Alessandro Frosini ai tempi della Virtus BO, oggi d.g. di Reggio Emilia

«Il ritorno al dilettantismo? Non mi convince proprio». Con Frosini si parla anche della riforma dei campionati voluta dalla Fip, che dal 2013 riporterà la Legadue fra i dilettanti, con due gironi a 16 squadre. «Adesso devo ancora studiarla bene, ma mi trova in completo disaccordo, e credo che sia così anche per buona parte dei giocatori. Aspettiamo anche come reagirà la Giba (associazione
giocatori, ndr)», commenta.
«E’ un’autoretrocessione che fatico a comprendere. Secondo me l’Italia sta vivendo un momento difficile, e non è in questo modo che comunque si risolvono le situazioni dello sport», ragiona. «Forse si pagheranno meno tasse, ma il modo per aiutare lo sport è un altro, è rivolgersi con forza, insieme, allo stato per ottenere sostegno».
Frosini vede anche tanti problemi: «Società che da quasi 20 anni sono abituate al professionismo faticheranno a tornare indietro, a livello
fiscale e organizzativo. E per i giocatori, a livello contributivo, non è certo un vantaggio. Con il professionismo una sorta di fondo pensionistico c’era, adesso cambierà anche questo per gli atleti».


Giornale di Reggio