Matteo Mecacci

Matteo Mecacci, coach della Consum.it Virtus Siena, siamo arrivati alla parte decisiva della stagione. Domenica alle 18 scatteranno i playout e la sua Virtus sarà di scena sul parquet del Mandela Forum di Firenze (collegamenti in diretta su Radio Siena durante la radiocronaca della Montepaschi) per provare a fare uno scherzetto alla Brandini…

«Siamo arrivati al momento clou della stagione. Domenica partiranno i playout e affronteremo Firenze in una serie complicata, contro una squadra che nella fase regolare ci ha battuti tutte e due le volte ed anche in modo piuttosto netto. Nella partita di ritorno, giocata un mesetto fa, ci hanno letteralmente massacrati ed è stato l’unico match in cui abbiamo completamente mollato. Da li, però sono arrivate 3 vittorie consecutive e  Firenze ha chiuso con gli stessi punti nostri, arrivando davanti solo per merito degli scontri diretti. Adesso siamo pronti per questa nuova sfida, consapevoli che dovremo arrivarci preparati tatticamente, ma soprattutto a livello emotivo, mettendo in campo energia, grinta e voglia, in una serie dove conteranno moltissimo le motivazioni. Firenze arriva da 4 vittorie consecutive, saranno carichi a mille e vorranno sfruttare il vantaggio del fattore campo, ma noi non dovremo farci sorprendere, tenendo il match in equilibrio e provando a dare la zampata finale».

In una serie a 3 partite pensa che gara-1 potrà essere quella decisiva?

«Non credo che sarà decisiva, anche se chi vince prenderà ovviamente un vantaggio importante. Noi dovremo pensare solamente a noi e a vincere gara-1 per spostare la serie dalla nostra parte. L’unico modo che abbiamo per sperare di poter chiudere la serie e salvarci è quello di fare la partita fuori casa perché il calendario ci impone di vincere almeno una volta fuori».

Un mesetto fa arrivò quel famoso -32. A livello tecnico-tattico cosa c’e da cambiare rispetto a quella partita?

«Dire tutto sarebbe scontato. Sinceramente, non credo di poter prendere troppo spunto dalle 2 gare giocate contro Firenze per preparare la partita di domenica. La cosa da fare è allenare la tecnica dei giocatori. Dopo 8 mesi di lavoro credo che la mia squadra sia pronta ad affrontare una serie playout che ovviamente non si può giocare senza preparare niente. Ci concentreremo su qualche aspetto in particolare, ma per vincere serviranno cuore, aggressività, testa e attributi».

 

 

 

 

 

 

Nicola Mei

Nicola Mei, capitano della Consum.it Virtus Siena, domenica alle 18 scatterà l’ora X. Quali sono le tue sensazioni in vista di gara-1?

«Le sensazioni sono positive. Abbiamo lavorato molto bene dopo la grande batosta presa a Firenze, mettendo insieme 3 vittorie consecutive. Penso che quella sconfitta ci sia servita molto a livello mentale. Da quel momento siamo migliorati, siamo più compatti, Colli e Bonfiglio sono diventati ormai parte integrante del gruppo. Sicuramente non mi aspetto una bella partita a livello tattico, ma un grande match sotto il profilo dell’entusiasmo e della grinta, che saranno le armi in più per portare a casa gara-1».

Si parte dal -32 di circa un mese fa. Pensi che possa essere uno stimolo in più per voi per affrontare gara-1 e tutta la serie?

«Sicuramente si. Sia loro che noi non ci siamo scordati di quella partita e può essere un’arma a doppio taglio per entrambe le squadre. Firenze magari può ritenersi molto più forte di noi dopo averci nettamente battuti e potrebbe prenderci sotto gamba, noi invece sappiamo di aver preso una bella imbarcata e andremo la ancora più carichi».

In una serie salvezza a 3 partite, gara-1 potrebbe già essere decisiva. Sei d’accordo?

«Sono d’accordo ma penso che sia a Siena che a Firenze il fattore campo non è poi così determinante come invece lo saranno il carattere, la voglia di emergere e la voglia di salvarsi, poi il resto verrà da solo».

 

 

Ufficio Stampa Virtus Siena