JESI_LogoE’ iniziata venerdì 28 luglio, con la presentazione del nuovo responsabile del settore giovanile, la stagione ufficiale 2013-2014 targata Aurora Basket Jesi. Il grido di allarme lanciato qualche mese fa, fortunatamente, rimane soltanto un ricordo. Dopo la tempesta, infatti, sembra essere tornata la quiete in casa Aurora. Il tutto grazie ai sacrifici economici della famiglia aurorina, a cominciare dai soci fino ad arrivare alle aziende sponsor, senza tralasciare il contributo prezioso fornito dal Club 6 con Noi, team di commercianti e liberi professionisti della Vallesina. La società leoncella ha deciso di ripartire con entusiasmo e ambizioni di alto profilo, non solo per quanto attiene alla prima squadra (imminente l’arrivo di coach Piero Coen che ritroverebbe  Maggioli e Santiangeli; più difficile invece rivedere Gaspardo e Hoover) ma anche per quello che concerne il settore giovanile.

Venerdì è stato lanciato un nuovo ambizioso progetto young che avrà una durata triennale e sarà guidato dal responsabile Massimo Costagliola, avvocato nativo di Sorrento ed ex giocatore di basket, che ha allenato negli ultimi cinque anni in serie C a Loano (cittadina ligure di circa 15.000 abitanti). Una società, quella del Basket Pool Loano,  che negli ultimi anni si è contraddistinta per le splendide performance del settore giovanile, non ultimo il raggiungimento delle finali nazionali under 17. “Da Loano a Jesi, da una città europea dello sport ad un’altra – debutta emozionato il neo-responsabile del settore giovanile blu-arancio -, penso che nella vita spesso capitino delle strane coincidenze. Sono qui per raggiungere obiettivi importanti tra cui quello di creare un autentico brand Made in Aurora ovvero giocatori del più alto livello possibile, nonché quello di arrivare presto, come dichiarato anche dall’Amministratore Unico Altero Lardinelli, alle finali nazionali”. Un mix di idee e concretezza che possa far volare il settore giovanile blu-arancio: “Utilizzeremo un metodo di lavoro uniforme tra settore giovanile e prima squadra, lavorando bene sull’aspetto umano e caratteriale di ogni singolo ragazzo. Prima di formare dei grandi giocatori, infatti, bisogna creare uomini veri dal punto di vista emotivo e razionale. I genitori dei ragazzi? Sono sicuramente una parte importante del progetto giovani jesino”.

Per Massimo Costagliola un master in Psicologia dello Sport con docenti del calibro di Andrea Capobianco, ex allenatore aurorino: “Coach Capobianco è stato una persona estremamente importante per la mia formazione. Ora sta a me dimostrare ciò che valgo, mettendo in atto la solita grande passione e la cosiddetta ‘cazzimma’ napoletana”. Costagliola va dunque a rilevare l’ex responsabile leoncello Marco Raffaeli. Per Raffaeli non si tratta assolutamente di bocciatura, ma soltanto di mancanza di tempo materiale.