Franco Curioni, presidente Assigeco (foto Luca Mallamaci)

Franco Curioni, presidente Assigeco (foto Luca Mallamaci)

CODOGNO – «Dura lex, sed lex». Non c’è bisogno di rispolverare ricordi da Liceo Classico per interpretare il punto di vista dell’Assigeco, che si ritrova improvvisamente, e incolpevolmente, con quattro punti in meno e senza il secondo posto in classifica appena conquistato.

Le due vittorie conseguite contro Lucca sono state infatti “cancellate” poiché la società toscana la settimana scorsa è scomparsa dal panorama della Silver. «Facciamo parte di un’organizzazione, per cui ne accettiamo tutte le regole, anche se con un po’ di comprensibile amaro in bocca: aspettiamo l’ufficializzazione delle decisioni del giudice sportivo e poi andiamo avanti con la massima serenità e determinazioneFranco Curioni, presidente del club lodigiano, assorbe il “colpo” con equilibrio -. Noi dirigenti con le tempie grigie non dobbiamo farci sopraffare dalle emozioni cercando invece guidare il gruppo di giocatori, soprattutto se giovani come nel nostro caso, a convertire la comprensibile collera in furore agonistico da spendere in partita per cercare di prevalere sul campo, come del resto hanno sempre fatto molto bene durante l’anno».

Una “batosta” simile, senza esserne responsabili, complica la corsa ai play off: l’Assigeco ci crede ancora? «C’è un po’ di rammarico per vedere compromessi, anche se non annullati, certi sogni di chiusura dell’annata in modo soddisfacente – continua Curioni -. Dobbiamo andare avanti per cercare di riprendere il cammino interrotto con coraggio e volontà, senza piangerci addosso: non l’abbiamo mai fatto, non cominciamo certo ora. Non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, però è chiaro che le autorità preposte debbano analizzare con attenzione quanto è successo nel “caso” Lucca».

foto di Luca Mallamaci

Young (foto di Luca Mallamaci)

Lega, Federazione, strutture di controllo: manca un sistema di monitoraggio sicuro ed efficiente della condizione economica dei club? «Beh, quanto è successo con Lucca, probabilmente evidenzia la mancanza di controlli. L’assemblea di Lnp a inizio stagione aveva ipotizzato di seguire determinate procedure andando in una direzione precisa, cosa che purtroppo non si è concretizzata. Eppure sarebbe una soluzione ottimale perché Lucca, a quanto si sente nell’ambiente, non è l’unica società a rischiare dal punto di vista finanziario».

Cosa si potrebbe fare? «In Gold e Silver, per esempio, servirebbe una robusta fidejussione a favore di Lnp e o Fip, non di qualche decina di migliaia di euro: il default di un club potrebbe essere assorbito in modo più efficace senza penalizzare le società che si comportano correttamente sotto il profilo economico. La Lnp? Personalmente non ho parlato con nessuno, ci sono altri dirigenti preposti. Credo che sia giusto far rilevare come il mancato controllo di situazioni come quella di Lucca strida parecchio con l’enfatizzazione della capienza del palazzetto. Il motivo che tre stagioni fa, in mancanza della deroga per il “Campus”, ci ha spinto a lasciare la LegaDue per l’allora Dna. In questo periodo il 30 per cento delle società sportive, molte delle quali con palazzetti da 3mila posti, sono scomparse. Perché non guardiamo la realtà vera delle cose adeguandoci di conseguenza?».

L’Assigeco ha investito e investe tuttora parecchio nel “Campus” e nell’attività, soprattutto giovanile…«Il “Campus” l’abbiamo costruito e pagato noi, da anni investiamo nelle strutture e nelle squadre giovanili (l’Assigeco è un’eccellenza nel panorama cestistico italiano, ndr) e abbiamo bilanci trasparenti: credo che questi aspetti siano più importanti della capienza dell’impianto – sottolinea Curioni -. Ogni anno prepariamo un budget adeguato alla nostra attività e commisurato alle nostre possibilità; lo stato di crisi impone grande attenzione, nel rispetto del lavoro di tutti i nostri collaboratori e nel pieno rispetto delle regole dell’organizzazione di cui facciamo parte. Noi rispettiamo l’operato degli altri, come fanno anche tanti altri club: ritengo corretto che venga enfatizzato il lavoro nostro e di queste società intervenendo invece con tempestività verso chi non rispetta le regole».

foto di Luca Mallamaci

Palla a due al PalaBAM (foto di Luca Mallamaci)

Sul “tonfo” dell’Assigeco di domenica a Mantova hanno influito gli strascichi del “caso” Lucca? «Mi metto nei panni di chi, giocatori e allenatori, vive professionalmente questi eventi, molti dei quali sono ragazzi con poca esperienza rispetto a noi “vecchi”, e comprendo pienamente il loro stato d’animo nel veder vanificato il proprio impegno trovandosi inoltre sportivamente declassati dal secondo al quinto posto. Se contro Lucca avessimo perso sul campo non ci sarebbe nulla da dire. Il momento di smarrimento deriva da una situazione imprevista che ha condizionato la giornata di Mantova, visto che le nostre sconfitte finora erano state molto contenute nel punteggio. Può capitare. Ora mi auguro che il gruppo sappia trovare la forza di reagire nel modo giusto, con coesione e serenità, per tornare a ottenere il massimo possibile dal leale confronto con gli avversari sul parquet».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi