Prima Veroli – Giorgio Tesi Group Pistoia 64-79
Veroli: Tullio ne, Tommasini 0, Cortese 10, Rullo 0, Gatto 5, Lee 7, Ammannato ne, Elder 16, Colussi 0, Jackson 17, Giovacchini 0, Brkic 9
Pistoia: Della Torre 0, Jones 12, Tuci ne, Toppo 17, Galanda 10, Hardy 18, Evotti 0, Saccaggi 9, Gurini 4, Tavernari 9
FROSINONE – Impresa di Pistoia che sbanca con autorità Frosinone 79-64 e si porta avanti 2-1 nella serie più equilibrata dei quarti di finale. Prestazione di squadra maiuscola per gli uomini di coach Moretti, con quattro giocatori in doppia cifra, tra cui il top scorer è Hardy con 18 punti. Serata da incorniciare anche per Toppo, che mette insieme 17 punti e 6 rimbalzi. Dall’altra parte Veroli viene punita da un secondo tempo disastroso, in cui realizza soltanto 22 punti e tira 2/10 da 3, e dal 7/24 complessivo dalla lunga distanza. A poco servono i 17 punti di Jackson e i 16 di Elder.
Eppure la partenza della gara è tutta per Veroli, che dopo due minuti è già avanti 8-2 e ha mandato a segno quattro uomini. Per Pistoia il solo Hardy trova la via del canestro. L’aggressività è il marchio di fabbrica di questa serie e con Elder che non smette nel suo ottimo momento dopo il finale di gara 3 e Brkic autore di quattro rapidi punti venendo dalla panchina, i giallorossi si ritrovano con un vantaggio in doppia cifra prima sul 19-9 poi sul 21-11 all’ottavo. Proprio nel momento migliore, però, Veroli si ferma e incassa un 9-2 caratterizzato dalla tripla di Saccaggi e dai liberi di Toppo e Jones, che fissano il punteggio sul 23-20 per i padroni di casa alla fine del primo quarto.
Toppo dà il – 1 a Pistoia in apertura di secondo quarto (23-22) e successivamente due triple di Tavernari, a cui risponde solo Jackson, danno il primo vantaggio agli ospiti (27-26). Il gioco si può frammentato e provoca un aumento del numero delle palle perse. Sul 30-29 per gli ospiti i due coach chiamano altrettante sospensioni per riordinare le idee. A Lee ed Elder rispondono Jones e Galanda, i cui canestri non mutano l’equilibrio della gara. Proprio l’ex azzurro s’innervosisce dopo essersi visto fischiare due falli in pochi secondi e gli arbitri lo puniscono con un tecnico. Pistoia, però, non perde la calma e i canestri di Jones e Saccaggi la portano sul + 3 (41-38). L’unico canestro nell’ultimo minuto e mezzo di gioco, invece, è la tripla di Elder sulla sirena, che fissa il punteggio sul 42-42 con cui si va all’intervallo.
Il secondo tempo si are con Brkic che commette rapidamente il suo terzo fallo, con un tecnico che gli viene rifilato per proteste. I biancorossi ne approfittano e piazzano un parziale di 6-0 che costringe Gentile a chiamare time-out sul 48-42 Pistoia. Veroli reagisce in difesa ma i problemi maggiori riguardano un attacco con pessime spaziature, dove Jackson trova il primo canestro della ripresa dopo quattro minuti, quando gli avversari sono scappati sul + 8 (53-45). Sempre il numero 22 riporta i suoi fino a – 6 (55-49), ma nessuno dei suoi compagni vede il canestro. È così facile per Pistoia prima portarsi sul + 10 con Hardy (59-49), poi volare fino al + 15 dopo il quarto fallo di Lee al ventinovesimo (67-52). I quattro liberi realizzati nel finale del quarto da Elder e Brkic servono a mantenere viva una minima speranza di rimonta per i padroni di casa sul 67-56 all’ultimo intervallo.
Il quarto fallo di Galanda e il gioco da tre punti di Brkic che porta Veroli sul – 10 (69-59) in apertura del quarto decisivo è l’ultimo sussulto degli uomini di coach Gentile. Veroli, infatti, non trova continuità in attacco e per i toscani è facile allungare sul + 12 con Toppo (71-59). Per due minuti intorno alla metà del periodo non si segna, dato questo che ovviamente favorisce gli ospiti, capaci poi di allungare fino al + 16 con Hardy a tre minuti e mezzo dal termine. Sebbene possa contare su una rotazione molto più lunga degli avversari, Veroli appare in netta difficoltà anche fisicamente e gli ultimi minuti di gioco servono solo a Hardy per aggiudicarsi la palma di miglior marcatore della serata e per fissare il punteggio finale sul 79-64.
Pistoia, quindi, compie un passo forse decisivo verso la semifinale. Veroli sciupa tutto quello che di buono aveva costruito in Toscana con una prova scialba e ora avrà bisogno di una rimonta che non appare per nulla agevole.