La quarta sconfitta in cinque partite esterne non preoccupa più di tanto i rossoblu. «L’Assigeco non soffre il mal di trasferta»

CODOGNO L’Assigeco sofferente del “mal di viaggio”? Un po’ di inquietudine potrebbe sorgere dopo lo stop di Omegna da aggiungere ai precedenti tre (Bologna, Perugia e Latina) collezionati nelle cinque gare “on the road” disputate finora dai rossoblu, vincenti solo a San Severo dopo un overtime. Seppur non corroborati da risultato positivo, i lodigiani hanno fugato ogni dubbio sull’inclinazione a mettersi in gioco anche lontano dal “Campus” con la prestazione di sabato sul lago Maggiore: energie e decisione non sono mancate.

L’evidente anomalia che batte sul cammino dell’Assigeco riguarda la sproporzione tra partite giocate in casa (due) e trasferta (cinque): un calendario “strano” inevitabilmente in grado di incidere sulla posizione di classifica, al di là delle possibile considerazioni tecniche sui ko di Perugia e Latina.

«In effetti il programma delle prime partite, che ben conoscevamo, è piuttosto curiosodice Marco Planezio, 21enne ala bergamasca al primo anno in rossoblu -. Fare punti in trasferta non è mai facile, indipendentemente da chi ti trovi di fronte, se la prima o l’ultima della classifica: devi sempre giocare bene sbagliando veramente poco per riuscire a vincere. Noi diamo il massimo ogni volta, non sentiamo particolari imbarazzi nel giocare lontano dal “Campus”: impegno e voglia sono le basi su cui costruire la partita. Senza non inizieremmo neppure. Abbiamo fiducia che miglioreremo: tra due settimane a Lucca avremo un altro bel test esterno».

Contro la Paffoni Omegna l’Assigeco ha ritrovato intensità difensiva, atteggiamento e decisione ma ha smarrito un po’ di mira, specialmente nel finale.

«Siamo sempre stati in gioco, attaccati alla garasottolinea Planezio -. Brava Omegna nel terzo quarto a fare il break, efficaci noi a ricucire il divario con una grande reazione che ci ha portati in vantaggio. Cos’è mancato? Qualche tiro non è entrato, forse maggiore aggressività in difesa anche se alcune loro ultime giocate sono state valide. Spiace non aver concluso la rimonta, c’è un pizzico di delusione che rimettiamo in gioco per fare meglio la prossima partita».

L’under del club lodigiano, partito ancora in quintetto, si è fatto “sentire” con 6 rimbalzi (2 in attacco), un assist e un recupero in 22′ con 1/3 dal campo e 2/2 ai liberi.

«Cerco di dare il mio contributo soprattutto in difesa dice l’ala rossoblu -. È dispendioso, devo mettere tanta intensità: verrà il momento in cui potrò essere più utile anche in attacco. A Verbania nel finale abbiamo avuto possibilità di fare canestro con i nostri migliori tiratori Bellina e Fiorito: erano tiri “aperti”, non sono entrati. Quando capita così c’è poco da fare, se non la metti diventa difficile spuntarla. Pensiamo a concentrarci sulla preparazione della partita di domenica al “Campus” contro Agrigento: finalmente torniamo a giocare in casa nostra».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi