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UNIEURO FORLI’ / REALE MUTUA TORINO – Suona la quinta sinfonia consecutiva la compagine di coach Dell’Agnello che si conferma ancora imbattuta nel 2020. Forlì che non perde dalla sconfitta casalinga contro Orzinuovi del 29 Dicembre e pare avere sincronizzato la difesa che mai ha subito oltre i 77 punti di Mantova nelle ultime cinque gare disputate. I miglioramenti di Watson ma soprattutto un Marini (34 punti contro Mantova) finalmente ai suoi livelli abituali ed in perfetta simbiosi con Rush e Giachetti sono il segreto principale di una Unieuro seconda in classifica a quattro punti dalla lepre Ravenna (ma il confronto diretto sfavorevole) ed in piena fiducia verso il rush finale in stagione regolare. Quinta vittoria consecutiva anche per la Reale Mutua di Demis Cavina che, dopo il doppio tonfo con Biella ed Orlandina con cui ha aperto il girone di ritorno, non ha ancora conosciuto sconfitte in un 2020 fin qui immacolato. La squadra gialloblu sembra aver trovato una sua fisionomia tecnico-tattica una volta che tutti gli infortunati sono tornati abili ed arruolati ed ora sembra quella macchina da guerra che alla vigilia tutti vedevano come una delle principali candidate alla promozione. A Bergamo non è stata semplice, in una serata da polveri bagnate (27% da 3), ma la squadra ha saputo trovare le risorse per prendere in mano un match complicato e poi, dopo essere saliti sul +11 a 5′ dalla sirena, resistere all’ultimo assalto di Bergamo dimostrando grande maturità e nervi saldi dalla lunetta, trovandosi per la prima volta in stagione solitaria in vetta al girone Ovest.
(credits Bergamo Basket 2014)
ANDY OGIDE (Allianz San Severo) / STEVE TAYLOR JR. (Eurobasket Roma) – Serate onfire per i due lunghi in forza a San Severo ed Eurobasket Roma. L’ex Piacenza, classe 1987, da tre gare in Puglia agli ordini di Lardo, viaggia a quasi 20 punti di media ed oltre 6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Per lui nella vittoria su Ferrara 34 di valutazione, ben 9 falli subiti che capitalizza con 8/11 ai liberi e 24 di bottino finale. E’ invece di 42 la favolosa valutazione del numero 25 in forza alla formazione romana che torna alla vittoria dopo tre di fila perse, il canestro di Amici da fuori allo scadere porta i laziali a quota 12 in classifica al pari di Capo D’Orlando ma tanto della gioia di sabato pomeriggio viene dalla doppia doppia dell’USA nativo nel 1993. Per lui 10/14 al tiro e ben 13 rimbalzi a giustificare una prova maiuscola sulla Rieti reduce da tre vittorie consecutive.
MATTEO MONTANO (Urania Milano) / SIMONE PEPE (MRinnovabili Agrigento) – Torna a vincere in casa l’Urania Milano dopo quasi 2 mesi di astinenza (ultima gioia all’AllianzCloud il giorno di Sant’Ambrogio) e lo fa con un festival di triple (13/24) a cui si iscrive volentieri anche Matteo Montano che dice 20 alla voce punti, con 3/5 dalla grande distanza, in una sfida in cui l’ex Fortitudo e Ravenna è la spalla ideale di un Nik Raivio tarantolato. Montano, che sta fin qui disputando la sua migliore stagione in Serie A2 tornando sui livelli che avevamo visto a Bologna nella stagione 2015/16, aggiunge anche 5 rimbalzi e 4 assist alla sua gara di grande qualità contro Orzinuovi. Agrigento sbanca il PalaBianchini di Latina e per una sera coach Cagnardi non deve ringraziare Christian James ma bensì la sua bocca da fuoco più importante dal perimetro, ovvero Simone Pepe. La guardia tascabile di Agrigento mette in piedi una prestazione da cinema respingendo nell’ultimo quarto, con le sue triple e la sua freddezza dalla lunetta, tutti i tentativi di rimonta di Latina segnandone 17 dei suoi 32 proprio nell’ultima frazione, di cui gli ultimi 11 di Agrigento, chiudendo con 35 di valutazione, con 6/7 da 3 punti, 4 rimbalzi e 3 assist.
(credits Blu Basket 1971)
DOWNS
JUVE CASERTA / BENACQUISTA LATINA – Caserta in difficoltà che cede ad Imola seppure al fotofinish la sua quarta di fila. Classifica non ancora preoccupante per i ragazzi di Nando Gentile ma a creare grattacapi pare la gestione di Allen in rottura prolungata ed in conflitto con lo stesso allenatore casertano. USA non fatto giocare nella sfida del Palamaggiò contro Udine e neppure partito per Imola con la truppa in una trasferta dove al coach è mancato anche Turel, rimasto negli spogliatoi a causa di 39 di febbre. Ulteriore problema è il mercato bloccato e l’impossibilità di tesserare giocatori e dare respiro a Giuri e compagni che giocano sicuramente bene ma arrivano col fiatone nei finali di partita. Momento terribile per la Benacquista di coach Gramenzi che dopo aver aperto il girone di ritorno con due brillanti successi ha infilato tre sconfitte consecutive. Ma è soprattutto il ruolino di marcia degli ultimi 2 mesi a preoccupare con solo 2 vittorie nelle ultime 10 gare e soprattutto una sola vittoria interne negli ultimi 6 confronti al PalaBianchini. Sicuramente tante attenuanti per la squadra pontina per via dei molti piccoli infortuni che stanno segnando questa stagione e, soprattutto in questo periodo, hanno abbassato la qualità degli allenamenti e ridotto di molte le energie della squadra che, come successo con Agrigento, paga nei finali le rotazioni molto corte. Ovviamente la piazza vuole una reazione per provare ad agganciare quel treno playoff più volte svanito.
(a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini)
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