Il cammino riparte da Trento. Certo, a scartamento ridotto, in trasferta e con all’orizzonte una nuova cesura di ben due settimane che separano dalla fase rovente di questo 2011/2012 di rinascita, ma la Napoli Basketball, fermatasi solo per due giorni causa festività pasquali, e con l’assaggio di ieri sera al PalaMangano sulle gambe (91-109, ben cinque quarti di rodaggio col primo parziale in cascina), torna a respirare il parquet, per provare a confermare l’ottimo trend ingranato lontano da Fuorigrotta nelle ultime e dure settimane di questa regular season.

Poco da chiedere agli azzurri di Maurizio Bartocci sul nocciolato del PalaTrento, se non lo sfruttare al meglio questa possibile prova generale di quarti play-off (prova a cui quindi prenderà parte il trio Rizzitiello-Porfido-Rotondo, minato dagli infortuni nelle ultime uscite della BPMed) ma soprattutto quel dovere di onorare il campo che, salvo Castellanza, non è mai venuto meno nel corso della stagione.
Sono altre semmai, tra cui Trento stessa, a dover ancora contendere degli obiettivi importanti in questo epilogo, che sarà interessante da seguire sia al Sud che al Nord. E non senza contraddizioni, per via di una formula che, sebbene nazionale nel suo atto finale, suscita più di una perplessità rispetto al parametro dell’equità in rapporto ai risultati effettivi ottenuti da ciascuna squadra.
Considerando infatti le partecipanti ai play-off (già delineate, benchè per sei di loro la posizione in griglia sia ancora incerta), e assodando una capacità competitiva piuttosto diversa tra Conference Nord e Conference Sud (privilegiando nettamente i primi, salvo qualche meritato exploit di Napoli e Ferentino), le Divisioni a Ovest hanno imposto una superiorità schiacciante, con ben quattro componenti su sei qualificate alla post- season (Omegna,Torino,Treviglio,Casalpusterlengo, Napoli, Ferentino, Capo d’Orlando e Latina), mentre ad Est c’è stata o una concorrenza nulla (con Trieste e Trento a spadroneggiare a Nord-Est per il primato), oppure sin troppo serrata. Come ovviamente è accaduto a Sud-Est, dove le qualificate (Chieti e Recanati) chiuderanno al massimo con sei punti di distacco su formazioni quali Bari e San Severo, sino all’ultimo in bilico tra salvezza e play-out (come tra l’altro Matera e Anagni nel raggruppamento meridionale gemello).
Insomma diverse le storture per una formula che, nobilissima nella sua idea, vede primeggiare squadre che hanno investito molto sui senior (salvo ottime eccezioni come Treviglio e Casalpusterlengo), ed evidenzia in seconda battuta quella disparità di trattamento che non consente a una competizione di avere le migliori nelle sue fasi cruciali.
Quindi non tutte le migliori dodici andranno avanti, ma di quelle dodici fa certamente parte, e con merito, la Bitumcalor Trento.

L’AVVERSARIO – TRENTO

In Via Fersina infatti non ci si è scrollati dell’idea che la promozione fosse possibile, e che i disastrosi play-out dello scorso anno fossero stati soltanto un incidente di percorso per una stagione invece partita molto bene ed evolutasi con la finale di Coppa Italia contro Siena.
Il progetto quindi non si è indebolito, tutt’altro, e anzi il passaggio di consegne tra lo storico Presidente Giovanni Zobele e il giornalista Luigi Longhi vuole rappresentare un’idea di forza societaria svincolata dai singoli e pronta a muoversi verso il professionismo, sulla base di una storia recente ma degna di essere ricordata nei suoi snodi più significativi.

TRENTO – LA STORIA

Nel 1995 nasce l’Aquila Basket per merito di Gianni Brusinelli e Marco Angelini, presidenti rispettivamente del Dolomiti Sport B.C. Trento e della Pallacanestro Villazzano. Le due associazioni disputavano entrambe la serie D regionale e svolgevano anche attività giovanile con proprie strutture autonome. Nel 2000 diventa Presidente Giovanni Zobele e subito arriva la tanto agognata promozione in serie C2. Nel 2002 arriva la promozione in C1, seguita dopo tre anni dalla promozione in B2. Il 2004/2005 è un anno storico per Aquila Basket, è l’anno del “Double”, promozione in B2 e conquista della Coppa Italia nella finale con Ferentino a Casale Monferrato. Dopo quattro anni di B2 condotti sempre ad alti livelli, con una promozione sfuggita a gara 5 di finale (2005/06) , una regular season vinta (2007/08) e un altro accesso alla A Dilettanti solo sfiorato per mano di Trieste (2008/09), Giugno 2009 è il mese della svolta successiva: la società del presidente Zobele, al suo decimo anno di guida della società trentina, acquista il diritto a partecipare al campionato di A dilettanti da Lumezzane.
Nel suo primo anno in Serie A Dilettanti Trento, allenata da Vincenzo Esposito, e con nomi di buon calibro, da Stefano Gentile (oggi a Casal Monferrato) ai senior Fernando Becerra (esterno oriundo ex Castelletto, Forlì e Omegna), le ali Fabrizio Facenda (già a Pesaro, Ferentino e Ozzano) e il brindisino Francesco Ferrienti (con esperienze a Veroli, Sant’Antimo, Potenza e Matera), chiuse con un altalenante nono posto la propria stagione regolare. Lo scorso anno come detto prima rivoluzione al roster, finale di Coppa Italia ma anche la retrocessione con i play-out persi contro Latina, quindi,Il 22 aprile 2011, si ufficializza la presentazione della richiesta per la wild card per partecipare al campionato di sviluppo 2011-12. La squadra viene poi ufficialmente ripescata nella nuova Divisione Nazionale A.

Questa nuova ripartenza però non poteva escludere alcune rivisitazioni all’assetto pre-esistente, anche se sofferte e a favore di concorrenti come Capo d’Orlando (Benevelli) e Trieste (Gandini). Tuttavia il maquillage ad opera di coach Buscaglia è sembrato piuttosto coerente, con un quintetto base in cui si evidenziano le presenza dell’emblema Luca Conte, del play ex Forlì e Teramo Forray, dell’espertissimo Walter Santarossa e della precisa ala ex Perugia Pazzi. Circa i giovani pesa l’inserimento in quintetto della scommessa Pascolo (vivaio Udine), mentre da non sottovalutare i possibili progressi in stagione di Matteo Negri, 10 netti di valutazione media a Ozzano nella scorsa stagione.

TRENTO – IL ROSTER

La squadra che ospiterà i leoni azzurri di Coach Bartocci è guidata da Maurizio Buscaglia e Giuseppe Della Godenza. Si tratta di un roster che guida la classifica della Divisione Nord Est insieme alla Acegas Aps Trieste e che lotta per ottenere l’eventuale qualificazione diretta in semifinale, qualora l’Aquila Basket del Presidente Luigi Longhi chiudesse in prima posizione questa stagione. I trentini sono guidati in cabina di regia dall’esperto talento argentino Andres Pablo Forray, classe 86, 10° nella categoria assist (2.7 apg) e con 11.0 realizzati all’attivo in 29.5 di impiego e comprovata esperienza negli anni passati, anche con la maglia di Forlì. Alle sue spalle troviamo il play-guardia Marco Spanghero del 1991 in grado di siglare a refero 7.2 ppg in 18.8 di utilizzo con il 77% dalla linea della carità. Nel reparto esterni i padroni di casa presentano pericolose bocche da fuoco come Luca Conte, Simone Fiorito. Il primo, guardia pura del 1980, va a segno con 10.2 ppg in 29.2 di parquet e il 74% dalla linea della carità. Fiorito guardia-ala del 1991 di 200cm, milanese doc, ne scrive 6.3 ad allacciata di scarpe in 22.8 di campo e con un high stagionale di 14 punti da evidenziare nella gara vinta contro la Bawer Matera. Altra guardia-ala da monitorare difensivamente è Matteo Negri, classe 91 e bolognese di nascita che scrive a referto 9.1 ppg in 21.1 minuti in cui viene chiamato in causa, riportando un’ interessante propensione alla fase difensiva con circa 3 palle rubate a match. Sotto le plance gli “aquilotti del Trentino” riportano un quartetto di lunghi temibilissimo e che potrebbe fare la differenza in una gara fisica, come si preannuncia quella di Domenica pomeriggio al PalaTrento. Come numeri quattro abbiamo Davide Pascolo, classe 90 in grado di piazzare 8.4 ppg in 20.3 di impiego e 6.1 catturati a gara con la bellezza di 1.10 stoppate a partita (4° nella Lega), seguito dall’esperitissimo e “plurimedagliato” WalterSantarossa. Quest’ultimo è tra gli elementi più esperti della categoria, classe 1978 ha vestito la maglia di Trapani lo scorso anno con cui ha ottenuto sul campo la promozione in LegaDue invalidata poi dall’esclusione per inadempienze amministrative. In 31.2 di utilizzo mette a segno 11.3 ppg piazzando 5.4 rimbalzi a partita e il 76% dalla lineqa dei tiri lberi. Nello spot di cinque troviamo l’ottimo elemento, determinante per i trentini in regular season, Marco Pazzi, ex Perugia ed Osimo, che in 27.9 minuti disputati a gara ne segna 13.5 contornati da 6.9 rimbalzi e 1.8 assist a gara, con il 73% ai liberi, facendo registrare i 27 punti nell’high stagionale contro la Co.Mark Treviglio. Alle sue spalle agisce l’under Devil Medizza, prospetto interessante e futuribile su cui lo staff trentino lavora per il futuro.