Turno di riposo per la Prima Veroli

VEROLI – Una domenica alla finestra. Da spettatrice interessata, molto interessata. Il turno di riposo personale imposto dal calendario costringe la Prima Veroli a guardare soltanto quanto succederà oggi nell’undicesima giornata di ritorno della Legadue. La squadra giallorossa è in piena corsa per acciuffare una delle ultime posizioni utili per i playoff, i 22 punti attuali le assicurano per il momento l’ottavo posto, quindi la partecipazione alla post season con la penultima testa di serie.

 

Ma la situazione è estremamente fluida a 5 giornate dal termine del campionato. Tanto che a Jackson e compagni potrebbe anche non bastare vincere le due gare casalinghe che restano con Barcellona e Jesi, per stare tranquillissimi sarebbe necessario portare a casa anche una delle due trasferte tra Pistoia e Verona. Con 28 punti l’accesso ai playoff sarebbe automatico, con 26 si starebbe con un po’ di farfalle in pancia. Dunque, le speranze degli uomini di Gentile sono legate anche ai risultati delle dirette avversarie, che, scorrendo la classifica dall’alto in basso, rispondono ai nomi di Brescia, Jesi (entrambe a 24 punti), Verona (a 22 come Veroli), Piacenza e Ostuni (a quota 20). Con Verona e Ostuni che hanno già perso nettamente gli anticipi di Brindisi e Reggio Emilia, i radar della Prima saranno oggi puntati tutti tra Marche ed Emilia Romagna per Forlì-Brescia, Jesi-Sant’Antimo e Imola-Piacenza. Il tifo dei giallorossi sarà ovviamente per le avversarie delle loro dirette rivali, quindi per Forlì, Imola e Sant’Antimo, per impedire a Brescia e Jesi di andarsene a +4 e a Piacenza di agguantarli in ottava piazza, posizione che in ogni caso Veroli manterrà alla fine del turno odierno che precede la sosta di Pasqua, che stavolta varrà per tutti, non solo per la formazione ciociara.

 
Su tutta questa situazione pende da qualche giorno una decisione che potrebbe favorire i propositi-playoff di Veroli. Il riferimento è ai 2 punti di penalizzazione che la Comtec ha chiesto di affibbiare a Brescia per degli inadempimenti finanziari da parte del club, richiesta che verrà vagliata dal Consiglio Federale del 14 aprile. In caso di accoglimento la squadra lombarda degli ex Ghersetti, Rezzano e Bushati verrebbe messa sempre più nel mirino dalla Prima, che peraltro vanta lo scontro diretto a favore coi bresciani.
 
MERCATO. L’altro ieri si è chiusa un’altra finestra per quanto riguarda il mercato della Legadue. Il 30 marzo scadeva il termine per le società del secondo campionato professionistico di ingaggiare giocatori provenienti dalla Serie A. Come ormai si era capito da tempo non c’è stata nessuna novità per Veroli, che quindi ha riposto definitivamente nel cassetto l’eventuale volontà di portare in Ciociaria Ariel Filloy, che se n’è rimasto a scaldare la panchina all’Emporio Armani Milano. Come finestra di mercato resta ora aperta solo quella relativa all’ingaggio di giocatori provenienti dall’estero, fino all’inizio dei playoff.
 
PRODIGIOSO HINES. Da un mancato giallorosso ad un ex sempre molto rimpianto. Kyle Hines ha fatto onore a Veroli in questi giorni. Il pivot-bonsai scovato negli USA e portato sui Monti Ernici da Trinchieri nell’estate 2008 è stato tra i grandi protagonisti dell’Olympiacos Pireo che ha estromesso la Montepaschi Siena dalla qualificazione alla Final Four di Eurolega. L’ex giallorosso è stato il miglior marcatore (con record stagionale di punti) della gara4 di venerdì sera in Grecia che ha sancito la vittoria degli ellenici per 3-1 nella serie dei quarti di finale playoff. Sul 76-69 conclusivo hanno inciso fortemente i 19 punti (8/15 da due, 2/7 ai liberi), 7 rimbalzi (4 offensivi) e 4 stoppate in 34’ di Hines, lanciato per l’occasione in quintetto base dal santone Ivkovic. Il 25enne americano che per due stagioni ha esaltato il tifo verolano ha chiuso così la serie coi pluricampioni d’Italia con medie di grande impatto: 14.5 punti+5.5 rimbalzi in 23’, 53.5% al tiro da due (unico neo i soliti tiri liberi col 57.1%), uscendo vincitore dal confronto con Andersen, Lavrinovic e Stonerook, gente che poteva ammirare soltanto in televisione fino a un paio d’anni fa. A Istanbul, il prossimo 13 maggio, Hines potrebbe diventare il primo ex verolano a trionfare nella massimo competizione continentale per club. Aumentando così il rammarico della Prima per non essere riuscita a centrare, in quella finale playoff con Sassari del 2010, una Serie A che era davvero a portata di mano con giocatori di caratura internazionale come Hines, Nissim e Draper (questi ultimi due nazionali agli ultimi Europei) e con Gatto e Rosselli ai loro massimi.
         
Paolo De Persis