feliciangeliLa prima partita della NPC Rieti Pallacanestro non va come ci saremmo aspettati. L’esordio in casa contro Senigallia ha riservato più insidie del previsto che non sono arrivate solo dalla qualità della squadra avversaria – Senigallia mette in campo cinque giocatori capaci di tirare dal perimetro e marcarli non è semplicissimo – ma anche dal nostro stato di crescita come gruppo.

A scendere in campo per Rieti sono: Spizzichini, Rosignoli, Iannone, Stanic e Benedusi. Mentre Senigallia risponde con Casagrande, Battisti, Maddaloni, Pasquinelli e Pierantoni.

A rompere il ghiaccio è il coro dei tifosi che comincia a spronare gli atleti amarantocelesti e Spizzichini è il primo a fare canestro. Sebbene la partita si avvii inizialmente sull’equilibrio con uno scambio tra l’una e l’altra squadra fino a 6 pari, una raffica firmata Maddaloni (2+2) e Casagrande (3) porta i marchigiani in vantaggio per 6-13. I giocatori di Senigallia sono molto pericolosi dal perimetro e Rieti fatica a limitarli. Il primo quarto si chiude 16-23.

La seconda frazione non va molto meglio, a metà si arriva al massimo svantaggio 19-31 e coach Nunzi chiama time out. Al rientro in campo Giampaoli infila una bomba, Ponziani segna prima su assist di Feliciangeli e poi replica e Rieti si porta sul 28-32. Senigallia, però, continua a bombardare e ristabilisce il vantaggio. La sirena suona sul 30-38.

All’intervallo lungo su un brano di musica hip hop si esibisce la Smesh Crew di Dance Project diretto da Giorgia Gabriele.

La terza fazione comincia in maniera più energica, Rieti sembra ingranare la marcia e, spinta dai cori dei tifosi, comincia a recuperare. A metà periodo la squadra di casa arriva a meno quattro (41-45) e coach Galli chiama time out. L’interruzione spezza il ritmo degli amarantocelesti e facilita la ripresa di Senigallia che chiude il periodo 47-57.

L’ultimo quarto che comincia con un canestro di Feliciangeli, cui risponde puntuale la bomba di Maddaloni, è quello più intenso. Finalmente Rieti sembra trovare il bandolo della matassa e grazie soprattutto all’energia profusa da Feliciangeli e alle giocate di Stanic inizialmente, con Spizzichini e tre liberi di Giampaoli poi, arriva a 64-66 quando mancano 2:23. Senigallia infila un’altra bomba, ma Rieti con un libero di Stanic, uno di Benedusi ed un canestro di Giampaoli in contropiede si riporta a 68-69, quando manca ormai meno di mezzo minuto. Senigallia va in attacco, sbaglia la conclusione, ma gli arbitri fischiano fallo al rimbalzo. Pierantoni fa due su due dalla lunetta. Rieti chiama time out e fa la rimessa dai tre quarti di campo. Giampaoli riceve e tenta il tiro da tre punti che purtroppo non va. Da lì una serie di falli sistematici che non fanno arrivare al bonus. La sirena suona sul 68-71.

In conferenza stampa il tecnico di Senigallia si confessa incredulo: “Non pensavamo di riuscire a vincere a Rieti. Abbiamo fatto quello che ci riesce meglio, tirare da tre punti, abbiamo messo canestri difficili in momenti importanti, siamo stati sempre avanti, ma un pizzico di fortuna ci ha aiutato nel finale. Siamo riusciti a tenere la palla viva. Abbiamo cinque giocatori che possono tirare da tre e per qualunque difesa non è facile adattarsi. Abbiamo deciso di non aiutare sui lunghi per non mettere a ritmo gli esterni reatini, scelta che abbiamo pagato nel finale visto il recupero di Rieti, ma era anche l’unica possibilità che avevamo per evitare di innescare i tiratori di casa e per cercare di vincere”.

Coach Nunzi dà un’altra lettura della partita:” Voglio dare una attenuante alla squadra perché nella prima partita in casa si sente il peso dell’esordio. Abbiamo incontrato una squadra che ha giocato libera, con niente da perdere e noi invece non abbiamo brillato. A livello di intensità abbiamo giocato al di sotto dei nostri standard di allenamento. La partita mi ha sorpreso per l’approccio: la partenza contratta ci può stare, ma poi man mano che si gioca ci si dovrebbe sciogliere. Abbiamo giocatori esperti che hanno giocato anche ad alti livelli eppure abbiamo subìto le stesse situazioni per tutta la gara. Purtroppo per trenta minuti non abbiamo giocato. I nostri non hanno mai tenuto l’uno contro uno con gli esterni. Penso invece che abbiamo difeso bene su i pick and roll. Della partita salvo solo gli ultimi dieci minuti quando abbiamo messo in campo l’energia che deve essere la norma e non deve arrivare dalla forza della disperazione. Una squadra che difende come noi stasera non vince.  Quando ho vinto i campionati l’ho vinti perché eravamo la miglior difesa, quando li ho persi come l’anno scorso era perché giocavo contro la miglior difesa. Dalla difesa nasce la nostra qualità offensiva ed in attacco sul finale siamo stati bravi. Ancora stiamo in una fase in cui ci stiamo conoscendo, fatichiamo ad utilizzare gli esterni di qualità che abbiamo in squadra e a sfruttare a dovere le qualità dei nostri lunghi. Siamo sostanzialmente mancati nel coinvolgere tutti in attacco. In generale c’è stata poca attenzione dovuta ad un po’ di tensione. Ci sono stati troppi episodi in cui la partita poteva girare e non siamo riusciti a farla girare. Mi aspettavo di meglio, invece siamo stati poco cinici e quando avevamo la palla per cambiare l’inerzia della partita non abbiamo capitalizzato. Le percentuali di tiro sono state bassissime e quando si tira con queste percentuali significa che c’è un po’ di tensione e non va bene perché noi dobbiamo essere consapevoli di che tipo di squadra siamo e che le altre squadre verranno a giocare contro di noi con un atteggiamento sempre molto agonistico”.

NPC Rieti. Giampaoli 8, Iannone, Stanic 17, Benedusi 5, Granato 2, Feliciangeli 12, Ponziani 4, Auletta, Spizzichini 14, Rosignoli 6. All. Nunzi

Pall. Senigallia. Casagrande 9, Pierantoni 16, Giampieri 3, Catalani 10, Bertoni, Battisti 2, Diotallevi, Scrima 2, Pasquinelli 15, Maddaloni 14. All.Galli

Ufficio Stampa NPC Rieti