Zare Markovski

Federico Fucà: “Faccio i complimenti a Bologna perché ha vinto meritatamente. Noi abbiamo fatto due quarti buoni, l’inizio di terzo quarto buono e poi siamo completamente calati a livello di energie, fisicamente e quindi abbiamo perso lucidità. Le statistiche dell’ultimo quarto lo confermano. Purtroppo l’infortunio di David Cournooh (infortunio alla caviglia,ndr) ha pesato perché noi non siamo una squadra lunga. Meriti anche della Fortitudo che nell’ultimo quarto ha allungato la difesa e ha cambiato il modo di difendere sul pick ‘n’ roll. Abbiamo patito tanto il loro pressing nel finale. Questo è un campionato estremamente equilibrato dove si può vincere o perdere contro chiunque e un infortunio può cambiare gli equilibri.”

Zare Markovski: “E’ stata  una bella partita, vittoria meritata, abbiamo vinto due quarti e pareggiato il terzo. Decisivo è stato il cambiamento di difesa su Whiting e aver allungato la difesa. Alla fine anche l’attacco ha ritrovato lucidità. Non c’è una cosa in particolare che non mi è piaciuta oggi. Non ho fatto apposta a prendere tecnico per svegliare i miei giocatori, ma in quel momento gli arbitri stavano esagerando e poi in ogni caso so quando ti puoi permettere di prendere tecnico cioè so quando prenderlo non è decisivo. Cutolo ha giocato tanto e per noi è un nostro elemento di quantità, oggi grazie a lui Vrkic non ha dovuto giocare da 4. I suoi  minuti sono stati preziosi. Perché Kelley inizia a giocare solo al 30esimo? E’ una questione di atteggiamento, lui è come quello studente che studia tre giorni prima dell’esame invece di una settimana perché pensa di farcela lo stesso. Tutti i giorni gli dico che se giocasse dal primo minuto sarebbe dominante. Peccato che a Dimsa gli manchino 5 cm e 5 kg perché potrebbe essere ancora più forte, ma è un giocatore generosissimo e oggi ha preso 8 rimbalzi. Noi dobbiamo migliorare le percentuali nel tiro da tre punti perché i tiratori ce li abbiamo e infatti oggi la partita è girata sui due tiri da tre punti di Kelley.”

 

Conad Bologna:

Kelley: 6. Il suo voto è il risultato della media tra il 4 che si meriterebbe nei primi 30 minuti e l’8 che prenderebbe per quello che ha fatto vedere nell’ultimo quarto con le due triple che hanno girato la partita.  Dottor Jekyll e Mister Hyde.

Chiarini: n.g.

Pecile: 6.5. Il capitano ha la mira stortissima dalla lunga distanza e allora è meglio buttarsi dentro. Per lui 16 punti con 5 falli subiti.

Baldassarre: 6.5. Gioca bene solo i quarti centrali, ma se la Conad non sprofonda troppo nel momento del Whiting-Show il merito è anche suo.

Blizzard: 7. Il più costante di tutta la truppa e in una squadra così altalenante come la Conad è un pregio non da poco. Torna preciso dalla lunga distanza e regala anche 4 assist ai compagni.

Montano: 6.5. Entra nell’ultimo quarto per sostituire Kelley gravato di 4 falli. Serve un assist e realizza due tiri liberi. La faccia tosta non gli manca.

Cutolo: 6. Rientra dopo tantissimo tempo e gioca 15 minuti. Deve ritrovare la mira, ma c’è già da gioire per averlo rivisto in campo.

Canavesi: 5. Mano quadra e 7 rimbalzi catturati che non riescono a salvare la sua prestazione.

Dimsa: 6. Se la generosità facesse ingrassare peserebbe 2 quintali. 8 rimbalzi arpionati.

Vrkic: 6. Nell’ultimo quarto urla “Ci sono anch’io” con 6 punti realizzati. Prima era stato afasico.

 

Aget Imola:

Burresi: n.e.

Cournooh: n.e. Non gioca a causa di un infortunio alla caviglia. La sua assenza ha inciso.

Turel: n.e.

Masoni: 5.5. Parte molto bene, ma lentamente si spegne e sulla sua prestazione pesano come macigni le 6 palle perse.

Kotti: 6. E’ l’unico di Imola capace di fare della legna sotto canestro, cattura 11 rimbalzi, ma sui movimenti in attacco meglio soprassedere.

Prato: 5.5. Dovrebbe aiutare Whiting in attacco, ma lo lascia troppo solo. Egoista e insufficiente.

Bruttini: 5. Per lui vale lo stesso discorso fatto per Canavesi. 1 su 8 al tiro con scelte rivedibilissime e 8 rimbalzi che non possono coprire del tutto i suoi errori.

Whiting: 7.5. Per 30 minuti ha retto l’attacco di Imola quasi da solo. E’ l’anima dell’Aget, ma da solo non può fare miracoli.

Andreaus: 6. Una tripla realizzata. Non è lui che può incidere sulla partita.

Daniels: 5.Con quel fisico potrebbe dominare, ma si auto-esclude dal match commettendo falli banali dando l’impressione di non avere tanta voglia. Irritante.