Bologna – quarta vittoria consecutiva per la Virtus che rovina l’esordio di Dalmonte sulla panchina di Verona. E’ stata una partita molto spigolosa, in cui gli arbitri hanno colpevolmente concesso alcuni contatti proibiti facendo incattivire la gara. In un match così nervoso, la Virtus ha dimostrato maggiore lucidità riuscendo a non perdere la testa. Tutto l’attacco della Tezenis si è basato solo sui due americani che hanno realizzato in coppia 48 punti sui 63 complessivi della squadra scaligera. Per Dalmonte c’è tanto lavoro da fare. Le punte di diamante felsinee, Lawson, Umeh e Rosselli hanno trascinato all’ennesimo successo Bologna che si conferma in testa alla classifica aspettando il rientro di Ndoja.
Cronaca: dopo tre minuti di porno basket, la partita inizia realmente con una tripla di Petrovic. Tutti i giocatori di Verona cercano di mettersi in mostra davanti al nuovo allenatore Dalmonte e mettono in difficoltà la difesa bolognese. La Virtus riesce a chiudere in vantaggio il primo quarto di gioco (18 – 16) grazie a Guido Rosselli che fa l’americano e realizza 10 punti in 8 minuti di gioco. Lawson e Umeh vengono ben contenuti dalla difesa scaligera. Verona gioca molto aggressiva in difesa cercando spesso il contatto e nel secondo quarto la Segafredo arriva molto presto in bonus. La partita è brutta, sporca e cattiva: DiLiegro commette un fallo antisportivo su Michelori lontano dalla palla. Dopo un buon inizio, la Tezenis si blocca in attacco e non trova la via per il canestro per otto minuti. La tripla di Brkic viene accolta dalla panchina di Verona come una liberazione, poi Michael Umeh si accende e Bologna va in fuga. 37 – 23 all’intervallo. La Tezenis riapre la partita trascinata dai suoi americani. Robinson e Frazier portano gli ospiti a -5 (53 – 48 al 30esimo). Ramagli fa riposare i suoi colored e gli scaligeri ne approfittano sfruttando la loro maggiore fisicità. Verona deve attendere poco per trovare la parità. Cinque punti, firmati Frazier e Boscagin, e match in perfetto equilibrio a quota 53. A seguito di un paio di rimbalzi offensivi concessi con troppa leggerezza, Ramagli decide di alzare il quintetto schierando contemporaneamente Rosselli, Michelori e Lawson. E’ proprio il centro bianconero a segnare i canestri che fanno rimettere avanti la Segafredo. Verona tenta il recupero attraverso il tiro da tre punti, ma questa sera le percentuali sono da incubo (16%). Finisce 70 – 63.
Pagelle:
Segafredo Bologna:
Marco Spissu: poco lucido. Commette il quinto fallo a tre minuti dalla fine costringendo la Virtus ad affidarsi a Spizzichini in cabina di regia per il finale di partita. Voto 5.
Michael Umeh: mostra quasi tutto il suo repertorio nel secondo quarto. Una fiammata che è valsa la prima fuga della Virtus. Voto 6,5
Alessandro Pajola: NG
Gabriele Spizzichini: nonostante le precarie condizioni fisiche è prezioso nel finale di partita quando Spissu è fuori per falli. Voto 6,5
Danilo Petrovic: un tripla che alza il sipario sul match. Voto 6
Klaudio Ndoja: NE
Guido Rosselli: altra prestazione totale: 17 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Fondamentale nel primo tempo, utile nel secondo. Voto 7
Andrea Michelori: alza il livello difensivo della Virtus nell’ultimo quarto. Voto 6
Tommaso Oxilia: male al tiro, ma presente a rimbalzo. Voto 6.
Lorenzo Penna: si attacca a Robinson e non lo molla più. Voto 6
Kenny Lawson: 14 punti nel solo secondo tempo. Ennesima doppia doppia da 18 punti e 13 rimbalzi. MVP. Voto 7,5
Tezenis Verona:
Dane DiLiegro: fa a sportellate e finisce la partita ammaccato. Voto 5
Nicolò Basile: NG
Dawan Robinson: è il giocatore di Verona più costante. Gioca 37 minuti e realizza 23 punti. Finisce con il serbatoio vuoto. Voto 6,5
Marco Portannese: vuole far valere la legge dell’ex, ma non ci riesce. 1 su 7 al tiro. Voto 5
Giorgio Boscagin: la tripla del pareggio nel secondo tempo. Nient’altro. Voto 5
Giovanni Pini: gomiti e muscoli, ma il basket è anche altro. Voto 5
Michael Frazier: 26 punti tirando con quasi il 60%. Verona, questa sera, poteva chiedere poco di più da lui. Voto 6,5
Andrea Rovatti: NG
David Brkic: solo una tripla contro la squadra che lo ha visto crescere nelle giovanili. Voto 6
Leonardo Totè: parte in quintetto, ma poi Dalmonte si affida ad altri nell’ultimo quarto. Voto 5,5