Fileni BPA Jesi: Maggioli 20; Battisti; Hoover 20; Valentini 5; Migliori 6; Ginesi; Bargnesi; Di Giacomo; Brooks 18; Santiangeli 4; McConnell 14; Dolic 2. All.: Cioppi.

 

Pallacanestro Sant’Antimo: Cittadini 13; Campbell 15; Petrazzuoli n.e.; Moraschini 4; Bell 19; Rossi 2; Ianes; Kommatos 16; Cantone 6; Eliantonio 2. All.: Di Carlo.

 

Arbitri: Martolini, Paronelli, Ranaudo                    Parziali: 24-19; 53-41; 76-54

Spettatori: 2136

 

Jesi – Una volta tanto la Fileni BPA riesce a non complicarsi la vita, andando a decidere il match nelle battute finali, ci pensa semmai la terna arbitrale, in un ultimo quarto per lei da dimenticare, a rimettere quasi in discussione l’esito della partita.

Strano, ma vero!

Certo, nel parlare degli arbitri, si corre il rischio di mettere in secondo piano meriti e demeriti dei giocatori delle due squadre, ma, una volta tanto, non possiamo passare oltre. Il dovere di cronaca ci impone infatti di raccontare ciò a cui abbiamo assistito.

E cioè a tre quarti di grande intensità e qualità da parte della squadra di casa, partita molto bene, alla ricerca della vittoria della matematica salvezza, che ha saputo costruire un +24 come massimo vantaggio, a 3’21” dal termine del terzo quarto.

Di fronte un Sant’Antimo, che saliva a Jesi con un organico senz’altro più equilibrato, rispetto a quello della fase iniziale del campionato, senza nascondere le proprie velleità, in una domenica in cui, sulla carta, aveva un match più accessibile rispetto alla Conad, ed in cui strizzava l’occhio alla Centrale del Latte Brescia, perché espugnasse Forlì.

Che poi Bologna abbia battuto inaspettatamente Scafati, mentre Forlì abbia perso in casa con Brescia, non cambia molto la sostanza: Sant’Antimo ha fatto davvero poco per uscire dal palaTriccoli con la vittoria in pugno.

Ergo, tutto da rifare, per la formazione di coach Di Carlo, con una partita in meno da giocare.

Come detto la Fileni BPA è partita bene, grazie all’energia messa sul parquet dal “solito” starting five, Maggioli, Hoover, Migliori, Brooks, McConnell. A parte l’imbarazzo iniziale di Maggioli, nel cercare di contenere il più agile Cittadini (7 punti iniziali per quest’ultimo), la squadra di Cioppi non si è quasi mai sentita minacciata dall’avversaria, soprattutto perché Bell, pur tenendo sempre impegnata la difesa, ha tirato con percentuali insufficienti; insomma, pur tirando quasi la metà delle conclusioni della squadra, non ha fornito il fatturato che i suoi si attendevano.

Il vantaggio della Fileni BPA è lievitato già nel secondi periodo: +12 al riposo lungo, dopo che Sant’Antimo, recuperato uno svantaggio in doppia cifra (ancora -12 a 7’33” dal riposo) si era portato sul -6. Eppure la squadra di Cioppi non mollava, neanche quando l’inerzia sembrava in mano all’avversaria.

Il massimo vantaggio jesino sul 72-48 (a 3’22” dalla fine del terzo periodo), sembrava anticipare i titoli di coda di un match nel quale la squadra ospite sembrava già rassegnata, ma nell’ultimo quarto ci mettevano lo zampino i direttori di gara, che, innanzitutto smettevano di fischiare (per i 7’ iniziali a Sant’Antimo non veniva fischiato un solo fallo), poi reclamando il diritto di essere protagonisti, in un match sino a quel momento filato via liscio come l’olio, fischiavano un fallo tecnico al tecnico locale Cioppi.

Una scelta difficilmente condivisibile, visto che la Fileni BPA si trovava saldamente in vantaggio con un netto +17 (87-70) e che la protesta di Cioppi era apparsa assai garbata. La conseguenza, due liberi messi a segno da Bell, e possesso Sant’Antimo.

Poi la terna arbitrale si ripeteva a 1’58” dal termine, quando Kommatos commetteva una duro fallo su Hoover a centrocampo; la guardia jesina non accennava alcun tipo di reazione, ma forse, lasciamo il beneficio del dubbio, per qualche parola di troppo nei confronti dell’avversario, subiva il tecnico. Una sanzione che arrivava davvero vicina al riaprire il match.

Certo, non possiamo non dire che nelle fasi finali la squadra di casa appariva stanca, quasi paga, dell’andamento del match, ma poco ci mancava che, non del tutto del suo demerito, Sant’Antimo si riportasse a stretto contatto. A quel punto,chissà come sarebbe andata a finire, magari Bell avrebbe estratto qualcuno dei suoi jolly dal cilindro, regalando un finale giocato sui binari dell’incertezza.

Ma è un film, del quale, per fortuna di Jesi, si è visto solo qualche fotogramma.

Alla fine per la Fileni BPA tutto è bene quel che finisce bene, e passa tutto in secondo piano, tra l’altro Jesi rimane appaiata a Brescia in sesta posizione, compiendo un passo non decisivo ma importante in ottica play-off.

Finisce invece male per Sant’Antimo, che dovrà fare di meglio e di più, se vuole meritare la permanenza in Legadue, cosa che rientra nelle sue potenzialità.

 

 

PAGELLE

Fileni BPA Jesi:

Maggioli 7,5: “solita” partita, che oramai quasi non fa più notizia; soffre Cittadini, nelle battute iniziali del match, poi va meritatamente in “doppia-doppia”. Se qualcuno ha ancora dubbi che sia lui il migliore italiano della Legadue, ed uno dei migliori italiani (compresa A/1)… ha sbagliato sport.

Battisti n.g.

Hoover 8: partita monstre di Ryan; ha dato quasi l’impressione, a cinque giornate dal termine, di essere già mentalmente nei play-off. L’autentico trascinatore di una Fileni BPA apparsa, in alcuni frangenti, cinica.

Valentini 6,5: anche stavolta il ragazzone di Fano, idolo delle tifose, non ha deluso; pensare che aveva avuto l’umiltà di arrivare, a campionato iniziato, quasi in punta di piedi. I suoi sono sedici minuti di qualità.

Migliori 6,5: partita meno scoppiettante del solito, ma svolge tanto duro lavoro, quel tipo di lavoro che solitamente si definisce “sporco”. Appena un tentativo dall’arco, ma tre canestri conquistati con le unghie nel traffico ed una presenza costante sotto canestro per conquistare rimbalzi.

Ginesi n.g.

Bargnesi n.g.

Brooks 7,5: miglior rimbalzista della partita; nel suo score mette in fila tante buone cose, e la “solita” schiacciata da spellarsi le mani… Come dire concretezza e spettacolo. Purtroppo per Jesi, sempre più pronto per campionati più importanti della Legadue.

Santiangeli 6,5: stavolta è più convincente, rispetto alle partite precedenti, ci mette più faccia tosta del solito, contro avversari senz’altro più scafati di lui.

McConnell 7: sbaglia qualche tiro più che in altre occasioni, ma riesce spesso ad “affettare” la difesa ospite con le sue penetrazioni, in più distribuisce 5 preziosi assist; insomma, fa girare la squadra. E tutti ne traggono vantaggio, Hoover, Maggioli, ecc. ecc.

Dolic 6,5: appena sei minuti in campo, ottiene il massimo ottenibile, vale a dire un rimbalzo in attacco, nel quale subisce fallo e mette i due tiri liberi. Bravo.

 

Pallacanestro Sant’Antimo:

Cittadini 7,5: sicuramente il migliore dei suoi, uno dei pochi, quest’anno, che hanno messo in difficoltà Maggioli. Rapido nell’attaccare il canestro avversario, preciso in lunetta, cattura 7 rimbalzi. Insomma, il suo compito lo svolge alla grande, semmai non tutti sono riusciti a fare altrettanto.

Campbell 7: anche per lui una buona prestazione, piena di positività (il 62% al tiro, le 3 palle recuperate), e pochi nei (lo 0/3 nelle triple, per esempio, o l’essere troppo falloso). Sufficienza piena.

Petrazzuoli n.e.

Moraschini 5,5: conquista sette rimbalzi, e non sono pochi, soprattutto se si pensa che gioca 22 minuti, ma chiude con un pesante 25% al tiro, su 8 tiri tentati; alla sua squadra serviva ben altro…

Bell 6: se ci si ferma sui punti segnati, verrebbe da dire “il migliore dei suoi”, è anche bravo ad impegnare la difesa jesina, costituendo una minaccia costante, ma, come la mettiamo? Onestamente il suo 6/17 al tiro, non giova alla causa della sua squadra. Insomma, partita senza infamia e senza lodo e, comunque, non una partita da campione.

Rossi 5,5: di fronte al suo ex pubblico ne combina davvero poche, una partita, la sua, che potremmo definire anonima.

Ianes 5: entra in campo, commette subito due falli inutili, e siccome non è un novellino, merita l’insufficienza. Che poi sia stato utilizzato solamente un minuto e mezzo, beh, questo è un altro paio di maniche…

Kommatos 5,5: “sparacchia” da tre, commette tre errori (su altrettanti tentativi) dalla lunetta, per il resto fa vedere ben poco di buono; pensare che, con un paio di triple messe a segno in momenti di difficoltà per la sua squadra, sembrava voler riaprire lui la partita.

Cantone 5,5: idem con patate; anche lui mette due triple, che al momento fanno tremare Jesi, poi più nulla.

Eliantonio 5: certo, 10 minuti di utilizzo non sono molti, per quel poco che gioca non riesce praticamente ad entrare in partita. Neanche a lui riesce lo scherzo dell’ex!