Recanati – Brutto esordio di Recanati, per la prima volta nel secondo campionato nazionale, contro una Andrea Costa Imola che si è dimostrata più compatta ed esperta, soprattutto nelle fasi decisive, del match.

Se è vero che coach Ticchi poteva contare su un organico più esperto e rodato – diversi elementi sono insieme per il secondo anno consecutivo – dall’altra parte il suo collega Zanchi ha pagato la mancanza di una vera identità di squadra. Una squadra nuova per 8/10, il giocatore più esperto, Lauwers, ancora imballato, due americani di valore, Recanati ha fatto quello che ha potuto per regalare al proprio pubblico il primo successo, ma la festa è purtroppo durata fino all’effimero +13 del primo quarto, quando, sul 15-2, Imola sembrava già alle corde.

Invece, soprattutto dopo il riposo, è emersa la maggiore compattezza dell’Andrea Costa, che è andata ben oltre i 25 punti di Anderson, in una domenica in cui non aveva la disponibilità di Prato ed ha avuto poco, niente, dal suo giocatore migliore, Maggioli.

Così sono stati i canestri di Amoni e Washington, il vero valore aggiunto di Imola.

Preoccupante, sull’altro versante, l’involuzione di Traini, che nel momento migliore della sua quadra ha mandato in tilt la difesa ospite, con i suoi frequenti cambi di ritmo e velocità, salvo poi collezionare una serie di palle perse ed errori al tiro, sicuramente evitabili. Con lui fuori giri, Recanati ha sofferto.

Starting five

Recanati: Traini, Gibson, Bonessio, Pierini, Lawson.

Imola: Sabatini, Anderson, Preti, Hassan, Maggioli.

 

1 vs 1

Nel duello a distanza dei due migliori elementi delle rispettive squadre (quelli più attesi), Anderson e Lawson, ha la meglio l’imolese, autore di canestri importanti, i più importanti per la sua squadra, un paio impossibili – autentiche prodezze balistiche – che hanno mandato in malora l’impegno difensivo dei padroni di casa, nel cercare di contenerlo.

 

Palla avvelenata

Nella vittoria di Imola una nota clamorosamente stonata, la brutta prestazione di Maggioli, che dovrebbe essere l’uomo in più, per il salto di qualità degli emiliani. Nessuno chiederà a Ticchi di confezionare schemi di gioco apposta per lui, solo per lui, ma vederlo tirare solo 3 volte in una partita, lui che ha nelle mani la possibilità di scrivere a referto bottini in doppia cifra, ci ha lasciato perplessi.

Hai voglia dire che è stato condizionato dai falli, ma se in quasi ventisei minuti, praticamente… non ha toccato palla, c’è qualcosa che non va.

Una tiratina d’orecchi a Sabatini, buona nel complesso la sua partita, per quella infrazione di 8” commessa: lo giuro, una cosa così non la vedevo da anni!

 

Se la matematica non è un’opinione

Se una squadra tira con il 38% dal campo difficilmente la vince e così è stato, tanto più che dall’arco non è andata meglio, con un 7/27 da autentica giornata-no.

L’unico che chiude il match con percentuali accettabili è Lauwers, ma ha ancora bisogno di tempo per essere al 100 per 100.

Il pubblico ospite festeggia

Il pubblico ospite festeggia (foto G.Esposto)

Coach to coach (ipse dixit)

Ticchi: “E’ una autentica soddisfazione essere riusciti a iniziare il campionato con una vittoria fuori casa, importante perché è stata la dimostrazione di come il lavoro fatto sinora ha pagato. Questa vittoria ci darà maggiore energia per preparare al meglio la prossima partita.

Alla vigilia sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e così è stato. Qualcuno di noi non è ancora al meglio, tanto per dire abbiamo rinunciato a Prato, che avrei utilizzato solo in condizioni di emergenza.

Alla fine ha premiato anche il fatto che avevamo più rotazioni di loro. Dopo un primo quarto in cui siamo partiti con poca concentrazione, abbiamo messo ordine in attacco e in difesa. La svolta è stata dopo il riposo, con i canestri di Anderson che si è caricato la squadra sulle spalle”

Zanchi: “Una sconfitta in parte figlia della loro maggiore esperienza, Imola ha un gruppo di 5 giocatori che giocano insieme da due anni, un americano al secondo anno non nuovo al nostro campionato, che ha preso in mano la partita.

Nella seconda parte del match ci siamo disuniti, facendo male ciò che ci aveva portati inizialmente in vantaggio – la difesa –  la nostra è una squadra nuova per 8/10, abbiamo ancora poca conoscenza reciproca. Dobbiamo lavorare sodo, stare insieme, trovare chimica giusta, renderci conto che questa è la A/2, un campionato difficile.

Ho sempre detto che questo è un campionato difficile, quasi tutte le avversarie sono più esperte di noi: dobbiamo crescere i nostri giovani, far integrare i due stranieri, abbiamo un giocatore di 37 anni (Lauwers) che a inizio stagione soffre la preparazione.

Insomma, dobbiamo avere pazienza, lavorare e stare insieme”

 

UBR RECANATI-ANDREA COSTA IMOLA  69-74

21-12; 13-20; 15-16; 22-26

Arbitri: Caforio, Capozziello, Mottola.