Tiro da due di Scekic (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Scekic era finito la scorsa primavera nel mirino di Francesco Caielli (Foto di Chiara Sandrolini 2014)

Per iniziare facciamo un piccolo passo indietro, alla sera dello scorso 29 marzo quando al Pianella di Cucciago si giocò il derby tra Cantù e Varese. Molti ricorderanno che a fine gara Marko Scekic, da ex canturino non dimenticato dal pubblico brianzolo, andò a salutare i tifosi di Cantù venendo apostrofato con cori ingiustificabili dai tifosi varesini presenti al palasport. Pensavamo che fatti di questo tipo potessero essere censurati da tutti e invece no, quando un cronista utilizza il mezzo a sua disposizione, in questo caso il web, per esternare le proprie considerazioni personali da tifoso e non da giornalista. E così il 31 marzo ci trovammo a definire “ingiustificato” l’attacco che Francesco Caielli aveva lanciato contro Scekic dalle pagine del sito internet de La Provincia di Varese, non un giornale nazionale ma comunque un rinomato e rispettabile giornale locale.

Ovviamente ci saremmo aspettati che il precedente rimanesse isolato, a tutti può capitare di sbagliare. Ma evidentemente non è così per il “nostro” Caielli che questa volta ha puntato il suo indice censorio contro Andrea De Nicolao, reo di essere uscito dal contratto garantito con Varese per scendere di categoria e accasarsi alla Scaligera Verona. Per amore di cronaca facciamo un pò di chiarezza su cosa è successo nelle puntate precedenti. Lo scorso 14 giugno, al termine di una stagione decisamente deludente per la Cimberio (forse un pò meno per lui che ha fatto segnare le migliori statistiche della sua carriera), Andrea De Nicolao ha preferito uscire dal contratto garantito con la società lombarda perchè, come da lui stesso spiegato sul suo profilo Facebook “…non ho trovato l’accordo sul mio ruolo in squadra con la società. Forse è mancata un pizzico di fiducia. Sono dispiaciuto per non essere riuscito a trasmettere quello in cui credevo…Sono una persona ambiziosa che ha voglia di crescere”. Da quella data molti rumors di mercato si sono diffusi sul nome del giocatore veneto, che ad un certo punto è sembrato essere molto vicino alla firma con la Virtus Roma, prima, e Pistoia poi. In entrambi i casi le offerte erano però relative ad un ruolo molto simile a quello che avrebbe ricoperto a Varese (seconda-terza guardia) e in più con un contratto al ribasso. Sfumate (o rifiutate) queste possibilità, di alternative interessanti in Serie A non erano rimaste. Nella giornata di ieri, infine, Andrea ha deciso di accettare l’offerta arrivata da Verona, dove tra l’altro troverà il suo ex allenatore della Sperimentale Ramagli, e di scendere di categoria con la prospettiva però di tornare subito in Serie A visto le ambizioni della società scaligera. Un’offerta, quella di Verona, sicuramente superiore a quelle di Roma e Pistoia, ma che si aggirerebbe intorno ad un 25% in meno rispetto a quello che il giocatore avrebbe percepito rimanendo a Varese.

Andrea De Nicolao, decisamente più positivo del titolare Clark (Foto Savino Paolella)

Andrea De Nicolao, decisamente più positivo del titolare Clark (Foto Savino Paolella)

Sicuramente De Nicolao ed il suo procuratore hanno seguito una strada opinabile, uscendo da un contratto garantito “al buio”, senza cioè avere in mano alcuna alternativa reale, come si suppone avvenga in qualsiasi mercato del lavoro. Sicuramente a metà giugno sono state fatte valutazioni errate su quello che sarebbe stato il mercato degli “italiani”, decisamente sottotono in questa estate in cui molte squadre hanno optato per la formula del 3+4+5 e poche hanno scelto point-guard italiane. Chi lo ha fatto poi, vedi Cremona con Luca Vitali e Pistoia che alla fine ha comunque preso Daniele Cinciarini, ha firmato contratti al ribasso di circa il 20-25% rispetto agli ingaggi della scorsa stagione. In questo panorama Roma era sicuramente la pista più calda, ma la società capitolina alla fine ha optato per 7 giocatori stranieri aggiungendo Sandri come italiano, ad una cifra irrisoria, più un manipolo di under. Alla fine la scelta di Verona, la migliore del piano di sotto, era diventata quasi obbligata.

Sulla scelta del ragazzo di Camposampiero si può certamente obiettare e non saremo certo noi a dire se ha fatto bene o ha fatto male, anche se forse un minimo di lungimiranza in più e forse qualche settimana di attesa, avrebbero aiutato nel assumere la decisione con maggiore cognizione di causa. Quello che non ci saremmo mai aspettati è che la decisione di De Nicolao avrebbe spinto Francesco Caielli ad esternare nuovamente tutto il suo livore da tifoso ferito contro l’ennesimo giocatore che dimostra di non capire che “giocare a Varese è un onore, non un peso“. Tralasciando le considerazioni del tutto personali sul perchè De Nicolao non ha firmato per Roma e Pistoia che “… hanno scelto altri giocatori, e De Nicolao non se lo sono filate di striscio esattamente come non se lo sono filato tutte le altre società di serie A. Chissà perché, poi” , ci sembra decisamente fuori luogo per un cronista la chiosa alla firma di Andrea “…con la ricca Verona, in LegaDue. Ecco: lì De Nicolao farà il titolare senz’altro. Ecco le conseguenze di cui parlavamo a bomba: tasche più gonfie, risate alle spalle. Perché c’è poco da fare: andarsene via millantando di essere trattato da eterno incompreso per poi finire col scendere di categoria, fa effettivamente un po’ ridere“.

(Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Scelta opinabile quella di De Nicolao ma che non fa certo ridere (Foto Claudio Devizzi Grassi 2014)

Le considerazioni finali di Caielli possono essere smontate punto per punto ma non è questo il nostro fine. Quello che vorremmo capire è come può un giornale, come La Provincia di Varese, lasciare carta bianca ad un giornalista che già in passato ha “macchiato” il suo percorso professionale con uno scivolone decisamente poco piacevole (e non sarà un caso che facendo una ricerca sul sito del giornale non ci sia traccia del pezzo su Scekic). Se Francesco Caielli vuole esternare, da tifoso varesino, le sue delusioni su giocatori che non riconoscono il valore del giocare per la Pallacanestro Varese nessuno può obiettare nulla, al massimo ne può nascere una piacevole discussione da social network. Ma solo lì e non sulle pagine web di un rispettato giornale. Speriamo che i capo-redattori de La Provincia di Varese abbiano letto anche i commenti all’articolo su De Nicolao e prendano, finalmente, qualche provvedimento che vada oltre la rimozione dell’articolo.

Per il resto tutto il rispetto per De Nicolao e la sua scelta. Solo il futuro ci dirà quanto giusta o sbagliata.


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