Jarrius Jackson, braccio armato della Prima Veroli

VEROLI – Al palasport di Frosinone c’è una semifinale da prenotare. Alle 20.45 la Prima Veroli proverà a iniziare a chiuderlo qui il quarto di finale-playoff contro la Giorgio Tesi Group Pistoia, evitando l’incubo del ritorno nell’infuocato PalaCarrara per la “bella”. Dopo l’1-1 strappato coi denti in Toscana, la gara3 di oggi – solitamente quella che in tali circostanze indirizza una serie al meglio delle cinque – deve fare da felice preludio alla gara4 di giovedì sempre sul parquet frusinate, a quel punto l’occasione definitiva per eliminare gli avversari e avanzare alla semifinale contro la vincente di Scafati-Brescia.

 
Non è passato molto tempo da quando Veroli s’è ritrovata in una situazione del genere. Successe tra maggio e giugno di un anno fa nella semifinale-playoff, allora non finì bene, non riuscendo a conservare in casa, proprio nella gara3, il patrimonio acquisito con la vittoria in una delle due partite iniziali in trasferta. Ma francamente l’Umana Venezia era più forte e con più energie restanti della Pistoia attuale. Sia chiaro, dare per morta una squadra come Pistoia significa non aver visto e compreso la qualità del campionato della “sporca mezza dozzina” di Paolo Moretti, ultima formazione disposta a mollare se mai ce ne fosse una. Ma certo, alla terza partita in 6 giorni – e quarta in 8 giorni, giovedì –, la stanchezza di una stagione vissuta quasi sempre e tuttora in emergenza d’organico si farà sentire, proprio mentre i colleghi giallorossi sono nel pieno delle loro forze grazie alla rotazione molto più lunga a disposizione.

 

La cabala è dalla parte di Pistoia, per eliminarla a Jackson e compagni servirà batterla due volte su due a Frosinone dopo la vittoria di sabato scorso e in stagione non è mai accaduto che Pistoia sia stata sconfitta per tre volte di fila. Gli ospiti hanno pure il sangue agli occhi per il “gioco sporco” di cui sarebbero stati vittima in gara2 da parte degli avversari ciociari. Oltre al grande equilibrio nel punteggio si preannuncia alta tensione in campo per oggi, si spera nei limiti sportivi della durezza insita in un match playoff. L’esempio virtuoso dovrà partire dai due coach, Gentile e Moretti, avversari in tante battaglie da grandi giocatori, ora da allenatori: è il caso che il gesto plateale di nervosismo fatto vedere da Moretti in gara2 verso il collega non abbia strascichi. Molto potranno anche gli arbitri, sapendo tenere in pugno la contesa fin dall’inizio con personalità e qualità dei fischi, sebbene a scorrere qualche nome della terna il dubbio francamente viene (non la migliore possibile la designazione per una sfida così delicata).

 

La partita è attesissima dalla tifoseria giallorossa e pure lei dovrà recitare la sua parte, tifando con correttezza: la miglior risposta ai gesti di inciviltà che possono esserci stati a Pistoia da una parte del pubblico di casa è la civiltà, con essa si vince la sfida tra tifoserie, non è mai un “pippone” ricordarlo. La propria parte si inizierà a farla accorrendo per il tutto esaurito al Casaleno, stavolta non c’è nessuna tv a trasmettere la partita in diretta e lo spettacolo che si vedrà dal vivo darà probabilmente torto agli assenti.

 

Proprio in tv, nel weekend, si è invece visto trionfare Kyle Hines. Da Veroli al tetto d’Europa con l’Olympiacos Pireo, per l’indimenticato pivot americano. Una parabola strepitosa che vale come buon viatico per l’impegno odierno dei suoi successori in canotta giallorossa.

Radiocronaca dell’incontro su ExtraRadio.
    

Paolo De Persis