foto di Luca Mallamaci

Un Alvin Young trascinatore a Chieti (foto di Luca Mallamaci)

CHIETI –  Il Gran Sasso e la Majella non fanno l’ombra abbastanza lunga per offuscare il gran momento dell’Assigeco che sfodera un’altra prestazione da urlo per violare il parquet del “PalaTricalle” e allungare alla quinta giornata la striscia vincente di un periodo davvero “magico”. Una vittoria netta quella dei rossoblu, la sesta “on the road” in stagione, costruita sull’ottimo impatto alla contesa, originato da un’incredibile iniezione di energia, utile a scombinare fin dal primo quarto (3/15 dal campo) i piani della squadra di Nino Marzoli per scrivere pagine favorevoli di un copione difeso con i denti sotto la pressione della voglia di rimonta avversaria stroncata definitivamente nell’ultimo periodo con una serie di triple.

Non serve certo la bacchetta magica ai lodigiani per far brillare l’organizzazione e la volontà della fase difensiva ed esaltare il talento in attacco dei punti di forza che emergono irresistibili nei momenti che contano.

 Una gara dominata dal punto di vista tattico con l’attenta copertura del perimetro, dove i tiratori teatini non si sono mai trovati a proprio agio, e della zona all’ombra del canestro: unica eccezione, l’abilità di Soloperto (11/12 al tiro, 5/6 ai liberi, 11 rimbalzi) incontenibile in post basso. Shaw (0/4, 1 rimbalzo) non si è mai visto, Gialloreto (0/2), Diomede (1/5), Raschi (2/9), Passera (1/3) non sono riusciti ad uscire dalla ragnatela rossoblu.

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Gara attenta in regia per Masoni (foto di Luca Mallamaci)

La vittoria Assigeco non è solo una questione di schemi e determinazione; c’è anche la qualità del gioco in attacco a far pendere il verdetto dalla parte lodigiana. L’abilità di mettere fin dal primo quarto il confronto su binari favorevoli dipende anche dalla capacità dei lodigiani di muovere palla con intelligenza in fase offensiva trovando i tiri migliori con gli uomini giusti. Ricci (4/7 da due, 3/5 da tre, 7 rimbalzi) si mette subito sotto i riflettori, seguito da Aronhalt (0/3 da due, 2/2 da tre), entrambi micidiali dall’arco per firmare il primo allungo lodigiano alimentato dalla superlativa entrata in gara di Alvin Young (7/10 da due, 2/4 da tre, 7/10 ai liberi, 6 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi) “caldo” quanto basta per allungare il divario al massimo (10-34) al 2′ del secondo quarto ed ispirato al massimo per guidare l’Assigeco nelle pieghe di un confronto reso progressivamente impegnativo dalla ritrovata vitalità dei padroni di casa.

La partenza sprint dell’Assigeco mette a nudo le perplessità della Proger che non può fare altro che dare palla sotto a Soloperto per non uscire dalla contesa prima dell’intervallo lungo. Sono Comignani e Cardillo a dare sostanza alle giocate dei teatini impegnati a limare progressivamente il divario fino al minimo (45-54) firmato al 9′ del terzo periodo. Un attimo prima del quarto fallo di Soloperto.

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La solita gara a tutto campo per “Pippo” Ricci (foto di Luca Mallamaci)

L’Assigeco cala un po’ il ritmo in attacco, senza mai mollare in difesa. La regia di Vencato, non al massimo, e Masoni indirizza i rossoblu. Chiumenti (1/8, 7 rimbalzi) paga la fatica di contenere i lunghi avversari, Bonessio (5/11, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 recuperi) è sostanza pura.

I rossoblu tengono sempre saldamente l’inerzia in mano chiudendo definitivamente il discorso nel quarto periodo, quando concedono solo una tripla a Raschi, l’unica della serata per Chieti, nei primi 5.30, e piazzano poi nella calda atmosfera del “PalaTricalle” le triple in fila di Young, Ricci e Masoni (48-71) che a 3’42″ dalla sirena finale sono l’epilogo vincente della trasferta lodigiana, la cui portata, anche in chiave futura, è ben fotografata dal punteggio finale.

PROGER CHIETI – UCC ASSIGECO 54-75 (8-27; 21-16; 16-13; 9-19)

PROGER CHIETI Passera 2, Diomede 2, Raschi 11, Shaw, Soloperto 27; Cardillo 8, Comignani 4, Di Emidio, Gialloreto. Ne: Bini. All.: Marzoli

UCC ASSIGECO Vencato 2, Aronhalt 6, Bonessio 12, Chiumenti 3, Ricci 18; Young 27, Masoni 5, Rossato 2, Donzelli, Quarisa. All.: Zanchi

Arbitri Galasso di Siena, Bianchini di Bagno a Ripoli, Solfanelli di Livorno

Note Spettatori 1800 circa. Tiri liberi: Proger 13 su 14; Assigeco 17 su 21. Tiri da tre: Proger 1 su 19; Assigeco 8 su 14. Usciti cinque falli: Passera (40′)

IL DOPOPARTITA

Andrea Zanchi arriva con le lacrime agli occhi: il dolore per la recente perdita di un carissimo amico supera di gran lunga la soddisfazione dell’importante vittoria conquistata al “PalaTricalle”. «Dedico questo grande risultato a Gigi, un carissimo amico che sabato scorso ci ha lasciato troppo presto: non lo dimenticherò mai».

L’analisi tecnica è lasciata a Michele Carrea. «L’approccio alla gara è stato di un’energia assoluta, questo ha tolto fiducia a Chieti – spiega l’assistant coach rossoblu -. Bravi i ragazzi a tradurre sul parquet quanto ci eravamo preparati a fare: al di la delle scelte fatte l’aspetto fondamentale è la grinta e la determinazione messe in gioco dai ragazzi. Dal punto di vista difensivo è stata una gara ai limite della perfezione non intaccata dalle piccole sbavature a rimbalzo e qualche errore in “post up” con Soloperto, sofferto nel primo tempo: ci possono stare contro una squadra brava ed esperta come Chieti». Al muro impenetrabile in difesa l’Assigeco ha unito la qualità del gioco offensivo, cucito con abilità anche nei momenti difficili della serata. «È uscito il talento di alcuni nostri giocatori – sottolinea Michele Carrea -. Alvin Young è stato straordinario nel mettere sul parquet la qualità che ha contraddistinto tutta la sua carriera: è stata una delle nostre migliori performance in trasferta. La differenza l’ha fatta l’energia profusa dai ragazzi: sono stati bravi ad indirizzarci verso la vittoria».

Daniele Bonessio ha abbinato grinta in difesa a solidità in attacco. «Una grande vittoria, in un gara che per Chieri era molto importante – dice l’ala della Garbatella -. Fondamentale il nostro approccio, soprattutto dal punto di vista difensivo».

Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)