Jesi ci crede fino in fondo, e strappa la vittoria a Veroli con un tiro da tre punti a fil di sirena tirato da Santiangeli, il quale, tra l’altro, non avrebbe neppure dovuto giocare.

Partita difficile per entrambe le squadre a livello emotivo, l’una competendo per la salvezza, l’altra in chiave Playoff.

La vittoria consente anche un allentamento di tensione del coach aurorino Coen, che scherza: “Uno degli obiettivi era quello di far divertire il pubblico e ci siamo riusciti. Meno male che non ci seguono in trasferta”.

Il primo a parlare è Marco Ramondino, allenatore di Veroli, uno dei tanti ex della gara (vedi: Franco Migliori, Marco Rossi, Brett Blizzard e Luca Ciaboco):

“Come sempre in queste  occasioni bisogna iniziare dai complimenti alla squadra vincitrice. Secondo me è stata una partita di alto livello emotivo e agonistico, e ciò che era fondamentale per vincere questa partita era proprio l’aspetto caratteriale e la presenza in campo.

Dal punto di vita tecnico siamo riusciti a sostenere il tipo di partita che vogliamo in trasferta, sapendo di avere meno talento dell’avversario cerchiamo di regolare il ritmo. Nonostante un inizio traumatico la squadra ha trovato un po’ di equilibrio, la panchina è stata presente e tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto ci siamo “rimessi sui binari”. Siamo riusciti a controllare il ritmo per quanto possibile contro una squadra che sa trovare momenti di esaltazione in cui è devastante. Una squadra che, nelle dieci vittorie in casa precedenti a questa, ha segnato una media di 83.7 punti, nelle ultime, contro Trento e Ferentino, rispettivamente 87 e 88, e penso che questo possa essere un indicatore sufficientemente chiaro del potenziale di Jesi.

Ho grandissimo rispetto per questa società e per Coach Coen, per quanto ha operato da giocatore e per quello che sta facendo qui a Jesi da allenatore.”

 

Estremamente soddisfatto coach Piero Coen, che dice:

“E’ veramente una gioia immensa, stamattina sembrava che Santiangeli non dovesse nemmeno giocare, anche Migliori non ha potuto tirare come al solito.

 Penso che il tiro di Santiangeli in un momento così decisivo del campionato sia stato il meglio che attualmente ci potesse accadere. Tra l’altro si tratta di un giocatore che rappresenta Jesi (visto che è qui da tanti anni), e questa è un’ulteriore soddisfazione. Uno degli obiettivi che ci eravamo posti era proprio quello di rendere Santiangeli, dopo parecchi anni, un “giocatore vero”, e sta dimostrando di esserlo, anche perché non ha giocato sempre in condizioni fisiche ottimali.

Dal punto di vista tecnico la partita non è stata eccelsa, dopo il primo quarto hanno iniziato a difendere forte (com’era prevedibile, poiché si giocavano i Playoff). E’ stata più una questione di cuore, avevo chiesto un ulteriore sforzo in una situazione di emergenza.

Complimenti a tutta la squadra che è riuscita a stringere i denti e a portare a casa una partita incredibile.

Comunque la salvezza non è certa, dobbiamo intanto vincere a Imola per festeggiare.”

 

Santiangeli in penetrazione (foto G. Esposto)

Santiangeli in penetrazione (foto G. Esposto)