Roberto Chiacig e Donatas Slanina provano a contenere l'intramontabile Ryan Hoover, stasera c'è Trenk-Jesi

Coach Menetti: “Restiamo concentrati, pensiamo solo a Jesi e vinciamo”

Dopo colombe e uova di cioccolato (e tremende sorpresine kitsch annesse), pranzi in famiglia e pic-nic di Pasquetta, torna il campionato di LegaDue con un vero “venerdì santo” per i fedeli del basket, un anticipo-sorpresa con i fiocchi fra la capolista Trenkwalder e la Fileni BPA Jesi di coach Stefano Cioppi, match della 27a giornata in programma per venerdì sera ore 20.45 al PalaBigi di via Guasco.

La pausa pasquale ha permesso a coach Menetti, che abbiamo sentito alla vigilia, di recuperare a pieno la salute della sua truppa, in primis quella della giovane ma imprescindibile leva Riccardo Cervi, tormentato da qualche settimana da problemi alle ginocchia particolarmente fastidiosi.

“Sono state due settimane di buon lavoro, abbiamo fatto tutto senza particolari problemi e anche Ricky ha potuto recuperare e ora sta bene, anche se soltanto con un lavoro specifico che svolgerà la prossima estate potrà superare definitivamente l’infiammazione che lo ha colpito”.

L’apporto di Cervi sarà ancora una volta fondamentale contro i lunghi della Aurora Jesi, storica rivale ancora una volta sul cammino della Pallacanestro Reggiana dopo gli innumerevoli ed epici scontri nei play-off promozione agli inizi degli anni Duemila (ben 32 le sfide tra le due squadre, massimo nella storia della LegaDue). Il confronto raggiunse spesso livelli elevatissimi e toni anche molto accesi, da vero e proprio derby, soprattutto fra le tifoserie, ma con il passare degli anni Reggio e Jesi hanno anche imparato ad apprezzarsi e a vedere nell’altra la stessa serietà e la stessa passione per la pallacanestro, tanto che oggi le due squadre in pieno clima pasquale «si scambiano un ramoscello di ulivo», una bandiera jesina come Maggioli spende buone parole per la Trenk (“Penso che delle quattro in testa la Trenk sia quella che attualmente ha qualcosa in più delle altre e merita di salire senza passare per la lotteria dei playoff”) e coach Menetti ricambia esprimendo tutto il proprio rispetto per il coach avversario e, in particolare, per la qualità di gioco della sua squadra.

“La rivalità storica con Jesi, sentita più che altro dalle curve dei tifosi, metterà soltanto un po’ di pepe in più ad un ambiente che sarebbe stato comunque molto caldo, visti il momento della stagione e le grandi motivazioni di entrambe le squadre. Voglio, invece, fare i complimenti a Cioppi perché Jesi è la squadra che ha espresso la miglior pallacanestro nel girone di ritorno, gioca bene, riesce ad imporsi facendo giocare male gli avversari, e in più sta attraversando un ottimo momento di forma (5 vittorie nelle ultime 6, fra le vittime anche Brindisi e Pistoia, NdR).

A livello individuale, dispone di due americani dal grande talento, McConell e Brooks, rookie del campionato ma capaci subito di un ottimo impatto (entrambi, assieme a Maggioli, nella top ten dei marcatori di LegaDue, rispettivamente con oltre 18 e 16 punti di media, NdR). Vorrei poi spendere qualche parola per un trio di grandi campioni, esperti e ancora fondamentali come Migliori, un grande professionista cui mi prendo un po’ il merito di averlo portato in Italia e che ha continuato a dimostrare il proprio valore per tutta la sua carriera; Maggioli, passato a Reggio in un’annata sfortunata ma lasciando un buonissimo ricordo umano, un vero grande campione; e Hoover, un «highlander» che mi ricorda un po’ il nostro Ale Frosini per la sua capacità di continuare a migliorare anno dopo anno.

Le chiavi tecniche? Rispettiamo la Fileni e sappiamo che sarà dura, dovremo difendere forte e fare bene quello che la partita ci chiederà di fare, mantenendo concentrazione e intensità per tutti i 40 minuti. Vogliamo continuare a fare bene davanti al nostro pubblico”.

A due giornate casalinghe dalla fine sarebbe un peccato per la Trenk interrompere il feeling creatosi con via Guasco e con i suoi supporters che coach Menetti, come d’abitudine, chiama all’adunata, invitando tutti però a concentrarsi solo sul match contro Jesi e non sulle prospettive di classifica con una citazione calcistica che tradisce la sua fede juventina, ma soprattutto si addice perfettamente alla situazione della PR.

“Colgo uno spunto di un grande campione di un altro sport come Alex Del Piero, un fuoriclasse indiscusso che ha risposto così a chi gli chiedeva dei possibili scenari per il prossimo anno: «Ora penso solo a Cesena». Pensare cioè soltanto alla prossima partita, un approccio che abbiamo avuto per tutto l’anno e che dobbiamo continuare a seguire, dobbiamo concentrarci solo su Jesi e vincere in tutte le maniere, isolandoci da tutto il resto e sfruttando l’empatia positiva che si è creata con il nostro pubblico che è stata davvero decisiva in ogni nostra vittoria”.

La spinta del pubblico dà una tale sicurezza e serenità alla Trenk che nemmeno una nota finale di scaramanzia fa tentennare coach Menetti: a chi gli ricorda che la partita si gioca di venerdì 13, data portatrice di sfortuna nel mondo anglosassone, il coach biancorosso, proverbiale scaramantico, risponde semplicemente che “i numeri non contano”.

La scaramanzia di coach Menetti è sparita… Miracoli della Pasqua?