Marcello Ghizzinardi durante un time-out sulla panchine dell'Urania (www.uraniabasket.it)

Marcello Ghizzinardi durante un time-out sulla panchine dell’Urania (www.uraniabasket.it)

CODOGNO (LO) –  Poco più di un mese fa, nella giornata di Sant’Ambrogio, l’ Urania Wildcats Milano, società che dal 1952 è sinonimo di basket nel capoluogo lombardo, esonerava Alberto Sacchi, affidando il ruolo di capo allenatore a Marcello Ghizzinardi, uno dei nomi più conosciuti ed esperti delle leghe minori italiane. Abbiamo incontrato il coach di Codogno per fare due chiacchiere e tracciare un bilancio di questo primo mese alla guida della società di Porta Vittoria.

Per chi non lo conoscesse, il curriculum di Marcello Ghizzinardi è già ricco di esperienze e soddisfazioni, a partire dalla stagione 1993/94, quando all’età di 22 anni inizia ad allenare i cadetti dell’Assigeco Casalpusterlengo. Dopo gli ottimi risultati nelle giovanili, nel 1997 diventa assistente allenatore in Prima Squadra, panchina che gli verrà poi affidata nella stagione 2003/04. Al primo anno, vince subito la Coppa Italia mentre l’anno successivo vince il campionato “con un paio di bombe del Gallo allora quindicenne nei minuti finali dello spareggio” come ama ancora oggi ricordare. Periodo questo in cui sono tanti i giovani di futuro talento che passano sotto le sue mani: da Gallinari ad Aradori passando per Poletti, Simoncelli e Ndoja, giusto per ricordarne qualcuno. Successivamente allena a Gragnano e Fidenza e nel 2010 si trasferisce a Vado Ligure dove vince subito il campionato nonostante problemi societari (a fine anno la società chiuderà i battenti).  La passata stagione lavora come assistente per coach Corbani a Piacenza in Legadue prima di rispondere alla chiamata dell’Urania.

La prima domanda è scontata coach, che squadra ha trovato?

“Sicuramente depressa dal punto di vista psicologico, con poca fiducia nelle proprie qualità e poca autostima. Per una squadra neopromossa e che deve salvarsi come la nostra sono problemi abbastanza gravi e stiamo lavorando proprio in tal senso, sulla “confidence” dei giocatori. Anche perché la classifica è molto corta, siamo a 2 punti dai Playoffs e a 2 dai Playout quindi la situazione è delicata e basta qualche sconfitta per ritornare all’inferno”.

I rapporti con la Società come sono?

“Mi trovo molto bene, è una società che ha molte potenzialità soprattutto nel settore giovanile dove ha numeri importanti nel milanese e il prossimo passo sarà quello di trasformare questa quantità in qualità. L’obiettivo dell’Urania, al di là della DNB che può fungere da stimolo per tutti i nostri giovani, è proprio quello di creare un settore giovanile di livello”.

..come l’Assigeco?

“Magari! Diciamo che ci si ispira sempre ai migliori, comunque noi cominciamo col percorrere quella strada poi vedremo cosa raccoglieremo”.

Ritornando all’entusiasmo da ritrovare possiamo dire che le ultime due vittorie (contro Rosazzo all’overtime e a Bassando Del Grappa ndc) possano aiutare in questo senso.

“Sicuramente la vittoria contro una squadra tosta e talentuosa come il Rosazzo può darci quella spinta necessaria anche perché dopo aver subito 47 punti nel primo tempo siamo riusciti a rimontare. Dobbiamo capire che in questo momento non abbiamo le qualità per vincere partite ai 90 punti e infatti la vittoria a Bassano (70-57 ndc) lo dimostra.  Abbiamo bisogno di prendere fiducia dalla difesa, di trovare canestri facili in contropiede e in generale di attaccare con maggior tranquillità e coraggio, sapendo che proprio la nostra difesa ce lo permette. Domenica giochiamo a Tortona ed è chiaro che se vogliamo darci una chance dobbiamo tenere il punteggio basso non certo subendo 47 punti in un tempo, altrimenti torniamo a casa con un “ventello” “.

Marcello Ghizzinardi in "azione" (www.alphaagency.it)

Marcello Ghizzinardi in “azione” (www.alphaagency.it)

Ora entriamo nello specifico parlando un po’ dei suoi giocatori cominciando da due giovani: Resca e Torgano.

“Torgano lo conoscevo già dalle giovanili che ha fatto a Desio e sono contento di poterlo allenare perché mi è sempre sembrato un giocatore con un enorme potenziale a cui manca poco per fare il salto di qualità, soprattutto in difesa. Gioco con quattro piccoli e in attacco fronte a canestro ci offre molte soluzioni (tiro da tre, uno contro uno) ma difensivamente essendo un po’ a metà tra il 3 e il 4 soffre fisicamente contro le ali grandi e la rapidità delle ali piccole quindi con lui stiamo cercando di lavorare in quel senso. Mentre Resca è un ragazzo del 1993, che viene dal settore giovanile dell’Armani, anche lui con ottime potenzialità e che all’inizio ha trovato un po’ di difficoltà, nonostante non sia alla prima esperienza in prima squadra, ma ci può dare quella qualità che ci manca negli esterni. Come Torgano, per giocare tanti minuti deve dimostrare di saper reggere difensivamente, cosa che ha fatto nell’ultima partita, tenendoci in partita da solo nel primo quarto in attacco. Tra l’altro può giocare sia 1 che 2  quindi lo schiero anche insieme al play proprio per aumentare la qualità del nostro gioco”.

Emanuele Villa, con la sua gestione, ha invece visto il proprio minutaggio decisamente diminuire.

“Lele è il capitano ed un ragazzo importantissimo per la società e lo spogliatoio. La sua qualità principale è il tiro piedi per terra e il suo minutaggio è calato a causa del rientro di Pelliccione, che sta recuperando da enormi problemi fisici (nei  piani societari doveva essere lui il lungo titolare), quindi la rotazione dei lunghi si è ampliata. Tra l’altro giova ricordare che Villa, avendo un lavoro fisso viene in palestra la sera e, nonostante acciacchi vari e stanchezza dopo la giornata lavorativa, sta in campo sempre con entusiasmo mettendosi al servizio della squadra. In questo senso è un esempio importante per tutti i giovani”.

Sempre per quanto riguarda il roster dopo la partenza di Malerba e l’infortunio alla caviglia di Chiragarula avete intenzione di andare sul mercato.

“No per vari motivi. Innanzitutto la società vuole valorizzare i propri giovani e ritiene questo roster, viste anche le recenti vittorie, più che adeguato alla salvezza; in questo senso abbiamo tesserato un altro under interessante, Seratoni, che viene dal settore giovanile dell’Armani. Inoltre Malerba era tesserato come ottavo senior (solo 7 possono essere inseriti in distinta ndc) e fin da inizio stagione eravamo già a conoscenza del fatto che ha vinto questa borsa di studio negli U.S.A. quindi la cosa non ci crea particolari problemi anche se è un giocatore molto importante (l’unico insieme a Resca di proprietà Urania): pensate che è tornato il 3 gennaio dall’America, il giorno dopo Chiragarula ha subito una distorsione alla caviglia e il 5 Malerba è andato in campo segnando 13 punti. Comunque, in caso di necessità, sarà a disposizione fino al 28 gennaio poi partirà definitivamente per gli States”.

Per chiudere, non posso non chiederle un parere sulla stagione dell’Assigeco.

“Direi che mostra ottime potenzialità per ricoprire il ruolo che tutti gli avevano assegnato ad inizio stagione. Viene da buone partite ma ha un rendimento un po’ altalenante e mi sembra di capire che stia facendo fatica soprattutto in trasferta. Infatti in casa, sia nella precedente gestione con Riva che in questa con Zanchi offre buone prestazioni, se trova un po’ di continuità fuori casa allora può davvero ambire al ruolo importante nei playoffs e che ci si aspettava ad inizio stagione”.

Elia Palazzina