Fileni BPA Jesi – Pall. Trieste 2004 80-78

Fileni BPA Jesi: Maggioli 7, Borsato 7, Fallucca n.e., Jukic 8, Rocca 18, Goldwire 28, Esposito n.e., Gaspardo 2, Bargnesi n.e., Santiangeli 10. All.: Coen.
Pall. Trieste 2004: Hoover 12, Tonut 2, Harris 14, Mastrangelo 9, Ruzzier 5, Coronica n.e., Diliegro 12, Candussi 13, Carra 15, Urbani 2. All.: Dalmasson.
Arbitri: Boscolo, Bianchini, Brindisi. Parziali: 21-18; 37-33; 61-58

Jesi – Per la Fileni BPA Jesi ancora una vittoria al photofinish contro una Pall.Trieste che è stata l’esempio lampante di come si può ottenere risultati importanti lavorando su giovani di belle speranze. Per la squadra di Coen era un match importante, delicato, quasi un match chiave. Dopo la vittoria ottenuta più con la forza della disperazione che con il gioco, si aspettava legittimamente qualche progresso.
Prima del match Hoover, ex di turno, è stato premiato dai responsabili della società, ricevendo gli scroscianti applausi del suo ex pubblico, poi, in campo, da gran professionista, ce l’ha messa davvero tutta.

Quintetti:
Jesi: Maggioli, Jukic, Rocca, Goldwire, Santiangeli
Trieste: Tonut, Harris, Mastrangelo, Diliegro, Carra.

Si comincia e per la Fileni BPA i problemi sembrano quelli delle due partite precedenti. Troppo nervosismo e subito errori in attacco. Il primo canestro, di Santiangeli, arriva dopo 2’48”. Nel frattempo Trieste è già sul 5-0. Poco male, con tutto il match ancora da giocare.
Coen intuisce le difficoltà e apporta qualche correttivo: fuori Maggioli e Jukic, dentro Gaspardo e Borsato. Per il primo vantaggio c’è da aspettare il libero di Santiangeli che porta il punteggio sull’ 11-10 (3’19”). Trieste approccia bene la partita. Dalmasson, avendo Hoover reduce da un infortunio non lo rischia nelle battute iniziali, punta sulla gioventù di Tonut e Mastrangelo e più avanti di Ruzzier e Candussi. E’ una scelta che paga, dal momento che la Pall.Trieste rimane costantemente in partita e ci rimarrà praticamente sino agli ultimi giri di lancette. Chiude il quarto una tripla di Goldwire che fissa il punteggio sul 21-18.
Si ripeterà, per una strana coincidenza all’ultimo secondo del quarto successivo e nelle battute finali del terzo.
Anche il secondo periodo si rivela difficile per la squadra di casa che non riesce ancora a trovare la tranquillità necessaria. Nonostante una tripla a metà quarto Maggioli continua a litigare con il canestro, ma in difesa, da autentico capitano, ci mette tutto l’impegno possibile, soprattutto per limitare Diliegro.
La pecca più grave per Jesi sono i tre falli in attacco che si vede fischiare contro. Santiangeli attacca il canestro con intensità, ma è Mr. Goldwire a prendere in mano la squadra e si vede. Finalmente per Trieste arriva il momento di Hoover, che mette subito una tripla che riporta i suoi in vantaggio, 25-28 a 4’55”. A parte Carra, che contribuisce a elevare l’età media del quintetto di Dalmasson, ma anche e soprattutto la qualità del gioco, sono ancora i giovani a mettere mattoni importanti.
Finisce 37-33, gara più aperta che mai quando le squadre vanno al riposo.
E’ una Fileni più tranquilla quella che affronta il terzo parziale. Il mattatore è Rocca, i lunghi ospiti sono in difficoltà e si caricano di falli. Diliegro tocca quota 4, Candussi ne ha 3. Quando Jesi tocca il suo massimo vantaggio sul 49-42, sembra il parziale giusto. Ma non è così, Trieste rientra soprattutto con i canestri di Candussi e Carra.
Nell’ultimo quarto Goldwire ha sempre più in mano il gioco della sua squadra. Jesi tocca il +10 a 3’52” con il play jesino che ruba palla a Hoover e chiude in contropiede, qualche secondo dopo essersi scambiati sull’altro canestro, qualche “complimento”. Il match si rivela ancora aperto, la squadra di Dalmasson è molto brava a difendere forte nel tentativo di limitare Goldwire, sporcando un gran quantità di palloni. In effetti la rimonta è realtà. Dopo il canestro di Goldwire che regala un altro +10 a 2’20”, la Pall.Trieste mette 6 punti di fila con Carra, Diliegro e Harris (schiacciata). Il quinto fallo di Carra (1’00”) è quasi la resa, se si considera che Dalmasson perde il suo uomo migliore, nel match del pala Triccoli. Borsato in lunetta non sbaglia ed è di nuovo Hoover a cercare di riaprire il match a 46”, punteggio 77-73. La Fileni BPA fa la cosa più saggia; dopo il time-out, sul fronte di attacco, utilizza ben 20” di possesso, prima di andare a canestro con Goldwire. Saggia perché è evidente che Trieste ha deciso di difendere dura evitando, se possibile il fallo i la lunetta. A 16” dalla fine ancora Hoover protagonista, penetrazione e assist per Harris che inchioda la schiacciata del -4. Anche stavolta è Santiangeli a scrivere la parola “fine” dalla lunetta.

Ryan Hoover, un esempio di grande professionalità - Foto Giancarlo Esposto

Hoover, esempio di grande professionalità (foto G. Esposto 2013)

Mette un solo tentativo ma il +5 non dà più molte speranze a Trieste. Bravo, bravissimo Ruzzier a riportare i suoi sul 78-80 con una tripla, ma vincere diventa impresa impossibile, mancano 2” e Jesi ha ancora un time-out per riprendere il gioco nella metà campo ospite.
Finisce 80-78.

Punti che sono ossigeno puro per una squadra in crescita, che però appare ancora ben lontana da come era stata progettata e allestita. Ma con quattro punti in classifica si comincia a ragionare.
Tanto di cappello per Trieste che ha allestito un roster di grandi prospettive che può solo crescere e migliorare; con due chiocce come Hoover e Carra non può essere altrimenti.