PALESTRINA: Baroni 3, Quartuccio 3, MOLINARI 6, NOZZOLILLO 5, RICCIARDI 43, Casale ne, OMOREGIE 3, Caldiero 2, TABBI 3, Cara .

All.: R. Cecconi

AGRIGENTO: Anello 8, PAPARELLA 6, CHIARASTELLA 20, Di Simone ne, MOSSI 13, DI VICCARO 14, Di Lascio ne, GIOVANATTO 8, Brown , Birindelli 7.

All.: F. Ciani

Arbitri: Gregorio Cannoletta di San Nicola la Strada (CE) e Giuseppe Castaldo di Portici (NA)

Sfida stile Davide contro Golia questa sera al PalaIaia. Già noti i problemi dell’una ed il valore dell’altra, si comincia con la palla a due dei signori Cannoletta e Castaldo. Ciani risparmia l’acciaccato Pennisi, come da protesta LNP i primi due possessi vengono fatti morire dalle due squadre e poi il vero inizio. Agrigento non scherza (0-5), Ricciardi apre le danze per Palestrina e, coadiuvato dal tap-in di Omoregie, riporta in parità i suoi a quota 7. Chiarastella vigila bene a rimbalzo (7-9), poi Paparella segna arrivando a rimorchio e Mossi mette la prima tripla di serata doppiando in tal modo gli arancio verdi. Non partono col piede giusto i giovani di casa, troppo rilassati e conseguenza naturale l’abbondanza di palle perse. La Moncada tocca anche il +13 con i suoi tiratori a cui viene lasciato più di un tiro aperto, poi si accende Ricciardi che con iniziative personali rimette in scia la Itop; il sottomano di Baroni chiude il bel momento ma nell’ultimo minuto ancora una fiammata dei laziali, imperiosi con la stoppata di Omoregie e chirurgici con il piazzato di un positivo Molinari che vale il 18-20.
A dispetto delle attese si vive sul filo dell’equilibrio, la Cecconi le prova tutte per mettere il bastone tra le ruote della macchina di Ciani, Ricciardi continua a segnare con buone medie ed ancora Molinari lo aiuta per sancire il 22-24. Birindelli prima sbaglia due personali poi si fa trovare pronto all’appuntamento per appoggiare al tabellone, Palestrina invece trova maggior difficoltà e spendendo il proprio bonus di falli consente ai siciliani di arrotondare il margine: 22-28. Dopo un breve botta e risposta, Ricciardi on fire la mette da tre e completa il suo ventello personale firmando il 28-30. Tabbi fa a sua volta 1/2 e la Itop è lì ad un’incollatura, la capolista respira realizzando dall’arco con lo specialista Di Viccaro, all’intervallo è +4.
Punteggio che resta bloccato per due minuti della ripresa fino all’arresto e tiro di Nozzolillo, sul rovesciamento di fronte Giovanatto fa quello che non aveva ancora fatto, segnare: quattro punti che equivale al mini-allungo ospite. Accorcia nuovamente Palestrina, risponde per le rime la Moncada e nel frattempo la Itop si ritrova con Omoregie e Tabbi in panca con quattro falli. Sul parquet i giovanissimi Cara e Caldiero, esordio assoluto per quest’ultimo, Ricciardi da buon veterano insiste a bucare la difesa biancazzurra e non è esattamente disorientata la squadra prenestina che pur imbottita di giovanissimi continua a tener testa alla capolista. Quando anche Quartuccio si iscrive ai realizzatori di giornata Palestrina trova la parità e il superbo lavoro di Nozzolillo, al secondo assist consecutivo, consente a Caldiero di festeggiare con il sorpasso che manda in visibilio il PalaIaia. Birindelli rincuora comunque Ciani realizzando il nuovo pari prima della sirena.
Si accende la gara, Birindelli mette in mostra il suo temperamento forte e da un suo suggerimento Chiarastella realizza (50-53). Ci vuole tutta la esperienza di Agrigento per venire a capo della sfida, anche perché Ricciardi è ormai a 32. Arriva finalmente il tecnico per un Birindelli fuori le righe, peccato che anche Baroni commetta un’ingenuità e dalla sua simulazione scaturisca il 53-56 che di fatto lascia la sostanza immutata. Anello penetra e segna, poi commette il quarto fallo, la palla entra ed esce per due volte dal ferro di Agrigento ed anche la mala sorte si mette contro una volitiva Itop. Castaldo assegna un altro tecnico stavolta a Ricciardi e pare la fuga buona: 53-60. Anche la tripla sulla sirena di Chiarastella è segnale di dove si sia spostata l’inerzia. Finale concitato, c’è tempo per vedere ancora un antisportivo di Agrigento su palla persa a metà campo e il -6 raggiunto dalla Itop, Birindelli azzecca però dall’angolo chiudendo i conti. L’argentino continua a battibeccare, Palestrina pensa a giocare e riscuote l’applauso del pubblico. Prima del termine Ricciardi arriva a 43, il suo record personale con la maglia arancio verde e così nonostante il successo finisca nelle mani di Agrigento i complimenti sono tutti per il suo leader e la prova sensazionale di una Itop che oggi ha stupito tutti.