Ritorna dalla trasferta di Faenza con una vittoria seppur sofferta e dopo un overtime la Morpho che vince 81 a 77 contro un Aget Imola che si mangia un occasione d’oro per allontanarsi dal fondo della classifica.

Dopo una settimana di polemiche dovute al finale del match contro Barcellona ed un comunicato di chiarimenti agli arbitri si avvince ad una gara poco spettacolare ma intensa che Imola sembra poter comandare salvo poi dimenticarsi completamente i lunghi oltre alla solita poca lucidità finale.

QUINTETI INIZIALI:Masoni,Prato,Dupree, Kotti e Bruttini per l’Aget mentre Casella,Passera,Anderson,Harrison ed Amoroso per la Morpho.

Positivo l’impatto di Imola che chiude le fonti del gioco piacentino tentando una piccola fuga con Prato e Dupree.

 

Dopo 3 minuti il tabellone segna 7-2 con la Morpho che fa entrare i big Voskuil ed Infante mentre Fucà inserisce Whiting solo dopo il secondo fallo del numero 21 Dupree.

Ci pensa Cournooh a mettere fieno in cascina prima di una serie di errori dei padroni di casa che permettono ad Anderson di banchettare e scrivere il settimo in score per lui.

Il quinto punto di Bruttini fa si che i biancorossi chiudano avanti sul 20 a 14 il primo periodo nonostante la zona Morpho.

 

L’Andrea Costa difende forte con Foiera da centro e Cournooh maggiormente coinvolto in attacco delle altre occasioni

Nasce cosi il massimo vantaggio Aget(26-16) merito pure di un Kotti ancora molto reattivo che prende rimbalzi anche se a tratti in difficoltà contro Anderson .

Piacenza mischia le carte e cosi fa anche Imola che abbassa il quintetto sul secondo fallo pure di capitan Masoni .

Dopo il time out casalingo è Voskuil con 5 di fila a dare segni di vita coi suoi che si riavvicinano nonostante un Bruttini quasi in doppia cifra.(9)

La zona degli ospiti e’ molto perforante e riesce nell’intento di inceppare gli attacchi degli avversari che abassano clamorosamente le percentuali .

Ancora Voskuil(10) riporta ad un soffio chi viaggia prima del canestro di Whiting che manda tutti alla pausa lunga sul 38-34.

Alla ripresa regna la confusione con l’Andrea Costa che perde facili occasioni davanti .  Gli ospiti non ne approfittano aumentando il ritmo proprio per correre e costringere Imola agli errori.

Masoni e Prato a sedere per la terza penalità mentre dall’altra panchina coach Corbani prosegue il suo show di proteste vivaci contro gli arbitri che lo graziano facendo imbestialire il pubblico di casa.

I giocatori seguono il suo pubblico e tornano a sbagliare a raffica anche cose molto facili dilapidando di nuovo nove di vantaggio.

Finalmente si chiude un brutto terzo periodo sul 53-47 per i biancorossi imolesi.

 

Sui legni si lotta anche all’arma bianca approfittando di una terna arbitrale alquanto rivedibile ,nella bagarre ne esce una Morpho maggiormente a suo agio al clima da corrida col cecchino Voskuil seduto a riposare al pari di Whiting..

I giocatori in canotta rossa hanno l’ inerzia a proprio favore e lo dimostra il primo vantaggio ospite sul 58 a 61 .

Ennesimo finale di fuoco con Dupree che pareggia da fuori .  Anderson non fallisce dalla lunetta mentre Prato sbaglia il secondo con Kotti che acciuffa il rimbalzo e Whiting che rimette Imola col naso avanti sul 66 a 64 a 4 secondi dal gong finale.

Dopo i due time out consecutivi Kotti compie un dubbio fallo e Voskuil ringrazia rimandando il verdetto al supplementare.

L’americano con passaporto danese Voskuil è onfire e con 8 consecutivi sembra mandare al tappeto definitivamente un Aget che lotta e riprova ad avvicinarsi con la triple di Masoni in risposta a Passera.

Nel finale un ottima difesa imolese con coincide con un comodo contropiede. Due errori del bomber sbiadito Whiting lanciano il là alla gioia Morpho

M.V.P. Alan Voskuil ancora giustiziere dell’Aget . Dopo un andata da califfo sente l’odore del sangue a cavallo dei regolamentari e dell’overtime chiudendo la pratica del Palacattani.

IL PEGGIORE: sicuramente la terna in grigio ha lasciato alquanto a desiderare. Troppa la differenza nelle fischiate(27 falli a 19 contro Imola) oltre ad aver soprasseduto ad evidenti continue lamentele degli ospiti.