Tifosi Fortitudo Bologna

Grande attesa a Bologna per l’inizio del campionato (foto di Daniele Ferretti)

Oltre 4200 abbonati, su un totale di 5000 (circa) posti disponibili del Palasport di Piazzale Azzarita (o PalaDozza, come preferite chiamarlo). L’attesa a Basket City è già alle stelle soprattutto sponda Fortitudo, dove i tifosi sono sempre più convinti che, dopo la finale della scorsa stagione, questa possa essere la volta buona per completare il lungo percorso di rinascita. Andiamo a scoprire come la F si è mossa sul mercato e quali sono le aspirazioni per la stagione che inizierà tra poco più di 20 giorni.

Le conferme

La Fortitudo Bologna si presenta ai nastri di partenza del nuovo campionato cadetto avendo confermato parte del nucleo italiano della squadra e lasciato partire i due americani Daniel e Flowers. In cabina di regia ritroviamo dunque il classe ’97 Leonardo Candi, lanciato dal coach Boniciolli e ora diventato emblema del progetto di sviluppo dei giovani in casa Fortitudo, come dimostra il quinquennale fattogli firmare dalla società. Il playmaker dovrà ripetersi sugli altissimi livelli dello scorso anno, migliorare la tenuta soprattutto mentale nell’arco di tutta la partita non concedendosi i periodi di pausa talvolta rimproveratigli dall’allenatore. Candi, eletto miglior giovane nello scorso campionato di A2, non godrà quest’anno del beneficio di essere poco conosciuto e quindi sottovalutato dagli avversari. Lo stesso discorso è valido per la guardia Matteo Montano, il quale dovrà inoltre adattarsi al ruolo di sesto uomo come fatto quando Flowers era disponibile. Il classe ’92 dovrà aumentare la frequenza dei lampi di talento che lo contraddistinguono, cercando di evitare che la sua mano si raffreddi quando le cose non vanno per il verso giusto. Ad allungare le rotazioni degli esterni si aggiunge il giovane Luca Campogrande, che ha dimostrato di poter dare il suo contributo quando chiamato in causa, ma dovrà irrobustirsi per poter arricchire il suo gioco di una dimensione interna. Nello spot di 3 è stato confermato il prezioso Davide Raucci, fattore chiave della difesa di Boniciolli che ne fa il perno del sistema, grazie alla sua capacità di mettere pressione sulla palla o di ingabbiare l’esterno più pericoloso degli avversari. Nel reparto lunghi l’unica conferma è il pretoriano di coach Boniciolli Nazzareno Italiano, cresciuto esponenzialmente nella scorsa stagione sia per quanto riguarda le doti tecniche e la duttilità sul campo (giocherà forse qualche minuto da ala piccola) sia per l’antipatia suscitata negli avversari a causa del suo agonismo a volte eccessivo.

foto di Tania Calini

Montano è atteso alla stagione della conferma (foto di Tania Calini)

I nuovi arrivi

Per quanto riguarda i nuovi innesti, partendo sempre dalla posizione di playmaker, è arrivato il classe ’93 Michele Ruzzier in prestito dalla Reyer Venezia. Fortitudino da sempre, arriva entusiasta per la nuova sfida dopo un’ultima stagione trascorsa all’ombra dell’ingombrante Mike Green, magari mirando a ripercorrere il cammino di De Nicolao, sceso in A2 per poi tornare in A da protagonista. Ruzzier garantisce un netto upgrade tecnico, sarà però da verificare la coesistenza con un altro giovane in rampa di lancio come Candi, il quale correrà il rischio di vedersi tarpate le ali dal più esperto compagno di reparto. Nel caso in cui invece i due riuscissero a conciliare le rispettive esigenze, la Fortitudo si troverà con una delle coppie più talentuose e al tempo stesso futuribili del campionato. Tra gli esterni è arrivato da Siena l’americano Chris Roberts, 16 punti di media con ottime percentuali dal campo nell’ultima stagione. Difensore incostante ma dalle buone potenzialità visto l’atletismo, eccelle nella lettura dei blocchi e dei giochi che da essi nascono, sia per crearsi un tiro che per servire il compagno. Nonostante sia meno cecchino di Flowers dalla linea dei tre punti, la Fortitudo pare aver trovato un giocatore in grado di fare la differenza che, se disciplinato, può diventare un crack per la categoria.

Foto Claudio Devizzi Grassi 19/05/2015 Brescia (Italia) Centrale del Latte Brescia - Manital Torino Campionato di Basket Serie A2 2014/15 Playoff - Semifinali (Gara-2) PalaSanFilippo Nella foto: Stefano Mancinelli (Manital Torino)

Quello di Mancinelli a Bologna è sicuramente il ritorno più suggestivo (Foto Claudio Devizzi Grassi)

Tra le ali è tornato a casa dopo 7 anni di assenza Stefano Mancinelli il cui curriculum, che vanta anche il titolo di capitano di Milano, parla da solo. L’esperto classe ’83 verrà impiegato, a detta dello stesso Boniciolli, sia da ala grande che da ala piccola per sfruttare i mismatch in termini di chili e centimetri che si verrebbero a creare con i pari ruolo. Mancinelli torna con un triennale e non nasconde di esser giunto sì per amore della squadra che lo ha lanciato, ma anche per un progetto ambizioso che prevede di tornare in serie A. I due centri designati per far dimenticare l’estroso e spettacolare Ed Daniel saranno Justin Knox e Luca Gandini. Il primo, classe ’89, arriva da una stagione nella seconda serie turca e sembra avere caratteristiche differenti rispetto a Daniel: più tiro da fuori, pericolosità in post basso a fronte di una inferiore attitudine al rimbalzo e all’intimidazione al ferro. Inoltre non avendo mai giocato in campionati realmente competitivi nè in contesti ambiziosi sarà da verificare la sua tenuta mentale nella bolgia del Paladozza. Se Knox rappresenta la maggiore scommessa di quest’anno per la Fortitudo, che probabilmente solo per questioni di budget ha dovuto rinunciare a Daniel, come ha ammesso lo stesso Boniciolli nell’intervista di presentazione, Gandini sarà la certezza nel reparto lunghi. Vantando un’esperienza pluriennale nella serie cadetta, il trentunenne darà il suo solito contributo sotto canestro in termini di rimbalzi e cattiveria agonistica.

Panchina Fortitudo Bologna

Coach Boniciolli sarà come sempre uno dei fattori in più della F (foto di Daniele Ferretti)

La nuova Fortitudo sembra leggermente piccola in termini di centimetri soprattutto perché, come ha evidenziato il coach, sempre più squadre presentano lunghi importanti o addirittura coppie di centri che saranno forse difficili da contrastare per Gandini, Knox e Italiano. Il sistema difensivo di Boniciolli, che prevede aggressività sulla palla per 40 minuti e attenzione sulle linee di passaggio, sopperirà probabilmente alla carenza fisica strutturale del reparto lunghi, mettendo in difficoltà gli avversari giocando d’anticipo e tentando di alzare i ritmi. Essere promossi in un campionato a 32 squadre è impresa ai limiti dell’impossibile, ma sicuramente la Fortitudo, spinta dalla Fossa, galvanizzata dalla voglia dei suoi giovani e saldamente guidata da coach Boniciolli, sarà tra le squadre che lotteranno per il vertice della classifica.

a cura di Giandamiano Bovi


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