Jesi – Treviso esce vittoriosa, nettamente e meritatamente e festeggia il primato in classifica, proprio alla vigilia del match interno con Brescia, nel quale potrà perfezionare l’operazione sorpasso.

Quarto incontro nella storia di Jesi e Treviso, tra A/1 e A/2 e quarta sconfitta per la squadra di casa, l’appuntamento con la prima vittoria contro i veneti è ancora rimandata a tempi migliori.

Sbancare l’Ubi Bpa Sport Center, per la squadra di Pillastrini, si è rivelata una specie di passeggiata o magari, per non mortificare eccessivamente gli jesini, diciamo che la De Longhi ha dovuto impiegare un quarto e mezzo per ipotecare la partita, fino a quel 25-30 (7’14”) che sembrava aver rimesso in corsa la Betulline – questa la nuova denominazione dell’Aurora.

Poi il crollo definitivo: al riposo match già in archivio.

Abbott (foto G.Esposto)

Abbott (foto G.Esposto)

Eppure la De Longhi scendeva in campo priva di un elemento importante come Rinaldi, con un Fabi appena recuperato, ma ha  affrontato la partita con l’energia giusta, che le ha permesso di castigare le leggerezze di una squadra apparsa superficiale, ma anche presuntuosa e pigra, come l’ha definita lo stesso Lasi.

Morale della favola, primo fallo di squadra commesso solo a 49” dal primo riposo, quando già la partita era in mano alla De Longhi.

Pillastrini legittimamente gongola e si gode la prima posizione di classifica, ma soprattutto questo gruppo giovane, in grande crescita.

In una partita in cui il tecnico ospite doveva inventare qualcosa per sopperire all’assenza di Rinaldi, al limitato utilizzo di Ancellotti, prima per falli, poi per un lieve infortunio, non si è scomposto più di tanto, si è “inventato” Fabi da quattro e ha gettato nella mischia un Moretti, perfino sconcertante per aver giocato, come un veterano, anzi, meglio di un veterano, risultando l’autentico mvp della partita.

Moretti, mvp del match e Battisti (foto G.Esposto)

Moretti, mvp del match e Battisti (foto G.Esposto)

Il Pilla si è perfino scusato, per quella che poteva apparire presunzione, ma non ha potuto fare a meno di sottolineare quanto la sua squadra abbia giocato bene: difficile dargli torto: domenica al palaVerde ne vedremo delle belle!

Con i giocatori chiave sotto tono, almeno quattro elementi dello starting five, Jesi ha compiuto un pericoloso passo indietro, dopo due belle prestazioni. Tra Jesi e Treviso onestamente c’è un abisso, ma così non va, solo il rispetto dell’avversaria le ha salvato un bottino ben più pesante.

 

Starting five

Jesi: Greene, Hunter, Paci, Santiangeli, Gueye.

Treviso: Abbott, Fabi, Fantinelli, Powell, Ancellotti

 

Palla avvelenata

Il primo cattivo pensiero è rivolto al regolamento e non c’entra con la partita: è mai possibile che un campionato che vede al via ben trentadue squadre, non possa avere due promozioni e che invece, ben sedici squadre si daranno battaglia nei play-off per un solo posto al sole? Assurdo, basti solo pensare a Treviso, Brescia e Verona, senza considerare le grandi del girone ovest (Siena, Roma, ecc. ecc.).

Tornando alla partita, davvero tragico l’inizio di Jesi, che, in un primo quarto giocato inseguendo l’avversaria, commette il suo primo fallo solo a 49” dalla prima sirena, con la frittata…già sul fuoco.

E se non fosse per il divario finale, ci sarebbe perfino da dire qualcosa dei signori in grigio, stasera più in grigio che mai.

P.s.: brutto il mancato giro di campo, a fine partita di Jesi, per salutare il proprio pubblico, magari sarebbe stato un bel modo di scusarsi per la brutta partita. E non è la prima volta che accade…

Maganza (foto G.Esposto)

Maganza (foto G.Esposto)

Se la matematica non è un’opinione

Treviso tira con il 54% complessivo, compreso un 38% da tre, niente male, totalizza ben 7 recuperate (contro 10 perse) e totalizza qualcosa come ben 25 assist, a sottolineare un impianto di vero gioco di squadra, una capacità di mettere in condizione di tirare il giocatore giusto, nel momento giusto: la difesa a zona di Jesi, bucata quasi sempre, ne è testimone.

 

Coach to coach (ipse dixit)

Pillastrini: per un guasto al registratore non abbiamo le dichiarazioni del tecnico ospite.

Lasi: “Abbiamo fatto tutto il contrario di quello che dovevamo fare, basti pensare ai soli due falli commessi nel primo quarto, stasera ho visto un po’ di pigrizia e forse presunzione, da parte di alcuni nostri giocatori che hanno fatto poco per arginare la maggiore forza fisica e tecnica degli avversari. Siamo una squadra che non sa gestire i ritmi, ma almeno può provare a non far correre gli avversari. Stasera sono molto arrabbiato, anche se abbiamo giocato contro una squadra nettamente più forte, dal grande talento, ma dopo due partite in cui la squadra ha fatto le cose giuste, ho rivisto un po’ di egoismo e noi non ce lo possiamo permettere perché non abbiamo quel talento che ha Treviso.”

 

BETULLINE JESI – DE LONGHI TREVISO 68-91

16-25; 15-21; 17-21; 20-24

 

Arbitri: Cappello, Yang Yao, Nuara

Spettatori: 1.558