Jesi – Terzo successo di fila per la Proger Chieti che, a cavallo del vecchio e il nuovo anno, soprattutto in virtù dei due successi esterni di Matera e Jesi, mette decisamente a posto la sua classifica, portandosi in acque più tranquille.

La squadra di Galli è uscita dall’Ubi Bpa Sport Center di Jesi, con un successo frutto di una bella prova di squadra e un secondo parziale straripante, 28-12, con il quale ha rimediato a un approccio di match troppo approssimativo, che sembrava anticipare parecchie difficoltà.

Bene l’Aurora nel primo quarto, tanta energia e applicazione difensiva, poi, dopo il primo riposo, ha subito un inaspettato calo di tensione e Chieti è tornato a giocare, sfruttando il suo pick’n’ roll, che ha procurato interessanti situazioni di miss match, difficili da fronteggiare per Jesi, specialmente quando Galli ha alzato il suo quintetto, sfruttando la presenza contemporanea di Greene e Battisti, tra gli avversari.

Ma sulla sconfitta dell’Aurora pesano due fattori, le palle perse – ben 13 di cui 7 nel secondo quarto – e i rimbalzi offensivi concessi alla Proger – 10 anche in questo caso 7 nel quarto incriminato. Tutto ciò ha dato inerzie importanti alla squadra di Galli e ghiotte seconde opportunità.

Eppure nel quarto finale, come accaduto anche contro Verona, l’Aurora ha riaperto il match e sul 61-61 in molti ci hanno creduto. A quel punto la squadra di Lasi ha gettato al vento due attacchi, con soluzioni individuali, tutto il contrario di cui avrebbe avuto bisogno in quel momento, subendo dall’altra parte due canestri di Armwood.

A quel punto, anche se con vantaggi minimi, la partita è scivolata nelle mani della Proger, ma vedere arrivare l’Aurora a 17” dalla sirena, sul -4, con soli 2 falli di squadra commessi, no, non è stato un bello spettacolo, anche perché, quando a 3” dalla fine, la quadra di Lasi è riuscita finalmente a mandare in lunetta un avversario, la frittata era fatta.

Con il suo 2/2 Sergio portava i suoi sul +5 chiudendo il match.

Armwood (foto G.Esposto)

Armwood (foto G.Esposto)

 

Starting five

Jesi: Greene, Hunter, Paci, Santiangeli, Gueye.

Chieti: Piccoli, Sergio, Lilov, Monaldi, Armwood.

 

Palla avvelenata

Ogni tanto capita che qualche ciambella non venga con il buco, che, cestisticamente parlando, qualche schiaccione rimanga a metà con la palla stampata sul cerchio, ma in questa partita è accaduto per ben due volte, a Janelidze, in una fase cruciale della partita e ad Armwood che nell’occasione non ci ha fatto bella figura, quando si è fatto irretire da Battisti più o meno 25 cm. in meno di lui: risultato, palla stampata sull’anello, che come un elastico la scagliava direttamente sulla gradinata.

E poi, sinceramente, non è stato bello vedere i soli Janelidze e Hunter andare a salutare il pubblico, durante il giro di campo di rito. Gli altri? Già sotto alla doccia!

Hunter e Allegretti (foto G.Esposto)

Hunter e Allegretti (foto G.Esposto)

 

Se la matematica non è un’opinione

Dei rimbalzi in attacco di Chieti abbiamo già parlato, ma nelle statistiche c’è dell’altro: per esempio i 21 assist della Proger, frutto di buone circolazioni di palla e quelle 11 palle recuperate, che bilanciano perfettamente le altrettante perse, a fronte di un saldo negativo di Jesi, -9.

Sono piccole, grandi cose che finiscono col fare la differenza.

 

Coach to coach (ipse dixit)

Galli: “Non abbiamo avuto un buon approccio, all’inizio abbiamo sofferto molto, come avevo già anticipato ai miei ragazzi e forse non mi ero fatto capire bene. Poi siamo stati bravi a prendere in mano la partita, iniziando a giocare come volevamo.

Certo, sul +17 nel corso del terzo quarto, come accaduto altre volte e anche con Jesi all’andata, ci siamo un po’ persi, per fortuna in cinque minuti siamo riusciti a ricompattarci e nei momenti importanti abbiamo trovato le soluzioni giuste, per vincere una partita, che, visti anche i risultati delle altre squadre, ci mette in una posizione di classifica più tranquilla.”

Lasi: “Sapevamo quanto era difficile questa partita, Chieti è una buona squadra e rispetto a quella incontrata all’andata, con l’innesto di Lilov ha un assetto migliore, eravamo coscienti che dovevamo fare una grande partita, soprattutto difensivamente.

Abbiamo cominciato molto bene, abbiamo giocato molto aggressivi, sporcando le loro linee di passaggio, limitando il loro gioco di squadra che si passa bene la palla. Come abbiamo calato la nostra aggressività, nel secondo quarto hanno fatto quel parziale, che ha condizionato il resto della partita.

Purtroppo non abbiamo avuto qualità da tutti e noi siamo una squadra, lo abbiamo visto tre giorni fa contro Verona, che ha bisogno del contributo di tutti.”

 

AURORA JESI – PROGER CHIETI 71-76

23-16; 12-28; 16-14; 20-18

Arbitri: Galasso, Costa, Scudiero.