Secondo appuntamento con il Laboratorio della Tecnica di Stefano Comazzi, in cui si analizzano le avversarie della ZeroUno PMS Torino con l’aiuto dell’allenatore gialloblù, Assistente di coach Faina con la DNA. Questa volta è il turno di Treviglio, che giovedì alle 20.30 affronterà i torinesi al PalaRuffini.

“Ormai la Co.Mark non è più una sorpresa
 – è il primo pensiero di Comazzi – ha dimostrato di essere una delle migliori squadre del girone e del campionato. Una squadra giovane, che sa sfruttare bene la sua freschezza: ha avuto una flessione tra dicembre e gennaio, dovuta principalmente ad alcuni infortuni, ma adesso, con il ritorno di Marino, che ha avuto un impatto immediato, ha strappato due vittorie pesanti a Bari e in casa con Ferentino. Due squadre con cui noi abbiamo perso”.
– Quanto è cambiato il sistema di gioco della Co.Mark con il ritorno di Tommaso Marino?
“Sono aumentate le situation di pick and roll, ma l’equilibrio tra il gioco interno ed esterno non è cambiato. Sono una squadra che sa correre, ma anche giocare a metà campo trovando le soluzioni giuste in attacco”.
– Nell’analisi di Treviglio, partiamo dalla panchina con coach Vertemati…
“Adriano Vertemati è un allenatore giovane, secondo per età solo a Mecacci di Siena, che ho avuto modo di conoscere a Bormio in occasione di alcuni corsi che abbiamo seguito insieme. Viene da un’esperienza di altissimo livello con l’Under 19 di Treviso, con cui si è laureato Campione d’Italia, ma ha già avuto modo di confrontarsi con i campionati Senior guidando Monza in serie B2, con risultati buoni. Quest’anno i meriti della grande stagione di Treviglio sono certamente anche suoi: alla vigilia non erano accreditati per la lotta ai playoff, eppure sono lì, a ridosso del secondo posto”.
– Il roster a disposizione, comunque, è di primo piano: partiamo con la cabina di regia…
“Iniziamo dall’ultimo arrivato,  ma solo in ordine di tempo, cioè Tommaso Marino: uno dei migliori interpreti del ruolo in senso assoluto, atleta capace di trovare soluzioni in 1 contro 1, tirare da fuori, giocare a tutto campo. Un giocatore spregiudicato, che riesce a creare ma anche a concludere. Con il suo arrivo Nicolò Cazzolato si è spostato in posizione di guardia: è un Under 23 che gioca come un senior, ha taglia fisica notevole, un ottimo 1 contro 1, tiro da fuori, esperienza. Un giocatore importante, insomma. Completa il reparto uno dei tanti prodotti del settore giovanile Blu Orobica, Roberto Marulli, playmaker dal gran talento che ha dimostrato di poter tenere il campo alla grande”.
– Rimanendo sempre “lontani” da canestro, ecco il reparto esterni…
“Al momento non sappiamo ancora se Vitale sarà della partita, dato che ha saltato le ultime quattro. In ogni caso si tratta di un gran giocatore, bravissimo nell’attaccare il proprio difensore, a sfruttare i blocchi, dotato di ottimo tiro soprattutto in “striscia”: un avversario difficile da fermare. Un occhio di riguardo per l’argentino Augustin Fabi, classe 1991, prodotto del settore giovanile Benetton, grandissimo tiratore ma anche giocatore duttile, in grado di ricoprire diversi ruoli: può difendere sui piccoli, come dimostrato all’andata su Parente, sa passare la palla, sa fare scelte giuste.
Proseguendo, troviamo un altro atleta cresciuto in “casa”, ciòè l’ala Planezio: stabilmente inserito nelle rotazioni, è giocatore in grado di fare giocate importanti in qualunque momento. Nel match con Bari, in cui tutti ricordano la tripla decisiva di Marino, le due giocate più importanti, difensivamente parlando, sono state due palle recuperate proprio da Planezio. Completa il reparto il giovane Tomasini, Under 19, miglior tiratore da 3 punti, per percentuale, della Co.Mark. Tornando al match con Bari, vinto da Treviglio, nei minuti finali fu proprio una sua tripla ad alimentare il gran finale trevigliese”.
– Infine il reparto lunghi, fiore all’occhiello di Treviglio…
“Un nome su tutti, almeno per quanto sta facendo in questo campionato, è Jacopo Borra: atleta migliorato tantissimo, un vero fattore, certamente tra i migliori lunghi di tutto il campionato. Affidabile dalla media, difficile da superare in difesa dove fa valere tutti i suoi 215 centimetri, condiziona il rendimento della squadra: se gioca come sa, Treviglio diventa davvero difficile da battere. Si alterna con Zanella, uno dei tre senior della squadra, giocatore solido ed esperto, che non ha picchi elevatissimi ma non sbaglia mai una partita, sia in attacco ma anche in difesa. Infine Molinaro, giovane lungo del 1992, grande atleta ma con pochi minuti. Ciò nonostante all’andata ci fece molto male, con 12 punti pesantissimi”.
– Quale sarà la chiave tattica del match?
“Dobbiamo cercare di essere costanti, cosa che non abbiamo fatto all’andata. Non possiamo avere cali di concentrazione, Treviglio è molto brava a sfruttare ogni occasione che gli si offre”.
Domenico Marchese