Nando Gentile, coach Prima Veroli

VEROLI – Si è vinto in trasferta contro una diretta rivale. Che ora è stata messa dietro in classifica anche per il 2-0 nello scontro diretto. Quindi, per risultato e classifica l’ultima domenica della Prima Veroli va archiviata in senso positivo. Ma allo stesso tempo non si può tacere che nel finale era doveroso soffrire di meno di fronte ad un’avversaria che era in emergenza totale d’organico. Dopo il +15 dell’intervallo ci si attendeva almeno un ventello a fine gara, invece di ritrovarsi a dover sudare per strappare la vittoria nei minuti conclusivi. Per quanto riguarda gioco e atteggiamento è stato un passo indietro rispetto al ko subito tre giorni prima a Brindisi. Nando Gentile è solo parzialmente d’accordo con l’analisi: “Per il gioco no, sotto l’aspetto dell’approccio nel terzo e quarto quarto invece sì. Ma c’è anche da sottolineare il fatto che noi siamo partiti mercoledì mattina da Veroli, abbiamo fatto una partita importante giovedì sera a Brindisi dove ce la siamo giocata punto a punto, dopodiché ci siamo messi sul pullman, ci siamo fatti 800 chilometri per andare a Forlì arrivando alle 9 del mattino, quindi è anche normale che dopo l’intervallo ci sia stata un po’ di stanchezza e questa ti porta a rilassarti anche mentalmente – spiega il coach verolano – Ci sono stati i nostri demeriti ma ci sono stati anche i loro meriti, Forlì è stata brava a rientrare, grazie anche alla forza del pubblico che ha dato una spinta da sesto uomo. Però noi siamo stati bravi a gestire i momenti importanti, a mettere dentro palloni decisivi e alla fine la vittoria l’abbiamo meritata”.

 

Di Jackson e Rullo (che col 2/3 da tre rafforza il suo primato come miglior specialista dall’arco dell’intero campionato: 33/59, pari al 55.9%) i canestri scaccia-paura: “Ma io metterei dentro un po’ tutti, certo loro due hanno segnato tiri importanti, però io mi ricordo anche una difesa fondamentale di Elder nel finale contro Freeman, addirittura stoppandolo. Tutti hanno messo un mattoncino, nessuno si è tirato indietro, c’è stata grande voglia di vincere. Finalmente è venuta fuori”.

 

La particolarità giallorossa del match del PalaCredito è che la panchina, per la prima volta in stagione, è andata meglio del quintetto base: più punti (37 contro 36) e miglior plus/minus (+25 contro 0), uguale valutazione (36-36). C’è da capire se Gentile è più contento del rendimento di una panchina spesso criticata o più preoccupato del rendimento dei primi cinque: “Sono contento per tutto perché alla fine era fondamentale vincere, ci dà morale, fiducia. Il nostro è stato un successo di squadra vista la distribuzione dei punti, e questo fa ben sperare perché in un campionato così equilibrato, dove piano piano squadre che sono partite alla grande cominciano a calare, il nostro lavoro in allenamento, quello che abbiamo messo in cascina, sta venendo fuori”.

 

Dopo il blitz di Forlì la classifica verolana respira sempre di più. Raggiunte in quintultima piazza Bologna e Imola, sono 2 i punti di vantaggio sui fanalini Sant’Antimo e Forlì, così come a 2 sono tornate per la prima volta le lunghezze di ritardo dalla zona playoff, che vengono rimessi nel mirino. “Sono sempre ottimista – risponde Gentile a commento della classifica – Come ho detto alla squadra dobbiamo guardare avanti per migliorare ancora diversi aspetti. Ad esempio, da quando la squadra subiva sistematicamente 85-90 punti, ieri ne abbiamo subiti 68 e subirne così poco in trasferta è un bel segnale anche se contro una squadra rimaneggiata. Ora abbiamo due partite in casa, speriamo, anche con l’apporto del nostro pubblico, di conquistare 4 punti”.

 

Si comincia domenica a Frosinone con la Domotecnica Ostuni, avversaria cui è legato il ricordo della più bella prova stagionale della Prima, il +24 dell’andata con il record di punti segnati, 107. C’è da scommettere che il maestro di Gentile, il coach ostunese Franco Marcelletti, reduce dal 76-63 casalingo con Bologna, avrà già studiato le contromosse per restituire lo sgarbo: “Sarà una gara totalmente diversa rispetto all’andata, difficile sotto tanti punti di vista. Rispetto ad allora noi siamo una squadra molto più atletica e difensiva, quindi certamente non faremo i 107 punti, ma dovremo comunque portare a casa la vittoria”.

 

Paolo De Persis