Jesi – La Europromotion Legnano espugna meritatamente quello che nelle aspettative doveva essere il fortino della Betulline Jesi, diventato, per la squadra di Ferrari, una comoda sala d’aspetto, in attesa del treno salvezza, che, alla fine dei quaranta minuti si è puntualmente fermato.

I primi a salire sulla scaletta del treno, dietro a coach Ferrari, che sta rendendo sempre più possibile la salvezza, sono stati i due americani Raivio e Parcher, dietro meritatamente tutti gli altri,

Meriti e demeriti equamente divisi tra Legnano e Jesi e vittoria portata a casa più che meritatamente dai Knights, che hanno dimostrato, sin dalle prime battute di avere la giusta energia, ma anche la lucidità, per giocarsi la salvezza diretta, che, con 5 partite da giocare, è davvero molto vicina.

La squadra di Lasi è stata al contrario la controfigura di una squadra che, di fronte al proprio pubblico – la socièta jesina ha comunicato ben 2.688 presenze – sa di dover giocare la partita della vita. A dire il vero sembrava non averlo capito, da come ha affrontato il match.

Tutti o quasi hanno deluso, in particolar modo, se non del tutto, almeno larga parte dello starting five eccezion fatta per Greene, troppo presto condizionato dai falli, ben tre dopo un parziale e mezzo, il terzo dei quali, a volerla dire tutta, cercato davvero con la lente di ingrandimento, dai direttori di gara.

A parte Battisti e Maganza, gli unici a estrarre la spada dalla guaina, energia zero o quasi, praticamente sino all’ultimo giro di lancette.

Poi, si sa, a volte l’ultimo possesso è un terno al lotto e subire una tripla, quella decisiva, a 1” dalla fine ci può stare, anche perché, non tante settimane fa, all’Ubi Bpa Sport Center, uguale sorte era capitata al Recanati, castigata a fil di sirena da Greene.

Palermo, suo il tiro che vale la partita (foto G. Esposto)

Palermo, suo il tiro che vale la partita (foto G. Esposto)

 

 

 

 

E così questa partita ha una morale tutta sua: con il giusto atteggiamento (Legnano) si vince e ci si salva, con un atteggiamento sbagliato (Jesi) è quasi scontato che sarà perfino molto difficile ottenere la salvezza passando per i play-out, fallita cosi miseramente una partita, che in tutto e per tutto, aveva il sapore di un play-off… anzi, ci scusiamo, di un play-out.

 

Starting five        

Jesi: Greene, Hunter, Paci, Santiangeli, Gueye.

Legnano: Maiocco, Palermo, Pacher, Raivio, Laudoni.

 

Palla avvelenata

A volte, di fronte a prestazioni grigie come quella di stasera, quando entriamo in sala stampa ci chiediamo se i giocatori si chiedano chi siano i vari ex immortalati, le cui gigantografie attirano sicuramente i colleghi delle altre città: Hoover, Sato, Rocca, Rossini, Maggioli, Moss e magari si  sforzino di capire quanta storia ci sia nelle maglie che indossano. Oggi, di fronte al rischio di perdere la A/2, dopo quindici anni ininterrotti, proprio nell’anno del cinquantennale, sarà il caso di spiegarlo bene e di nuovo, se è già stato fatto.

Pensierino della sera anche per i tre fischietti: mai capitato di vedere fischiare una infrazione di 5” durante la preparazione di un tiro libero, ma vedere Raivio, con un fare al limite dell’irriverente verso il pubblico,  arrivare per quattro volte consecutive al limite dei 10” non è stato un granché bello: non diciamo che andava sanzionato, ma che diamine, almeno un richiamo ci stava!

Una azione di gioco (foto G.Esposto)

Una azione di gioco (foto G.Esposto)

Se la matematica non è un’opinione

Difficilmente quando tiri con il 44% da tre in trasferta, esci sconfitto dal campo e se le 11 triple andate a segno, compresa quella decisiva di Palermo, sono divise tra ben 7 giocatori, allora non è solo il frutto di una domenica fortunata.

 

Coach to coach (ipse dixit)

Ferrari:”Non possiamo che essere contenti per questa vittoria, era una partita importante per entrambe, la mia squadra ha giocato una bella partita per larga parte, poi, complice la stanchezza e la grande energia di Jesi, negli ultimi tre minuti, abbiamo permesso loro di riaprirla. Poi Palermo ha fatto una magia, un tiro quasi impossibile e ha segnato il canestro decisivo. Finita la festa per questa vittoria, dirò ai ragazzi che non dobbiamo mollare: abbiamo davanti cinque partite difficili e una loro rimonta non è impossibile come potrebbe sembrare.”

Lasi: “Dispiace perdere, perché avevamo recuperato una partita che sembrava già chiusa, per tanti errori commessi soprattutto dai nostri giocatori importanti. Magari abbiamo affrettato quell’ultimo tiro di Greene e noi avevamo fatto un po’ di calcoli per l’assenza, tra loro, di Raivio e Pacher, poi è stato bravo Palermo a mettere quel tiro così difficile, con Hunter sopra. Peccato, perché adesso si allontana doppiamente la possibilità di ottenere la salvezza diretta. A questo punto dovremmo vincere almeno due partite su cinque, sperando che loro perdano sempre.”

 

BETULLINE JESI – EUROPROMOTION 74-77

27-27; 13-20; 15-11; 19-19

 

Arbitri: Grigioni, Salustri, Maschio

Spettatori:  2.688