Dal nostro inviato

BROOKLYN, NY – La grande giornata dei tifosi Nets è finalmente arrivata. Il Barclays Center ospita la prima partita ufficiale dei nuovissimi e agguerriti Brooklyn Nets, dopo che l’uragano Sandy ha costretto le autorità a rinviare la prima “vera” contro i New York Knicks. Dunque l’inizio della nuova rivalità è stato soltanto posticipata, e per questo motivo sono i Toronto Raptors di Andrea Bargnani i primi avversari. Era dal 1958 che una squadra professionista non giocava a Brooklyn, e prima della palla a due Deron Williams e compagni commemorano quei Brooklyn Dodgers, scambiando in una breve cerimonia le maglie. DWill non giocherà di certo con la maglia di baseball degli attuali Dodgers di Los Angeles, ma è sicuramente lui l’uomo su cui sono riposte tutte le speranze di questa nuova realtà. David Stern è il primo a parlare e dopo esser stato timidamente fischiato, ricorda le vittime di Sandy. La stessa cosa fa Deron Williams e il pubblico può cominciare a scaldarsi per il supereroe “Brooklyn Knight” e per la prima presentazione del quintetto di questa stagione: dopo le riserve, Joe Johnson, Kris Humphries, Brook Lopez, Gerald Wallace e Deron Williams fanno il loro ingresso trionfale. La squadra canadese di coach Casey si presenta con il quintetto base, senza defezioni, guidato dalla fresca e interessante coppia Valanciunas-Bargnani.

Toronto inizia forte, forzando un paio di palle perse e tirando bene dal campo, per un punteggio di 19-13 che sbollisce un po’ gli animi dei tifosi di casa. Il duello più interessante di questo inizio è quello fra Johnson e DeRozan, ma è il subentrato CJ Watson a riavvicinare i padroni di casa con la sua energia. Ma i Nets hanno grossi problemi in difesa, e Toronto ne approfitta nel migliore dei modi in un primo periodo divertente e molto godibile, che si conclude con il punteggio favorevole agli ospiti di 35-27, con un Kyle Lowry sugli scudi (11 p.) e un Bargnani molto tranquillo (6 p.). Quello di cui hanno bisogno i Nets, oltre a qualche stop difensivo che arriva, è l’energia dalla panchina di MarShon Brooks, che con un canestro dopo una palla rubata riaccende il pubblico e regala il meno 4 ai suoi. I Nets si riportano facilmente sotto e pareggiano a quota 38, nonostante le difficoltà a difendere sul pick & roll, ma con Lowry e Bargnani a riposare la difesa di casa ha vita più facile e con grande voglia ottiene il primo vantaggio della gara dopo il canestro in apertura di DWill.

Quando Bargnani entra in campo il cronometro dice 4.42 dal’intervallo e il punteggio è 42-42, di tutt’altro sapore rispetto a quando l’italiano si era seduto in panchina. La musica è diversa sul finire del primo tempo: i Nets riescono a portarsi sul più 4, grazie alla maggiore intensità, soprattutto a rimbalzo, dove i Raptors continuano a soffrire (è solo 1 il rimbalzo di Bargnani). É di 8 punti il vantaggio per Brooklyn, capace di capovolgere una partita iniziata male ma chiusa in crescendo, e con la tripla allo scadere di CJ Watson, che fa esplodere il Barclays Center fissando il punteggio sul 60-52. Con i 14 di un ottimo Brook Lopez e i 13 della “sorpresa” Watson, senza dimenticare la sapiente regia di Deron Williams, calmo e perfetto padrone di casa (6 p. con 3/7 dal campo), i Nets hanno regalato 24 minuti (forse meglio dire 12) di ottimo basket offensivo. Il terzo periodo comincia con i Nets sempre intorno alla doppia cifra di vantaggio, sul 68-56 al momento del primo timeout chiamato da coach Casey. La gara scorre via velocemente in questa frazione, due triple di Bargnani e DeRozan riducono leggermente lo svantaggio, ma l’impressione generale è che i Nets possano disporre di questi giovani Raptors a proprio piacimento.

Anche la difesa sui pick & roll migliora e nemmeno Kyle Lowry riesce a trovare occasioni come nella prima frazione. Fra le fila dei Raptors si vedono anche John Lucas e Aaron Gray, e proprio in questo periodo di gioco gli ospiti si avvicinano di più nel punteggio, a -5. Lo splendido tabellone del Barclays Center dice più 6, 84-78, per i padroni di casa alla fine del terzo periodo, chiuso dai due allenatori con 9/10 dei titolari in panchina. Il quintetto dei Raptors di inizio ultima frazione può esser definito sperimentale (Calderon, Anderson, Davis, Gray e Lucas), e gli unici punti sono dalla lunetta, 3 per l’esattezza, da parte di Ed Davis. Avery Johnson è costretto a chiamare timeout sul momento di troppo relax che i Nets si sono concessi, anche considerando le eccessive palle perse (ben 15): il punteggio è infatti 84-83 per i padroni di casa, chiamati a vincere di nuovo la partita in un finale che si preannuncia molto affascinante. Rientrano quasi tutti i titolari in campo, fra cui il nostro Bargnani, ma i Raptors, come molte altre squadre, non riescono a trovare l’antidoto per Deron Williams, che pure senza segnare comanda la partita con le sue giocate intelligenti e efficaci per i compagni. L’attacco con i tiratori agli angoli per i Raptors non sortisce alcun effetto, ma è DeRozan in contropiede a dare il -2 ai suoi a 3 minuti dalla fine. Dopo un ottima difesa su Lopez, Bargnani sbaglia il tiro del pareggio, un piazzato che solitamente segna ad occhi chiusi.

A 2.14 dalla fine è 94-92 per i Nets, e dopo il timeout, il giro palla dei padroni di casa premia CJ Watson, il cui floater al tabellone da il +4. Lo splendido Lowry di stasera segna però la tripla del meno due, alla quale risponde il gioco da tre punti di un micidiale Brook Lopez (27 p. per lui): 100-95 a 59 secondi dalla fine. Il finale è bellissimo, grazie anche ad un pubblico partecipe e caldo, aggettivi che non possono rendere completamente l’idea. Inizia la sfilza dei tiri liberi, ma la partita é ormai in cassaforte per i Nets, che bagnano il loro attesissimo esordio con una bella vittoria, che fa il paio con quella dei Knicks di ieri sera. Manhattan e Brooklyn si rilanciano dopo Sandy e lo fanno grazie ai loro due team, che hanno molto da lavorare ma che possono il momento ricevere il calore dei propri, incredibili, fan. Al Barclays Center finisce 107-100 per Brooklyn, guidata dagli ottimi 27 punti di un grandissimo Lopez e dalla sapiente regia di Deron Williams (19 p. e 9 a.). Non bastano i 28 e i 25 degli ottimi Lowry e DeRozan. Bargnani chiude con 13 punti e soli 3 rimbalzi, con un buon 6/12 dal campo.