RIMINI. Indipendentemente dall’esito del posticipo di questo lunedì fra Montecatini e Firenze e dall’esito del recupero della ventesima giornata fra Cento e Poderosa Montegranaro, la netta sensazione è che per il Don Bosco Livorno la strada per centrare i play-off sia diventata più dura della salita del Pordoi. Ad essere realisti, servirà, per raggiungere l’ottavo gradino della classifica, una sorta di ‘miracolo sportivo’. Al contempo, ad essere realisti, per i labronici non dovrebbe risultare difficile amministrare, nelle restanti nove giornate, il largo margine sulla zona play-out. L’obiettivo salvezza, nonostante la netta sconfitta rimediata nella prima domenica di Quaresima a Rimini, è sempre vicinissimo. Il Don Bosco, dopo 21 giornate, occupa, a quota 18 punti, la nona piazza in graduatoria, in compagnia della Virtus Siena (battuta all’andata in trasferta; da giocare ancora il match di ritorno al PalaMacchia) e del Senigallia (contro cui sono giunte due sconfitte su due partite). Quattro le lunghezze di ritardo dalla coppia Cento-Castelfiorentino (le due squadre devono presentarsi a Livorno; gli emiliani figurano con una partita casalinga da recuperare). Guardando la parte bassa della classifica, il Don Bosco può coccolarsi un margine di tutta sicurezza sul Civitanova, sempre penultimo (8 punti in più e scontri diretti favorevoli) e sul fanalino di coda Costone Siena (10 punti in più; da giocare ancora la partita di ritorno, a Siena). I rosso-blù hanno cominciato la stagione con il chiaro intento di far crescere i tanti ragazzi inseriti massicciamente in prima squadra e di mettere al più presto al sicuro la permanenza nella categoria. Da questo punto di vista i conti tornano. Poi, è chiaro, l’appetito vien mangiando e con i play-off a lungo a portata di mano, qualche velleità più ambiziosa è stata cullata.
A Rimini, il Don Bosco ha giocato al di sotto delle propria possibilità. Il punteggio conclusivo di 93-65 a favore dei padroni di casa della Crabs non ammette recriminazioni. I bianco-rossi romagnoli, dopo una prima parte di gara viaggiata sui binari dell’equilibrio (33-32 al 15′, 44-41 al 20′), hanno preso il largo, toccando nell’ultimo minuto, sul più 28, il proprio massimo margine. Gli adriatici hanno rovesciato il meno dieci dell’andata (al PalaMacchia i rosso-blù di coach Da Prato avevano vinto 72-62), ma il dato
ha un valore del tutto relativo. Rimini occupa la dodicesima piazza a quota 16 e non è una squadra su cui far la corsa né in ottica play-off, né in ottica salvezza. Domenica prossima, il Don Bosco Livorno ospiterà la Poderosa Montegranaro. Sarà importante, per Niccolai e compagni, giocare al massimo delle proprie possibilità. Finora i labronici sono parsi brillanti in casa (sette vittorie in dieci partite) e troppo distratti in trasferta (due soli successi in undici gare). Sarebbe prezioso anche l’apporto di un pubblico caldo e numeroso.

CRABS RIMINI – DON BOSCO LIVORNO 93-65
CRABS RIMINI: Hassan 24, Gabellieri 6, Bosio 14, Piastrellini 2, Tassinari 22, Squeo 11, Curcio 6, Silvestrini 7, Marengo 1, Brighi. All.: Fabrizio Ambrassa.
DON BOSCO LIVORNO: Mariani 5, Mazzantini 4, Passaglia 8, Marchetti 7, Niccolai 15, Modica 5, Iardella 15, Cunico 2, Marchini ne, Benvenuti 4. All.: Andrea Da Prato.
ARBITRI: Cristina Ardone e Jacopo Pazzaglia.
NOTE: parziali 25-19, 44-41, 73-56. Tiri liberi: Rim. 11/18, Liv. 12/16. Usciti per raggiunto limite di falli: Iardella (Liv.)