Stefano Mancinelli, dopo un periodo buio un ritorno da protagonista in Gara 2

Stefano Mancinelli, dopo un periodo buio un ritorno da protagonista in Gara 2

Dopo la vittoria a domicilio di Torino in quel di Biella la serie di primo turno di Playoff DNA Gold tra Angelico e Manital PMS si trasferisce al PalaRuffini, in una gara che al di là dell’oceano verrebbe definita Pivotal Game, ovvero la gara che potrebbe decidere le sorti di un’intera serie.

Torino che come in Gara 2 dovrà presumibilmente fare a meno di due giocatori fondamentali come Jakub Wojciechowski e Lorenzo Gergati, fermati da infortunio, e che avranno quindi una rotazione ridotta a 7 uomini, tra cui il giovanissimo classe ’95 Lorenzo Baldasso, già protagonista con 17 minuti e un’importante tripla martedì a Biella. Angelico che invece dovrà fare i conti con la caviglia malandata di capitan Raspino, presente nei primi due episodi della serie ma giocoforza limitato nei movimenti.

Partita casalinga che sulla carta parrebbe favorire la Manital, che ha dalla sua parte la classe di due giocatori come Valerio Amoroso e Stefano Mancinelli, che con 38 punti, 19 rimbalzi e un 15 su 30 dal campo complessivi hanno spaccato in due la seconda sfida del primo turno e hanno permesso a Torino di conquistare il fattore campo e presentarsi tra le mura amiche sull’1-1. Mancinelli che dopo un lungo periodo di appannamento, condito da polemiche sui social network, ha ritrovato il posto in quintetto e il ruolo da protagonista che tutti i tifosi sabaudi stavano aspettando.

Certo per Torino non sarà facile ottenere un’altra prestazione del genere dai suoi giocatori, che nonostante i problemi di falli (5 di Steele, 4 di Sandri e Amoroso) hanno visto andare tutto il quintetto sopra il 50% al tiro e un Tim Bowers in versione deluxe da 18 punti, 8 rimbalzi e 5 assist.

Così come sarà difficile per Biella rivedere un Alan Voskuil così nervoso ed impreciso. Il danese, infatti, ha avuto un primo tempo da 0 su 5 dal campo e ha chiuso con 3 su 11 al tiro e 3 falli, ben contenuto dalla difesa gialloblù e in costante acredine con le decisioni arbitrali.

Arbitri che dal canto loro avranno inoltre il difficile compito di tenere a bada due squadre che non si tireranno indietro e dovranno avere un metro di giudizio autorevole ma non autoritario, evitando dunque di gestire la partita elargendo troppi falli tecnici come visto in Gara2.

Parola al campo dunque e voce al pubblico di entrambe le squadre che dovranno continuare ad incitare i propri colori come fatto finora senza eccedere in provocazioni che poco avrebbero a che fare con lo spettacolo offerto finora in campo dalle due compagini. In palio la possibilità di sfidare Trento, già vincitrice della sua serie contro Agrigento per 3 a 0, nelle semifinali Playoff.