviamente: mancanza di umiltà, innanzitutto. Troppe titubanze nell’aggiungere un giocatore al roster (Rocca? Crosariol? Brkic?), solo per paura che il nuovo arrivo potesse rovinare lo spogliatoio. Mala gestione del periodo che è trascorso dalla matematica certezza del primo posto, all’inizio dei play off. Sottovalutazione dell’ostacolo Agrigento e soprattutto non aver ascoltato il campanello d’allarme suonato in gara-1, vinta a fatica. E potremo continuare, magari parlando di altre scelte discutibili della società come il disinteressarsi del settore giovanile, il trattamento riservato ad alcuni giornalisti…
La domanda che si pongono tutti ora è questa: il patron Pedrollo e il socio Bordato avranno ancora la forza e la voglia per andare avanti, considerato che il matrimonio con lo sponsor Tezenis potrebbe essere giunto al capolinea? Nelle prossime settimane la complicata matassa verrà piano a piano dipanata.